Lettera della SIF

ANNO IV N.12 Settembre 2000


Periodico della Società  Italiana di Farmacologia - fondata nel 1939
Riconosciuta con D.M. del MURST del 02/01/1996
Iscritta Tribunale di Milano N. 1489 Vol. 62 pag. 459
C.F.: 97053420150 - P.I.: 11453180157

SOMMARIO

 
Dal Consiglio Direttivo
La Nostra Ricerca
(a cura di Ennio Ongini)
In Breve
Questa volta vi segnaliamo

Farmacologia Clinica

(a cura di Achille Caputi)

Congressi e Corsi di Farmacologia

 

 

Dal Consiglio Direttivo
 Torna al sommario

 

Carissimi Soci,
questa lettera vi perverrà quando, trascorsa la parentesi della interruzione estiva, la gran parte di voi sarà impegnata nella ripresa delle sue molteplici attività di carattere scientifico e didattico - accademico. Pertanto, prima di darvi notizie circa le iniziative intraprese dal Consiglio Direttivo nel periodo maggio - luglio 2000, desidero esprimervi gli auguri più sentiti di buon lavoro, affinché le vostre attività risultino proficue e coronate da risultati sempre rispondenti alle aspettative.
Per quanto concerne le iniziative che hanno maggiormente impegnato negli  ultimi tre mesi il Consiglio Direttivo, la prima riguarda il ruolo del  farmacologo all'interno dei Comitati Etici, mentre la seconda attiene ai programmi di interventi scientifici ed educazionali circa il trattamento  farmacologico del dolore, soprattutto nel paziente terminale, e la terapia della disassuefazione dalla nicotina nel fumatore.
Da un censimento promosso dalla S.I.F. sono emersi dati che indicano che non tutti i Comitati Etici si avvalgono del contributo del farmacologo. Alla luce di questi risultati e, spinti da motivazioni di ordine esclusivamente culturale che fanno risaltare la inadeguatezza di Comitati privi di tale figura, la Società ha sollecitato le Autorità competenti affinché il farmacologo sia chiamato di diritto a svolgere in ogni Comitato la sua funzione specifica non delegabile ad alcun altro profilo professionale. Un primo significativo riscontro della efficacia di tale iniziativa é venuto dalla Regione Toscana che si é impegnata ad emanare in tempi brevi, per i propri Comitati Etici, un regolamento che farà propria la necessità della presenza obbligatoria del farmacologo. E' fortemente auspicabile che un siffatto orientamento sia accolto e reso operativo sull'intero territorio nazionale, dal momento che è proprio nell'area della sperimentazione farmacologica che la comunità medica e scientifica esercita la propria responsabilità nella maniera più forte. E', pertanto, necessario che ci si prepari ad affrontare in modo adeguato le problematiche che questa importante funzione pone, nella consapevolezza che la sua rilevanza potrà influenzare in maniera sempre più significativa la ricerca clinica nel nostro Paese. Infatti i farmacologi, per formazione e competenza, sono in grado di esercitare funzioni di stimolo e, al tempo stesso, di verifica della validità della sperimentazione clinico- farmacologica e della sua eticità, essendo quest'ultima correlata all'interesse scientifico ed al rigore metodologico. Affinché questo ruolo possa essere svolto propriamente è necessario che esso, delineato precisamente in teoria, non risulti poi scarsamente definito e non univoco nella prassi. In questo contesto, la difficoltà principale é rappresentata dalla mancanza di criteri omogenei che può generare procedure difformi tra i differenti Comitati. Al fine di superare tale  "impasse" procedurale, oltre alle iniziative già in corso nell'ambito della collaborazione S.I.F. - C.R.U.I. - Farmindustria sarà opportuno approfondire, in stretto rapporto con le altre componenti interessate a queste tematiche (in primis il Ministero della Sanità), le principali problematiche che stanno emergendo dopo i primi anni di attività dei Comitati Etici. Facendo riferimento ad esse e sviluppandone le implicazioni teoriche e pratiche, a livello tanto di procedure che di criteri di valutazione, sarà possibile elaborare documenti di consenso sui quali i farmacologi potranno fondare i loro interventi, riducendo così il rischio di comportamenti ingiustificatamente difformi tra i vari Comitati. Tale orientamento, tentando di uniformare sia i criteri valutativi che le procedure decisionali, potrà certamente contribuire ad elevare il livello del rigore sperimentale e del contenuto etico della ricerca farmacologico - clinica nel nostro Paese. Per approfondire tali tematiche, organizzato dalla S.I.F., S.I.F.O. ed S.S.F.A si terrà a Roma, nei giorni 18 e 19 settembre prossimi, un convegno che avrà lo scopo di promuovere momenti di riflessione, di confronto, di informazione e di sensibilizzazione sulle problematiche intorno alle quali si svolge l'attività dei Comitati Etici.
Per quanto riguarda le altre iniziative, come riferito sopra, esse attengono essenzialmente a due problemi di vasta ricaduta sociale che hanno avuto larga risonanza nei mass media. La S.I.F. intende assumere su entrambi i problemi posizioni molto nette ed impegnarsi per promuovere strategie di intervento scientifico ed educazionale tese a migliorare le conoscenze su tali tematiche. E', difatti, assolutamente perentorio che studenti ed operatori sanitari, quali medici e farmacisti, ricevano una sempre più ampia, articolata e competente informazione circa l'efficacia e la sicurezza degli interventi farmacologici utilizzati nella disassuefazione dalla nicotina e nella terapia del dolore. A tale scopo, la S.I.F. prevede  una giornata di studio sull'impiego dei farmaci per il trattamento della dipendenza da nicotina.
E' programmato, infine, nell'ambito del prossimo Congresso Nazionale della S.I.F., un Simposio sull'uso degli analgesici oppiacei nel trattamento del dolore. Nel nostro Paese, normative vigenti estremamente restrittive circa la loro ricettazione ed ingiustificate resistenze determinano una immotivata sottoutilizzazione degli oppiati: ignoranza, pregiudizi, confusione terminologica tra tolleranza, dipendenza fisica ed "addiction" determinano infondati timori che ne limitano l'uso nonostante la loro efficacia e maneggevolezza. La S.I.F. intende impegnarsi in prima linea per migliorare le conoscenze al  fine di consentire una più diffusa e competente utilizzazione di questi farmaci.
Certo che ciascun Socio condivida le iniziative promosse e voglia contribuire in maniera fattiva, impegnandosi di persona nei modi e nelle sedi opportune, porgo a tutti voi i miei più cordiali saluti.
 

