SIF - Società Italiana di Farmacologia                                                                                             "SIF - Didattica"


 

Resoconto della giornata di studio sull'insegnamento di discipline farmacologiche nella Facoltà di Farmacia

Roma, 25 Gennaio 2002


 

Si è svolta a Roma il 25 Gennaio 2002, presso il Dipartimento di Farmacologia delle Sostanze Naturali e Fisiologia Generale dell’Università “La Sapienza” di Roma, una Giornata di Studio dedicata all’insegnamento di discipline farmacologiche e tossicologiche nella Facoltà di Farmacia.

Questa riunione rientra nell’ambito delle iniziative che la SIF ha ritenuto opportuno organizzare per discutere problemi didattici conseguenti all’entrata in vigore della riforma che istituisce le Lauree di primo livello e le Lauree specialistiche.

La riunione è stata introdotta dal Presidente della SIF, Prof. Cuomo, che ha sottolineato l’impegno del Direttivo nel promuovere iniziative relative alla didattica evidenziando come la Società sia divenuta punto di riferimento e organo rappresentativo dei Colleghi farmacologi impegnati presso Facoltà e Organi di Governo universitari.

Dopo il saluto del Prof. Misiti, Preside della Facoltà di Farmacia dell’Università La Sapienza di Roma, i lavori sono iniziati con la presentazione del Prof. Di Chiara che, illustrando alcune caratteristiche della recente riforma, ha sottolineato come, solo attraverso la discussione ed un atteggiamento critico costruttivo, si può contribuire ad attenuare l’impatto di una serie di inadeguatezze presenti nella riforma. Nel suo intervento il Prof. Di Chiara ha messo in risalto alcuni aspetti innovativi della recente normativa. Tra questi, l’introduzione dei crediti rappresenta una novità positiva che consente una nuova valutazione dell’attività formativa. Allo scopo di utilizzare appieno le potenzialità dei crediti come “currency” della formazione offerta nei vari corsi di laurea, è necessario che, nell’ambito di ciascun settore scientifico-disciplinare, si identifichino moduli con contenuti prefissati cui attribuire i crediti. Quest’opera di modularizzazione dell’intero corpus della nostra disciplina e di attribuzione di crediti ai vari moduli, consentirà di uniformare l’insegnamento tra le varie sedi e, in ogni caso, superare le differenze tra di esse consentendo la libera circolazione e spendibilità delle attività formative tra le diverse sedi di una stessa Facoltà ma anche tra le diverse Facoltà e Corsi di Laurea. Da un’analisi più approfondita delle interpretazioni che della riforma hanno fornito le varie sedi, si evince che i piani di studio delle Lauree Specialistiche in Farmacia e CTF sono piuttosto simili. Ciò è, in parte, dovuto alla presenza di una serie di discipline comuni rese obbligatorie dalla direttiva CEE che regola in ambito comunitario la formazione per la professione di Farmacista a cui abilita non solo la Laurea in Farmacia ma anche quella in CTF. Inoltre, il tirocinio professionale obbligatorio, che nel caso di CTF poteva effettuarsi dopo la Laurea, è ora incluso anche nel corso di studi per CTF con conseguente riduzione del tempo disponibile per l’attività formativa specifica di questo corso. Questo fa sì che siano poche le discipline farmacologiche caratterizzanti i due corsi. Tuttavia, va rilevata una presenza consistente delle discipline Farmacoeconomia, Farmacovigilanza e Farmacoepidemiologia nel Corso di Laurea in Farmacia e della Farmacologia applicata, Saggi e Dosaggi Farmacologici e Farmacologia Cellulare e Molecolare nel Corso di Laurea in CTF. Il Prof. Di Chiara si è impegnato a fornire uno schema completo delle materie farmacologiche insegnate nelle varie Facoltà sulla base dei manifesti pervenuti alla Conferenza dei Presidi di Farmacia.

