Lettera della SIF

ANNO IV N.15 Giugno 2001


Periodico della Società  Italiana di Farmacologia - fondata nel 1939
Riconosciuta con D.M. del MURST del 02/01/1996
Iscritta Tribunale di Milano N. 1489 Vol. 62 pag. 459
C.F.: 97053420150 - P.I.: 11453180157

 

SOMMARIO

 

Dal Consiglio Direttivo

XXX Congresso SIF (Genova)

Premi e Borse di Studio
La Nostra Ricerca
(a cura di Ennio Ongini)
Questa volta vi segnaliamo
Congressi e Corsi di Farmacologia

        Finanziamenti alla Ricerca (a cura di Tecnofarmaci)

 

 

 

Dal Consiglio Direttivo
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Carissimi Soci,

la chiusura dei lavori del XXX Congresso Nazionale della nostra Società sollecita alcune riflessioni. Con l’intenzione di voler conservare il tono sobrio e concreto che ha caratterizzato i lavori congressuali, tenterò di evitare le facili cadute nella retorica celebrativa e nella ritualità trionfalistica dei commenti ufficiali di occasione. Pertanto, in queste brevi righe, attenendomi al tono delle “note a margine”, riassumerò alcune considerazioni dei giorni trascorsi a Genova.

Il Comitato locale ha avuto il merito di aver provveduto ad un’organizzazione che non ha conosciuto sfasature, consentendo lo svolgimento agile di un Congresso che per quanto ha riguardato l’ospitalità, le scelte degli spazi, la coordinazione dei tempi, l’articolazione delle sessioni e la qualità dei servizi si è mostrato all’altezza anche delle aspettative più esigenti. I complimenti più sentiti al Prof. Schettini e a quanti hanno collaborato con lui.

All’eccellente organizzazione si è associata l’elevata qualità scientifica delle presentazioni caratterizzate, nella gran parte, da rigore metodologico e originalità di approccio. L’alto profilo delle ricerche, i cui risultati sono stati oggetto delle comunicazioni orali e dei poster, testimonia la capacità della Farmacologia italiana di sapersi esprimere a livelli significativi, con frequenti picchi di eccellenza anche nei settori più innovativi (biologia e genetica molecolare, biotecnologie). Tale sviluppo allontana ogni residuo di subalternità culturale nei confronti della comunità scientifica internazionale.

Decisivi per questo processo di crescita risultano i contributi dei ricercatori più giovani, la cui massiccia presenza al Congresso è stata certamente favorita dall’abolizione della quota di iscrizione. Il loro apporto innovativo, la loro vivacità culturale, la spinta derivante dal loro impegno e dal loro entusiasmo rappresentano elementi essenziali per il futuro sviluppo della nostra disciplina. Un ruolo così determinante stimola la SIF ad una sempre maggiore attenzione verso le loro problematiche ed ad una sempre più serrata ricerca di fattive soluzioni, perché se da una parte essi assicurano una forte vitalità ed una proiezione futura, dall’altra essi chiedono spazi sicuri e condizioni certe per la loro crescita, a fronte e a riconoscimento dei loro sforzi.

Un forte impegno ha ispirato le scelte del Consiglio Direttivo uscente. Il mio più vivo ringraziamento a tutti e, in particolare, ai Colleghi Cantelli Forti, Rossi e Sirtori che hanno terminato il loro mandato. Per l’impegno che vorranno profondere nel nuovo incarico formulo i migliori auguri di buon lavoro ai componenti neoeletti.

Il nuovo Direttivo è fortemente motivato a promuovere, interagendo con istituzioni pubbliche e private, ogni iniziativa capace di stimolare ulteriormente la crescita della Società e di potenziare la ricerca e la diffusione della cultura farmacologica.

A questo punto, il tono che vanno assumendo queste “note a margine” mi suggerisce di interrompere qui, pena una rovinosa caduta in una retorica d’occasione che smentirebbe le premesse.