Vincenzo Cuomo
 
La Nostra Ricerca (a cura di Ennio Ongini)
 Torna al sommario
In Italia ci sono gruppi di ricerca che ottengono risultati di alta qualità, riconosciuti a livello internazionale.  Con questa rubrica vogliamo portare all’attenzione alcuni esempi rappresentativi, prendendo spunto da pubblicazioni recenti.
“Dall’Università”

 

E. Nisoli, L. Briscini, A. Giordano, C. Tonello, S. M. Wiesbrock, K. T. Uysal, S. Cinti, M. O. Carruba, and G. S. Hotamisligil. Tumor necrosis factor a mediates apoptosis of brown adipocytes and defective brown adipocyte function in obesity.  Proc. Natl. Acad. Sci., 97, 8033–8038, 2000.

Ne parliamo con il Prof. Michele O. Carruba e il Dott. Enzo Nisoli, del Centro per lo Studio e la Ricerca sull’Obesità, Dipartimento di Scienze Precliniche, LITA-Vialba, Università degli Studi di Milano

Qual é il risultato più significativo di questa vostra ricerca?
Di aver individuato il meccanismo molecolare responsabile della tipica atrofia del tessuto adiposo bruno che caratterizza l’obesità. Tale atrofia riveste un ruolo eziopatogenetico importante nella genesi e nel mantenimento dell’obesità, in quanto è responsabile del ridotto dispendio calorico che comporta la positivizzazione del bilancio energetico. Abbiamo individuato la causa di tale atrofia nel fattore di necrosi tumorale a (TNFa), i cui livelli nei soggetti obesi sono significativamente alti, soprattutto a livello del tessuto adiposo bianco ipertrofico. Il TNFa atrofizza il tessuto adiposo bruno attraverso due meccanismi: induce apoptosi degli adipociti bruni e riduce l’espressione del recettore b3 adrenergico responsabile della corretta funzionalità del tessuto. All’aumentare dell’obesità il tessuto adiposo bianco e quindi il TNFa aumentano, questo causa atrofia del tessuto adiposo bruno e la  conseguenza è una diminuita spesa energetica che di nuovo provoca un aumento del tessuto adiposo bianco, creando così un circuito autoalimentato che porta all’obesità grave.