Il Prof. Cantelli Forti ha, quindi, messo in evidenza che le figure del farmacista e del laureato in CTF debbano essere diversamente orientate verso il mondo del lavoro. Il laureato in Farmacia è un “sanitario applicato” che dovrebbe avere competenza in Farmacologia, Farmacoterapia e, nell’ambito della Tossicologia, la sua preparazione dovrebbe essere finalizzata principalmente ad una migliore conoscenza degli effetti dei farmaci. Il laureato in CTF dovrebbe essere un “sanitario sperimentale” che dovrebbe vedere ampliate le sue prospettive occupazionali anche nell’ambito alimentare, cosmetico e ambientale (fondamentali le competenze tossicologiche). Di conseguenza, i percorsi didattici dovrebbero essere differenziati con un’armonizzazione dei contenuti, tenuto conto che l’insegnamento della Farmacologia è caratterizzato da 3 discipline fondamentali (CEE) come la Farmacologia e Farmacoterapia, la Tossicologia e la Farmacognosia. Diventa pertanto di grande rilievo che le Società Scientifiche che rappresentano tali discipline si adoperino affinché i programmi degli insegnamenti nelle varie Sedi universitarie siano più omogenei e passino attraverso costanti aggiornamenti. Il Prof. Cantelli Forti ha, infine, proposto la costituzione di un gruppo di lavoro che, usufruendo del contributo di docenti con diverse competenze (farmacologiche, tossicologiche e farmacognostiche), individui linee di indirizzo e contenuti comuni delle discipline CEE e diventi un punto di riferimento per una maggiore rappresentatività e incisività dei Farmacologi sia sul territorio che nell'ambito delle Facoltà.

Nell’intervento successivo, il Prof. C.L. Galli ha messo ulteriormente in evidenza il pericolo delle analogie tra le due lauree in CTF e Farmacia e la necessità di creare una piattaforma di discussione finalizzata all’evoluzione delle nuove lauree triennali e all’identificazione dei percorsi formativi. Il Prof. Galli ha sostenuto, inoltre, che i programmi dei corsi e, di conseguenza i contenuti e la qualità dell’insegnamento, siano fondamentali e a questo proposito riferisce sull’esperienza del Diploma in Tossicologia di Lodi.

La Prof.ssa Fioretti ha illustrato gli obiettivi formativi qualificanti della classe 24 delle lauree di primo livello e ha ricordato che, a questo proposito, sono stati definiti dal Ministero parametri minimi necessari per la validazione dei corsi. La mancanza di uno sbocco successivo (due anni) con una laurea specialistica esaurisce, nella nostra classe, il ciclo di studi in tre anni ed è sicuramente penalizzante dal punto di vista formativo e professionale. La Prof.ssa Fioretti ritiene necessaria una ricognizione delle proposte di attivazione di lauree triennali nelle varie sedi che consenta anche la identificazione degli spazi didattici legati al settore farmacologico. E’ necessario anche sviluppare nuovi approcci metodologici nella didattica che deve essere diversificata tra le lauree triennali e quelle specialistiche.

Dopo gli interessanti interventi di numerosi altri Colleghi, il Prof. Marchi, riprendendo alcuni concetti espressi dal Prof. Cuomo nella sua prolusione, ha riaffermato l’impegno della SIF nell’affrontare i problemi della didattica nei Corsi di Laurea in Farmacia e CTF, ribadendo quanto queste iniziative siano ancor più rilevanti in questo delicato momento conseguente al riordino didattico della Facoltà.

Nella discussione che è seguita ai diversi interventi del mattino e del pomeriggio sono apparsi evidenti l’interesse e la necessità di iniziare un percorso che consenta di affrontare i vari problemi della didattica nella Facoltà di Farmacia. In particolare, è emersa l’opportunità di costituire, nell’ambito della SIF, un gruppo di lavoro che elabori proposte e rappresenti un punto di riferimento per un “forum di discussione” finalizzato alla soluzione di alcuni dei problemi emersi nel corso di questa Giornata di Studio.

 

V. Cuomo,

Presidente SIF

G. Cantelli Forti,

Presidente SITOX

M. Marchi,

Membro Consiglio Direttivo SIF

 

G. Di Chiara,

Presidente Conferenza dei Presidi

delle Facoltà di Farmacia