Affettuosi saluti

Vincenzo Cuomo

 

XXX Congresso SIF (Genova)
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I Numeri

  • Partecipanti 1050

  • Letture Plenarie 5

  • Comunicazioni orali 270

  • Simposi 10

  • Posters 442

 

Risultati delle Elezioni

ELEZIONE DEL PRESIDENTE

(schede totali 430 - schede bianche 4)

Cuomo Vincenzo: 399

Mazzei Teresita: 27

 

ELEZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

(schede totali 428-schede bianche 4)

Riccardi Carlo: 383

Fratta Walter: 374

Mugelli Alessandro: 367

Canonico Pierluigi: 364

Schettini Gennaro: 353

Carruba Michele: 339

Gaviraghi Giovanni: 336

Marchi Mario: 258

 

ELEZIONE DELLLA COMMISSIONE PER L’AMMISSIONE DEI NUOVI SOCI

Abbracchio Maria Pia: 316

Brunello Nicoletta: 283

Berrino Liberato: 253

Corradetti Renato: 121

 

ELEZIONE DELLA COMMISSIONE REVISORI DEI CONTI

Avvantaggiato Antonio: 226

Tagliabue Giorgio: 219

Papavero Francesco: 192

 

ELEZIONE DEL COMITATO SEZIONE FARMACOLOGIA CLINICA

(schede totali 33-schede bianche 3)

Del Tacca Mario: 29

Perucca Emilio: 28

Braggio Nicola: 22

Del Zompo Maria: 20

Geppetti Pierangelo:20

Favini Patrizia: 19

Zuccaro Piergiorgio: 11

 

La Nostra Ricerca (a cura di Ennio Ongini)
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In Italia ci sono gruppi di ricerca che ottengono risultati di alta qualità, riconosciuti a livello internazionale.  Con questa rubrica vogliamo portare all’attenzione alcuni esempi rappresentativi, prendendo spunto da pubblicazioni recenti.

“Dall’Università”

A. Chiarenza, P. Lazarovici, L. Lempereur, G. Cantarella, A. Bianchi, and R. Bernardini. Tamoxifen inhibits nerve growth factor-induced proliferation of the human breast cancerous cell line MCF-7. Cancer Res, 2001, 61:3002-3008.

Ne parliamo con il Prof Renato Bernardini del Dipartimento di Farmacologia Sperimentale e Clinica dell’Università di Catania.

Il dato più importante che avete ottenuto ?

Il concetto comune oggi è che allo sviluppo di un tumore contribuiscono, in maniera concertata, più fattori diretti ed indiretti. Tra questi, il nerve growth factor (NGF) appare di rilevanza biologica per la fase di crescita dei tumori della mammella, una delle più frequenti cause di morte per tumore. L’ efficacia proliferativa di NGF è simile a quelli di altri fattori di crescita, quali EGF, IGF-II, dei quali potenzia gli effetti mitogenici. L’NGF sembra agire in modo autocrino sulle cellule tumorali mammarie. L’effetto mitogenico di NGF, mediato dallo specifico recettore tirosin-chinasico trkANGFR, è significativamente attenuato da specifici inibitori del recettore, quali l’indol-carbazolo K252a, ma anche da altri farmaci, quali l’antiestrogeno tamoxifene. Quest’ultimo sembra agire con un meccanismo defosforilante estrogeno-indipendente sul recettore trkANGFR, che peraltro risponde ad NGF solo in presenza di un altro, differente recettore per NGF, p75NTR. Quest’ultimo sembra agire aumentando l’affinità del primo al ligando. Altri ruoli del recettore p75 NTR sono per il momento molto controversi.

Cosa si conosceva delle correlazioni tra NGF, i suoi recettori e le cellule tumorali?