Risultati interessanti, quindi, utilizzando metodologie innovative quali l’utilizzo di animali geneticamente modificati e collaborazioni internazionali importanti.
Questi risultati sono stati raggiunti grazie all’utilizzo di topi geneticamente obesi (ob/ob) in cui è stata eliminata la funzionalità del TNFa, eliminando rispettivamente i geni che codificano per i due recettori del TNFa (p55 e p75) o entrambi, ottenuti nei laboratori del Prof. Hotamisligil a Boston.

Immagino lo studio sia parte di un percorso molto lungo partito molto tempo fa.
Il nostro gruppo aveva già dimostrato in vitro la capacità del TNFa di indurre apoptosi negli adipociti bruni, ma ciò non era una prova sufficiente che potesse avvenire anche in vivo, né che questo meccanismo potesse essere coinvolto nella eziopatogenesi dell’obesità. E’ stato quindi necessario valutare sia l’apoptosi che la capacità di disperdere energia del tessuto adiposo bruno nell’animale obeso al progredire dell’obesità, manipolando geneticamente l’attività del TNFa. Si è potuto dimostrare che eliminando la funzionalità del TNFa il tessuto adiposo bruno nei topi geneticamente obesi preservava la sua integrità funzionale.

Le prospettive terapeutiche. E’ possibile intravedere percorsi nuovi per lo sviluppo di farmaci, anche alla luce delle difficoltà incontrate dagli agonisti b3 adrenergici nella cura dell’obesità umana?
I nostri risultati suggeriscono che la manipolazione farmacologica del TNFa possa ripristinare il tessuto adiposo bruno, fondamentale nel bilancio energetico totale, la cui attività può essere ulteriormente stimolata da quei farmaci agonisti del recettore b3 adrenergico la cui inefficacia poteva essere legata alla drammatica atrofia funzionale di questo tessuto nell’obesità causata anche dal TNFa.

I ricercatori protagonisti di questa ricerca?
I risultati ottenuti in questa ricerca sono stati ottenuti da un gruppo assortito e motivato, in particolare il dott. Luca Briscini e la dott.ssa Cristina Tonello, che tra gli altri hanno composto la massa critica ideale per discutere e sviluppare i temi  che hanno portato all’identificazione del ruolo patologico dell’apoptosi del tessuto adiposo bruno causata dal TNFa nello sviluppo dell’obesità.

“Dall’Industria”

C’é il luogo comune che in Italia si faccia poca ricerca farmaceutica. In parte é vero, soprattutto se ci si confronta con i Paesi di riferimento; tuttavia, ci sono realtà interessanti, dove laureati in discipline biomediche fanno ricerca di primo livello. Con questo breve resoconto vogliamo segnalare un esempio significativo.

Angelini Ricerche (ACRAF SpA)

La ricerca Angelini nasce negli anni ’60 per merito del Dr. Igino Angelini, scomparso dal 1993, figlio del Fondatore e padre dell’attuale Presidente. La sede originale di Roma venne trasferita a S. Palomba, vicino a Pomezia, negli anni ’90 in un insediamento moderno e funzionale.
Grazie all’attività di ricerca,  Angelini ha conseguito importanti successi, tanto che alcuni dei suoi farmaci sono stati introdotti in vari paesi, fra cui Giappone ed USA. Tra i vari principi attivi realizzati meritano una particolare menzione oxolamina (antitosse), benzidamina (antiinfiammatorio topico), trazodone (antidepressivo), bendalina (trattamento della cataratta), dapiprazolo (miotico). Questi principi attivi sono componenti di prestigiosi marchi nazionali ed internazionali.

Ne parliamo con il Dr. Mario Pinza, Direttore Ricerca e Sviluppo.

Quali sono i vostri obiettivi ?
La ricerca e lo Sviluppo Angelini si articolano dal discovery alla registrazione, nazionale o internazionale, includendo tutte le attività precliniche e cliniche, utilizzando anche una unità che opera negli USA.
Le attuali linee di ricerca affondano le radici nella tradizione di ricerca Angelini che ha portato risultati rilevanti.  Descrivo alcuni esempi. Recentemente si era reso necessario caratterizzare meglio il meccanismo di azione della benzidamina che possiede  chiari effetti analgesici ed antiinfiammatori senza interagire con le cicloossigenasi. E’ così che si è iniziato a studiare gli effetti del farmaco sulle risposte immunologiche di specifiche linee cellulari opportunamente stimolate. Si è infatti trovato che la benzidamina controlla la produzione di citochine infiammatorie, particolarmente di TNF-a, azione che è stata successivamente confermata in vivo.  Questo risultato ha dato l’avvio ad una ricerca volta a scoprire nuove entità chimiche in grado di inibire selettivamente specifiche citochine e chemochine.  Inoltre, l’esperienza nel settore dell’analgesia ci consente di far ricerca su nuovi composti aventi attività analgesica.
Un’altra importante linea di ricerca si basa sul successo del trazodone, un antidepressivo che ha elevata affinità per specifici sottotipi recettoriali della serotonina. Anche in questo caso la necessità di caratterizzare meglio il meccanismo di azione del farmaco ha creato le basi per acquisire le tecnologie cellulari necessarie allo studio dei recettori serotoninergici e quindi attivare un’indagine finalizzata ad ottenere nuovi ligands dotati di alta affinità e selettività. Le entità chimiche dotate di queste caratteristiche possono trovare impiego nella terapia dell’ansia e della depressione e nella regolazione delle attività fisiologiche controllate dal sistema nervoso autonomo.
Nel settore dell’oftalmologia i progetti spaziano dallo studio di nuove componenti per la preparazione di lacrime artificiali a farmaci dotati di più rilevanti attività farmacodinamiche. La ricerca più importante ha come obiettivo il glaucoma: in questo ambito vengono studiati nuovi composti in grado di ridurre la produzione o migliorare il deflusso dell’umor acqueo, diminuendo così la pressione intraoculare e quindi la possibilità di ischemia e di danno irreversibile del nervo ottico.
Le tecnologie di drug delivery che consentono di proporre nuove presentazioni razionali di farmaci noti costituiscono un’altra importante area di interesse.
Infine vengono svolte attività di sviluppo prevalentemente clinico, anche su farmaci acquisiti in licenza. Questa attività è  importante per le finalità commerciali ed è utile anche per l’arricchimento culturale che introduce nel gruppo.

 

Avete collaborazioni con gruppi di ricerca esterni ?

Le collaborazioni esterne sono essenziali per il completo svolgimento dell’attività di Ricerca e Sviluppo. Innanzitutto, vi sono le Contract Research Organizations (CRO) che ormai vengono ampiamente utilizzate da tutte le aziende farmaceutiche. Nella realtà Angelini si è deciso di non avere una struttura interna per lo svolgimento delle attività tossicologiche, ma soltanto personale esperto in grado di coordinare e garantire la correttezza degli studi svolti all’esterno. Un’altra area di ampio uso di CRO sia nazionali che estere è lo sviluppo clinico per il quale si è presa la decisione strategica di avere all’interno solo specialisti di aree terapeutiche e di biometria, ma di non avere monitors e di svolgere all’esterno molte delle attività accessorie.
Vi sono poi importanti collaborazioni con centri accademici, considerate essenziali non solo per l’apporto di specifiche conoscenze, ma anche per rompere quella barriera di isolamento scientifico che inevitabilmente condizionerebbe un gruppo di ridotte dimensioni. Al momento le maggiori interazioni coinvolgono l’Istituto Mario Negri, le Università di Milano, di Firenze, di Pisa e di Roma.