Molti dati sono stati prodotti sugli effetti di NGF su cellule tumorali di origine neurale, fatto dovuto anche all’interesse di studiare gli effetti proliferativi e differenzianti di NGF su modelli neuronali (linee di neuroblastoma, schwannoma, feocromocitoma ed altre). Tuttavia, il ruolo di NGF nella patologia tumorale è stato più di recente esteso anche a forme non necessariamente tipicamente neuronali, come, ad esempio, gli adenomi ipofisari, in cui NGF sembra promuovere la differenziazione, i melanomi, sui quali invece avrebbe attività mitogenica, nonché i tumori della prostata, nei quali NGF sembra fungere da stimolo mitogenico paracrino sulle cellule epiteliali. L’ulteriore scoperta che NGF interessa anche i tumori mammari, amplia ulteriormente il concetto della pleiotropicità di questo fattore e ne suggerisce un ruolo di primo piano nella crescita delle neoplasie.

Il lavoro si basa su metodologie di biologia cellulare e molecolare. Come avete costruito queste competenze?

Negli ultimi anni ci siamo avvalsi di collaborazioni esterne, che crediamo indispensabili non solo all’arricchimento del bagaglio tecnico-scientifico dei giovani ricercatori, ma anche uno strumento per rendere più agevole e rapida una ricerca che spesso, nel nostro Paese, è rallentata da una serie di fattori contingenti. In tal senso abbiamo ottenuto la fattiva collaborazione del Weizmann Institute of Science, Rehovot, Israele (Dept. of Biological Chemistry; Prof. D. Wallach), nonché quella dell’INSERM, Unitè 344 de Endocrinologie Moleculaire, Parigi (Prof. P.A. Kelly) e del National Institute of Child Health (Dr. E.M. Sternberg; Dr. R. Crouch). In tali laboratori alcuni giovani del Dipartimento di Catania hanno acquisito tecnologie innovative e, soprattutto, eccellenti capacità di applicarle durante lo svolgimento del proprio lavoro.

La ricerca è stata fatta nei laboratori a Catania. E la collaborazione con la Hebrew University?

La collaborazione con il Prof. Philip Lazarovici del Dept. of Pharmacol. Exp. Therap. della Hebrew University di Gerusalemme (Israele) è risultata essenziale per quanto riguarda la competenza storica di quel laboratorio nel campo di NGF e, soprattutto, dei suoi recettori. In tal senso, la disponibilità di materiali specifici (quali anticorpi, probes molecolari ed altro) non disponibili commercialmente, nonché i suggerimenti metodologici sono stati indispensabili alla corretta realizzazione degli esperimenti.

E’ possibile prevedere una ricaduta clinica dei risultati?

NGF potrebbe rappresentare un marker biologico dell’aggressività dei tumori mammari, come dimostrato in studi successivi da noi effettuati su campioni istologici prelevati per il 90% da donne affette da carcinoma duttale. La presenza di NGF e di entrambi i suoi recettori è particolarmente spiccata nelle neoplasie che hanno un alto grado di aggressività biologica. Tali caratteristiche potrebbero eventualmente influenzare gli indirizzi terapeutici. In secondo luogo, la presenza di NGF e relativi recettori in un tumore mammario potrebbe suggerire un’indirizzo terapeutico a medio-lungo termine con antiestrogeni o altri farmaci attivi sul sistema NGF-recettori. E’ ovvio che la strada da percorrere è ancora lunga e complessa, anche se alcuni risultati fanno sperare in ulteriori positivi sviluppi.

“Dall’Industria”

C’é il luogo comune che in Italia si faccia poca ricerca farmaceutica. In parte é vero, soprattutto se ci si confronta con i Paesi di riferimento; tuttavia, ci sono realtà interessanti, dove laureati in discipline biomediche fanno ricerca di primo livello. Con questo breve resoconto vogliamo segnalare un esempio significativo.