 

Quali prospettive a fronte degli investimenti colossali dei grandi gruppi  ?

Le risorse da impiegare in Ricerca e Sviluppo in una piccola o media Società non sono ovviamente paragonabili a quelle che possono essere messe in campo da gruppi farmaceutici multinazionali. Questo certamente rappresenta un problema.  Si può tuttavia affermare che è necessario trovare un percorso coerente con le risorse disponibili e molto orientato a soddisfare il mercato di riferimento.  La presenza a livello europeo ed americano di realtà industriali molto efficienti e produttive, nonostante le ridotte dimensioni, dimostra che è possibile far ricerca valida e remunerativa anche con risorse limitate.
In Angelini si persegue l’obiettivo di mantenere un corretto equilibrio tra progetti di breve termine destinati ad un mercato di automedicazione con altri scientificamente più innovativi sfruttando conoscenze biologiche avanzate, ma già note. Si evitano così i grossi investimenti per la ricerca di base puntando inoltre ad importanti partnership per lo sviluppo.

 

Un commento sulle tecnologie disponibili ed i ricercatori.

Il centro di S. Palomba è dotato di moderne attrezzature e si avvale di tecnologie d’avanguardia. In particolare, abbiamo tecnologie per svolgere attività di chimica combinatoriale e sono disponibili apparecchiature per lo screening farmacologico parzialmente automatizzato.  Inoltre, abbiamo acquisito una notevole esperienza in biologia cellulare nell’ambito della quale vengono comunemente utilizzate le più moderne metodiche basate sulla manipolazione del  DNA ricombinante.
Tutti i ricercatori provengono da Università italiane;  alcuni hanno poi approfondito le competenze attraverso periodi di ricerca in centri accademici in USA o in Gran Bretagna. I giovani ricercatori sono selezionati  con attenzione e poi indirizzati verso un programma di formazione interno; talvolta il loro inserimento professionale è completato da uno specifico stage accademico. Inoltre la mentalità di ricerca viene stimolata incoraggiando le pubblicazioni e la partecipazione a congressi, oltre che attraverso confronti interni, frequentemente in presenza di specialisti esterni. Nel complesso siamo soddisfatti della presenza di giovani ricercatori dotati di buona cultura di base e creatività.

 

Notizie dall'Università (a cura di Francesco Rossi)
 Torna al sommario

 Concorsi per Docenti Universitari
15 posti nel settore scientifico disciplinare E07X Farmacologia e 2 posti nel settore V33A Farmacologia e Tossicologia Veterinaria
In particolare:

- 2 posti di Professore Ordinario (Facoltà di Scienze dell’Università di Genova e Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie dell’Università di Torino);
- 5 posti di Professore Associato (Facoltà di Farmacia delle Università di Bari, Pavia e Torino – Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia e Torino);
- 8 posti di Ricercatore (Facoltà di Farmacia dell’Università di Bologna e Calabria – Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari (riservato ai tecnici laureati), Firenze (2 posti riservati), Milano (riservato), Pavia (riservato) e Genova (riservato);
- 2 posti di Ricercatore, settore scientifico disciplinare Farmacologia e Tossicologia Veterinaria – Facoltà di Medicina Veterinaria delle Università di Milano e Torino (riservato).

 

Farmacologia Clinica (a cura di Achille Caputi)
 Torna al sommario

 

Il CPT 2000 di Firenze (luglio)


Possiamo ritenerci veramente soddisfatti del successo avuto con il CPT 2000,  un Congresso che comprendeva la 7° World Conference on Clinical Pharmacology and Therapeutics ed il 4° Congress of the European Association for Clinical Pharmacology and Therapeutics.
Il CPT è un importante evento che si tiene ogni 4 anni e che, per il 2000, è stato gestito dalla SIF tramite la sua Sezione di Farmacologia Clinica (il prossimo appuntamento sarà in Australia nel 2004). La presenza di oltre 2000 partecipanti, provenienti  da 80 Paesi con la significativa presenza di farmacologi italiani, e la qualità scientifica dei numerosi simposi sono testimoni della eccellente riuscita del Congresso.
Al conseguimento di questo risultato hanno contribuito vari membri della SIF; fra questi spiccano per l’impegno profuso sia il Prof  GP Velo (Presidente del CPT 2000) che il Prof E Perucca (Segretario del Comitato Organizzativo). La SIF ed in particolare la sezione di Farmacologia Clinica ringraziano tutti coloro che hanno dato un contributo alla realizzazione del Congresso.
Un resoconto dettagliato sarà illustrato dal Prof Velo sul prossimo numero di SIF Notizie.