SIGMA-TAU

Sin dalla sua fondazione avvenuta nel 1957, Sigma-Tau ha sviluppato la convinzione che il futuro di un'impresa sia legato alla capacità di produrre innovazione. Di qui è nato l’impegno in ricerca che ha raggiunto l’attuale livello con oltre 350 addetti ed un investimento di circa il 18% del fatturato aziendale. Il centro ricerche principale si trova a Pomezia, in una struttura moderna di circa 24000 mq; inoltre, parte della ricerca viene svolta alla Prassis di Settimo Milanese dove è impegnato un gruppo di circa 50 ricercatori. Il Dr Paolo Carminati, direttore della ricerca e sviluppo, illustra i risultati conseguiti e le prospettive future.

Innanzitutto una fotografia delle ricerche Sigma-Tau

Negli ultimi anni abbiamo ristrutturato la funzione ricerca della Sigma-Tau per renderla più focalizzata sulle aree di interesse oltre che per renderla competitiva con l’attuale evoluzione della ricerca farmaceutica. Così, accanto allo sviluppo delle strutture di Pomezia e Settimo Milanese abbiamo operato altri cambiamenti. Infatti, Sigma-Tau è divenuta lazionista di riferimento di Tecnogen, una società impegnata in ricerca e sviluppo di prodotti biotecnologici in ambito farmaceutico. Infine, nell’ottica di una sempre maggiore internazionalizzazione del gruppo abbiamo costituito la Sigma-Tau Research Inc., con sede a Gatheisburg (USA), che si occuperà dello sviluppo clinico e degli aspetti registrativi-regolatori negli USA.

Con quale strategia di ricerca vi state muovendo?

Gli aspetti più significativi della nostra storia recente possono essere ricondotti alla definizione di un “portafoglio progetti” quantitativamente e qualitativamente significativo, sufficientemente diversificato, in sintonia con i più moderni approcci terapeutici.

Due sono le strategie seguite. Da una parte, sono stati intrapresi programmi per valorizzare la lunga esperienza acquisita in anni di ricerca nel campo dei mediatori del metabolismo e delle carnitine. Lo scopo è quello di salvaguardare ed espandere un patrimonio culturale dell’Azienda applicandolo allo studio di nuove indicazioni che abbiano una rilevanza clinica significativa sia in termini numerici che etici (es. deficit metabolici primari). La seconda linea è stata invece impostata sull’identificazione e lo sviluppo di programmi di ricerca innovativi, quali ad esempio lo sviluppo di farmaci citotossici o ad attività antipsicotica piuttosto che di anticorpi monoclonali.

Si vedono già i primi risultati ?

Con il percorso che ho descritto siamo arrivati ad identificare 36 progetti di cui più della metà (24) già in sviluppo preclinico (4) o clinico (20). Nella strategia alcuni elementi fondamentali sono: l’elevato livello di attenzione nei confronti del mondo scientifico esterno; la prontezza e flessibilità nel riconoscere e sfruttare opportunità e competenze, sia interne che esterne; la coscienza delle proprie dimensioni ed obiettivi. Questi tre elementi hanno portato Sigma-Tau ad essere molto attenta al mondo accademico ed alle opportunità che questo può offrire in termini di nuove idee, nuovi progetti o tecnologie. In questo modo l’impresa può avere accesso ad un patrimonio culturale o tecnologico senza doversi strutturare internamente ex-novo (per lo meno non da subito) ed al contempo, utilizzando queste strutture, contribuire alla loro crescita e progresso. Di qui sono nate numerose collaborazioni con Enti ed Istituzioni accademiche di rilevanza internazionale.

Le vostre aree di ricerca ?

Sono principalmente i settori cardiovascolare, del metabolismo, l’oncologia, l’ immunologia, l’infiammazione ed il sistema nervoso centrale e periferico.

Per descrivere qualche esempio, nel settore cardiovascolare abbiamo in sviluppo un nuovo farmaco per il trattamento della insufficienza cardiaca (PST 2744) e un nuovo approccio al trattamento dell’ipertensione con il farmaco PST 2238 che modula l’espressione e l’attività della pompa Na+/K+ renale in un gruppo specifico di soggetti ipertesi.

Nel campo delle malattie metaboliche siamo impegnati nello sviluppo di farmaci che possano intervenire nella modulazione dei livelli di glucosio nel diabete di tipo II. Un farmaco (ST 1326) è candidato allo sviluppo clinico. Per quanto riguarda l’infiammazione abbiamo in corso linee di ricerca su molecole che modulano l’attività dei mediatori dell’infiammazione oltre che sullo sviluppo di nuovi anti-infiammatori non steroidei. Segnalo il successo con l’amtolmetina GuacilR, un FANS non gastrolesivo.

La ricerca nell’ambito della neurofarmacologia si svolge lungo due direttrici principali: l’identificazione di anti-citochine infiammatorie per il trattamento di malattie neurodegenerative quali l’ Alzheimer, la sclerosi multipla o l’encefalomielite e lo studio di nuovi anti-psicotici per il trattamento della schizofrenia. Infine, le carnitine conservano sempre un posto rilevante. Sono infatti allo studio nuovi impieghi di questi importanti mediatori del metabolismo energetico nelle patologie cardiovascolari, nella terapia oncologica, per prevenire l’insorgere di neuropatie, ed in medicina trasfusionale.

Esempi di collaborazione con istituzioni di ricerca ?

Posso far riferimento a quanto avviene nel settore dell’oncologia. In collaborazione con l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e l’Università di Milano, sono state identificate alcune molecole efficaci (derivate da una sostanza di origine vegetale, la camptotecina) e ben tollerate (ST 1481 e ST 1480). Studi clinici di fase I sono attualmente in corso in Europa e verranno attivati entro l’anno negli Stati Uniti. Abbiamo in sviluppo un kit contenente un anticorpo monoclonale radiomarcato. Il kit prevede l’impiego di diversi reagenti secondo uno schema, sviluppato da ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, cosiddetto di “pre-targeting” per ottimizzare il riconoscimento ed il legame dell’anticorpo con il tessuto tumorale e quindi una irradiazione mirata della neoplasia.

Questi sono solo due esempi di un lungo elenco di collaborazioni con l’Accademia, come ad esempio le Università di Milano, Parma, Siena, Bari, Firenze ed altre a livello internazionale (Rhode Island, Boston, Zurigo, etc.) di cui è impossibile riassumere il prezioso e competente contributo.

 

Farmacologia Clinica (a cura di Achille Caputi)
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Consuntivo attività svolta nel biennio 1999-2001

Nei due anni trascorsi il Consiglio si è riunito altre 5 volte ed ha perseguito i seguenti obiettivi:

Numero iscritti alla sezione. L’incremento del numero degli iscritti alla sezione è fondamentale, poiché la rappresentatività a livello dell’EPHAR è proporzionale al numero di iscritti. E’ necessario rivedere le regole di ammissione a questa sezione della SIF.

PSADE. La Sezione Clinica, unitamente all’Istituto Superiore di Sanità, e con un grant della AstraZeneca, ha coordinato un progetto, noto con l’acronimo PSADE, che ha coinvolto 25 Pronto Soccorso (PS) e 116 medici, avvalendosi degli specializzandi in Farmacologia ed in Tossicologia Medica. L’obiettivo è stato quello di indagare le motivazioni d’accesso ai PS ed in che modo l’uso dei farmaci, nelle due settimane precedenti, avesse influenzato tali accessi ed eventuali successivi ricoveri. E’ stata in tal modo creata una banca dati con le motivazioni di 17.000 accessi, con oltre 6.000 pazienti che avevano assunto farmaci. Questo progetto ha comportato uno sforzo formativo, concretizzatosi in 4 corsi sulle reazioni avverse da farmaci che hanno visto la partecipazione di 96 medici. A questi corsi è seguita poi la fase operativa, concretizzatasi in 20 giorni di PS, ed una seconda fase di incontri con la partecipazione di 48 monitor che hanno confrontato l’ esperienza fatta.