 

FINANZIAMENTI ALLA RICERCA (by Tecnofarmaci)
 Torna al sommario

 

D.L. 297/99 - Riordino incentivi alla ricerca.
Contenuti del Decreto Ministeriale  attuativo del MURST (in via di definizione) - FAR/Fondo Agevolazioni alla Ricerca.
 

Il D.M. attuativo dovrebbe essere pubblicato in G.U. ai primi di ottobre e rendere quindi operativo il D.L. 297 alla fine dell’anno. Lo schema indica le modalità di accesso e di istruttoria per le varie finalità, ad eccezione delle disposizioni relative al “venture capital”, che verranno regolamentate con successivo provvedimento.
Si ricorda che il DL 297 raggruppa, armonizzandole, tutte le varie forme di incentivi alla ricerca, finora disciplinate dalle leggi 46/82, 488/92 (attività di ricerca nelle aree depresse), 196/97 e 449/97 sulle assunzioni dei ricercatori/contratti di ricerca, ecc. Le agevolazioni avverranno tramite il nuovo FAR/Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca, la cui gestione contabile viene assunta direttamente dal MURST.
Le risorse del FAR vengono ripartite annualmente fra i vari interventi previsti (pubblicazione ripartizione in G.U.), prevedendo comunque una certa flessibilità di assegnazione di risorse laddove il fabbisogno lo richieda. Le domande presentate a valere sulle singole finalità verranno soddisfatte fino ad esaurimento delle risorse. Di seguito sono descritti i principali contenuti del DM.
a)  Attività finanziabili:
- progetti autonomi di ricerca;
- progetti autonomi di formazione;
- progetti autonomi di ricerca e/o di formazione nell’ambito di iniziative internazionali;
- progetti di ricerca e formazione su bandi MURST;
- progetti per realizzazione, trasformazione, ammodernamento, acquisizione di centri di ricerca, con annesse attività di formazione;
- progetti di riorientamento di strutture di ricerca industriali, con annesse attività di formazione;
- commesse/contratti di ricerca affidati alla rete pubblica di ricerca/università, nonché a laboratori pubblici o privati qualificati;
- assunzione temporanea di personale di ricerca altamente qualificato (dottori di ricerca, laureati con formazione post-laurea, ecc.);
- oneri connessi a borse di studio per la frequenza a corsi di dottorato di ricerca;
- distacco temporaneo di personale di ricerca da Enti e Università presso soggetti industriali e assunzioni in sostituzione;
- progetti di costituzione di nuove iniziative economiche high-tech (spin off / utilizzazione risultati di ricerca).

b)  Soggetti eleggibili:
- imprese industriali di produzione di beni o di servizi;
- imprese che esercitano attività di trasporto per terra, acqua o aria;
- imprese artigiane di produzione;
- centri di ricerca con personalità giuridica autonoma promossi dai soggetti precedenti;
- consorzi e società consortili, comunque costituiti (è esplicitamente prevista la partecipazione di enti pubblici, università, banche, assicurazioni), purchè con partecipazione finanziaria di imprese superiore al 50% (al 30% se hanno sede in area depressa);
- parchi scientifici e tecnologici di cui alla Deliberazione MURST 25/03/1994;
- società da costituire o di recente costituzione, composte da ricercatori del settore pubblico della ricerca e/o imprese, consorzi, università, enti, e/o banche, assicurazioni, società di investimento, esclusivamente per attività finalizzate a nuove iniziative economiche (spin-off / utilizzazione risultati di ricerca);
- università, enti di ricerca, esclusivamente per la partecipazione a consorzi, nuove società, e per il distacco di personale presso imprese.

c) Forme di intervento: contributi a fondo perduto; credito agevolato; contributi in conto interessi; crediti di imposta (solo ai sensi dell’art.5 della legge n. 449/97); bonus fiscale; prestazioni di garanzie; contrattazione programma ex legge 662/96 (patti territoriali, contratti d’area, ecc.).