Sito internet di Farmacovigilanza. Nato in collaborazione con la Crinos, il sito ha permesso alla SIF di raggiungere ambienti ad essa lontani. A partire dal giugno 1999 sono stati raggiunti 65.000 accessi diretti (cioè quando si digita www.farmacovigilanza.org), di cui oltre 20.000 nei soli ultimi 4 mesi. Inoltre, attraverso i principali motori di ricerca nazionali ed internazionali, il sito viene ormai visitato oltre 10.000 volte al mese con una media mensile di 180.000 pagine visitate. Al sito sono iscritti gratuitamente quasi 1.400 utenti, che possono accedere alle aree riservate. Si tratta di oltre 200 medici di base, circa 200 farmacie private, oltre 150 medici ospedalieri, 150 specialisti, oltre 100 farmacisti ospedalieri, nonché circa 200 giornali, società scientifiche e CRO. Ogni due settimane viene inviata una newsletter a circa 2500 utenti registrati. A partire da gennaio 2001 il sito è sovvenzionato dalla “Fondazione Gianfranco Ferro”.

Master per Clinical Research Assistant: Organizzato dal Prof. Geppetti presso l'Università di Ferrara con il patrocinio di Farmindustria. Sono stati ammessi 14 studenti che stanno attualmente svolgendo un tirocinio pratico con borsa di studio presso aziende farmaceutiche, CRO o altre istituzioni che svolgono ricerca farmacologico-clinica.

Farmacologi clinici in strutture sanitarie territoriali ed ospedaliere. Cagliari. Sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna n. 15 del 16 maggio 2000 (parte terza) è stato pubblicato un avviso di concorso per n. 1 posto di Dirigente Medico di Farmacologia e Tossicologia Clinica presso l’Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari.

Questo concorso dimostra che anche in Italia è possibile ottenere quello che già si ottiene in altri paesi europei. L’Azienda Ospedaliera di Legnano ha stabilito una convenzione con il Dip. di Farmacol. della Facoltà di Medicina dell’Università di Milano con l’obiettivo di:1) ottimizzare l’uso dei farmaci; 2) ricerca in farmacologia clinica; 3) collaborazione con la Commissione Terapeutica Ospedaliera.

Iniziative SIF-SSFA-SIFO sui Comitati Etici. Promossa una collaborazione con altre società scientifiche quali la SSFA e la SIFO su diversi obiettivi quali, tra l’altro, il riconoscimento dei compiti essenziali del farmacologo nei Comitati Etici. Queste iniziative hanno portato all’organizzazione di un convegno sul Ruolo del Farmacologo nei Comitati Etici, svoltosi con successo presso l’Istituto Superiore di Sanità nell’ottobre 2000. Il Convegno ha permesso di mettere a punto un documento di consenso SIF-SSFA- SIFO e di elaborare linee guida che possano orientare il comportamento dei farmacologi nei Comitati Etici su aspetti critici quali la scelta degli end-points, la scelta dei trattamenti di confronto, la farmacogenetica/farmacogenomica, la pubblicazione dei dati ed i protocolli a lungo termine. La finalizzazione delle linee guida è prevista per l’autunno 2001.

Congresso Mondiale di Farmacologia Clinica. Nel luglio 2000 si è svolto a Firenze, con il patrocinio della SIF, la VII World Conference of Clin. Pharmacol. Therap., congiuntamente con il IV Meeting of the Europ. Assoc. Clin. Pharmacol. Therap. L’evento ha avuto grande successo, con 1127 abstract ricevuti, un buon numero di contributi di ottima qualità e la partecipazione di circa 2000 delegati provenienti da 76 Paesi.