 

Nel prossimo numero tratteremo più specificatamente quanto previsto per i progetti autonomi con particolare riferimento alle “spin-off”.

 

In Breve
 Torna al sommario

 

Questa volta vi segnaliamo
 Torna al sommario
Il Farmacologo nei Comitati Etici:  una presenza indispensabile
Consiglio Direttivo SIF

SIF, SIFO e SSFA promuovono a Roma (18-19 settembre 2000) il Convegno ‘’La competenza farmacologica nel Comitato Etico’’.  Questo appuntamento rappresenta la concreta prosecuzione della affollatissima tavola rotonda ‘’Farmacologo e Comitati Etici (CE)’’ tenutasi a Firenze al XXIX Congresso nazionale della nostra Società in occasione della presentazione del documento ‘’Il ruolo del Farmacologo nei CE’’ elaborato dai colleghi Caprino, Criscuolo, Eandi, Patrono e Sirtori.
La partecipazione della SIFO e della SSFA dovrà condurre ad una definizione di ruoli e competenze fra farmacologi universitari, farmacologi dell’industria e farmacisti ospedalieri che eviti sovrapposizioni o contrapposizioni e che dia inizio ad una fattiva e costruttiva collaborazione fra le parti.

 

Congressi e Corsi di Farmacologia
 Torna al sommario

 

- 14-15 settembre, Milano. Meccanismi Molecolari in Neuroscienze.

Per informazioni: Prof  Flavia Valtorta,  DIBIT  Ist  San Raffaele, Via Olgettina  58,  20132 Milano. Tel 02-26434826. Fax: 02-26434813. E-mail :  valtorta.flavia@hsr.it

 

- 18-19 settembre, Roma,  Istituto Superiore di SanitàLa Competenza Farmacologica nei Comitati Etici
Per informazioni: Segreteria SIF, tel 02-29520311. Fax 02-29520179. E-mail: sifcese@comm2000.it

 

- 21-23 settembre,Verona. European Society of Pharmacovigilance.  8th Annual Meeting
Per informazioni: Scientific secretariat.  Tel: 045-8027611,  045-8074244;  Fax: 045-581111;  E-mail: esop@sfm.univr.it Web site: www.sfm.univr.it/esop

 

- 2-4 ottobre, Certosa di Pontignano, SienaIV Seminario Nazionale per Dottorandi in Farmacologia e Scienze Affini.
Per informazioni: Prof. Giampietro Sgaragli, 0577-41255; 0577-48724   Fax: 0577-7281928   E-mail: farmacologia@unisi.it. Web site: http://www.unisi.it

 

- 6 ottobre, Roma, II°  Corso sui brevetti e proprietà intellettuale. Serie di corsi del gruppo di lavoro  CRUI-Farmindustria. Presso la Facoltà di Medicina, Univ Tor Vergata.
Per informazioni: Dr Andrea Pulazzini:, ThinkTank, Via Mellerio, 3, 20123 Milano. Tel. 02-86465015. Fax 02-86465017;  Email: aptt@iol.it

 

- 6-7 ottobre,  Urbino, IV Convegno monotematico SIF. "Aspetti Biologici dell'Ossido Nitrico". Disponibile contributo viaggio per giovani ricercatori.
Per informazioni: Prof. Orazio Cantoni, Ist Farmacol Farmacogn, Univ Urbino, Via S. Chiara 27, 61029 Urbino. Tel. 0722-2671, Fax 0722-327670.  Segreteria scientifica Dr Letizia Palomba, E-mail:  palomba@uniurb.it

 