Formulo i miei migliori auguri di buon lavoro al nuovo gruppo di Farmacologia Clinica

Achille P Caputi

 

Finanziamenti alla ricerca (a cura di Tecnofarmaci)
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Assegnazione delle Risorse Finanziarie del Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base (FIRB)

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26/03/01 il Decreto Ministeriale “Criteri e modalità procedurali per l’assegnazione delle risorse finanziarie del Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base”. Tale fondo è stato istituito presso il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST).

 

In Breve
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Premi e Borse di Studio
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Questa volta vi segnaliamo
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Start-up e Spin-off: nuove opportunità di ricerca in Italia

Ennio Ongini - Centro Ricerche Nicox, Bresso, Milano

Start-up e Spin-off: termini di moda che colpiscono l'immaginario dei ricercatori molti dei quali ne chiedono, magari sottovoce e con curiosità, il significato, spesso tentando una impossibile traduzione letterale in italiano. Si percepisce che si tratta di una nuova frontiera della ricerca biomedica anche se si fatica a comprendere chiaramente quale sarà l'impatto. Tuttavia si tratta di realtà che si stanno diffondendo rapidamente.

Di questo si è parlato al Congresso SIF di Genova. Si è presentato il profilo di start-up e spin-off già decollate in Italia: Areta, Biosearch, Esperion, Neuroscience, Newron, Nicox, Novuspharma e Primm. Di altre, ancora in fase di incubazione, si è solo fatto un breve cenno: BioXell, GeNet, Nikem Research, Sekmed etc. I gruppi appena citati sono solo alcuni tra i tanti ed il loro numero è ben più altro. Alcune aziende spin-off nascono da gruppi di ricercatori e manager che non si sono rassegnati ad assistere passivamente allo smantellamento dei laboratori di ricerca, conseguenza inevitabile di fusioni tra aziende farmaceutiche (es. Bioserch, Newron, Novuspharma). Altre nascono dallo spirito imprenditoriale e dalle idee innovative di ricercatori intraprendenti (es. Nicox, Pimm). Tutte hanno in comune la determinazione di alcuni ricercatori e manager a cimentarsi in un contesto internazionale, con obiettivi di ricerca ambiziosi. E' così che, da queste avventure, potranno nascere nuovi farmaci antitumorali, anti-infettivi, farmaci per l'epilessia e l'Alzheimer oltre che nuovi diagnostici. Nell'attuale difficile contesto, in cui si assiste alla scomparsa di grandi gruppi farmaceutici, con notevoli perdite di esperienze, capacità e di posti di lavoro, la nascita di piccoli gruppi di ricerca, dinamici ed intraprendenti, riaccende numerose speranze. Soprattutto la speranza che giovani ricercatori italiani, preparati e provvisti di elevato potenziale, possano trovare un'occupazione adeguata. Una speranza incoraggiata anche dal preciso impegno assunto assunto dall'Unione Europea volto a sostenere maggiormente la formazione di aziende "start-up" e "spin-off". La SIF, da parte sua, favorirà la conoscenza più diffusa di queste realtà attraverso altre nuove iniziative.

 

Congressi e Corsi di Farmacologia
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SIF - Società Italiana di Farmacologia

CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente: Vincenzo Cuomo

Consiglieri: Pier Luigi Canonico, Michele Carruba, Walter Fratta, Giovanni Gaviraghi, Mario Marchi, Carlo Riccardi, Gennaro Schettini

Segretario: Alessandro Mugelli

Past President: Giancarlo Pepeu

Sede del Segretario:

Dip. Farmacologia - Viale Pieraccini 6, 50139 FIRENZE
Tel: (055) 4271264 - Fax: (055) 4271265/80
E-mail: mugelli@pharm.unifi.it

Segreteria Organizzativa:
Viale Abruzzi 32, 20131 Milano
Tel: (02) 29520311/29513303 - Fax: (02) 29520179
E-mail: sifcese@comm2000.it

Comitato di redazione: Vincenzo Cuomo, Alessandro Mugelli, Francesco Rossi

 

Direttore responsabile: Ennio Ongini

E-mail: ongini@nicox.com