- 24 novembre, BariIII°  Corso sui brevetti e proprietà intellettuale. Serie di corsi del gruppo di lavoro  CRUI-Farmindustria. Presso Aula Magna Rettorato, Palazzo Ateneo.
Per informazioni: Prof. Vincenzo Cuomo, Dip. Farmacol Fisiol Umana – Sez Farmacol, Univ Bari, Piazza G. Cesare, 70124 Bari. Tel. 080 5478448 – Fax 080 5478444.  E-mail: cuomo@cimedoc.uniba.it
Oppure: Dr Andrea Pulazzini:, ThinkTank, Via Mellerio, 3, 20123 Milano. Tel. 02-86465015. Fax 02-86465017;  Email: aptt@iol.it

 

- 18 dicembre, Catania, IV°  Corso sui brevetti e proprietà intellettuale. Serie di corsi del gruppo di lavoro  CRUI-Farmindustria. Presso Aula Magna Ateneo, Piazza Università.
Per informazioni: Dr Andrea Pulazzini:, ThinkTank, Via Mellerio, 3, 20123 Milano. Tel. 02-86465015. Fax 02-86465017;  Email: aptt@iol.it

 

- 18-21 dicembre, Birmingham. Joint Meeting of the British and Italian Pharmacological Societies. Sono disponibili 20 contributi viaggio.
Per informazioni: Ms Pamela Dale, BPS Office, London;  Tel.:  0044 171 4170111;  E-mail:  pd@bphs.org.uk
Oppure segreteria SIF.
Gli abstract vanno inviati al BPS Office fra il 14 ed il 21 settembre. Gli abstract forms sono disponibili sul sito Web: http://www.bphs.org.uk.

 

- 11-14 Febbraio, 2001. Torino, Villa GualinoSteroids and Nervous System.
Per informazioni: Prof  GC Panzica, Dip Anatomia, Farmacol e Forensic Med, C.so M D’Azeglio 52, 10126 Torino. Tel . 011- 6707970.  Fax 011-6707732. E-mail: neurosteroids.2001@unito.it
Web site: http://medicina.medfarm.unito.it/dipart/dafml/gcp/info/

 

- 10-12 maggio 2001, Capri, Simposio Satellite del XXX Congresso Nazionale della SIF “ Nitric Oxide and COX:  New Therapeutic Approaches to Inflammatory Disease”
L’iscrizione per Soci SIF under 40 è gratuita.
Per informazioni: Prof. Giuseppe Cirino, Dip. Farmacol Sperim, Univ  Napoli “Federico II”, Via D. Montesano, 49, 80131 Napoli. Fax 081- 678403.  E-mail cirino@unina.it

 

- 30 maggio-2 giugno  2001, GenovaXXX Congresso Nazionale della SIF.
Per informazioni: Prof. Gennaro Schettini, c/o segreteria scientifica, Sez Farmacologia, Dip Oncol Biol e Genetica, Univ Genova, Largo Rosanna Benzi, 10, 16132 Genova. Tel 010-5737254. Fax 010-5737257. E-mail: congrsif@cba.unige.it Segreteria organizzativa: Congress Studio International,  Piazza Turr, 5, 20149 Milano Tel 02-3196951, Fax 02-33604939. E-mail: info@congress-studio.it
 


 

SIF - Società Italiana di Farmacologia

 

CONSIGLIO DIRETTIVO

 

Presidente: Vincenzo Cuomo

 

Consiglieri: Pier Luigi Canonico, Giorgio Cantelli Forti, Walter Fratta, Giovanni Gaviraghi, Carlo Riccardi, Francesco Rossi, Cesare Sirtori

 

Segretario: Alessandro Mugelli

 

Past President: Giancarlo Pepeu

 

Sede del Segretario:

Dip. Farmacologia - Viale Pieraccini 6, 50139 FIRENZE
Tel: (055) 4271264 - Fax: (055) 4271265/80
E-mail: mugelli@pharm.unifi.it

 

Segreteria Organizzativa:
Viale Abruzzi 32, 20131 Milano
Tel: (02) 29520311/29513303 - Fax: (02) 29520179
E-mail: sifcese@comm2000.it

 

Comitato di redazione: Vincenzo Cuomo, Alessandro Mugelli, Francesco Rossi

 

Direttore responsabile: Ennio Ongini

E-mail: ongini@nicox.com