Lettera della SIF

Anno VII N.22 Marzo 2003


Periodico della Società Italiana di Farmacologia - fondata nel 1939
Riconosciuta con D.M. del MURST del 02/01/1996
Iscritta Tribunale di Milano N. 1489 Vol. 62 pag. 459
C.F.: 97053420150 - P.I.: 11453180157

Lettera in formato pdf di Acrobat Reader


 

SOMMARIO

 
Dal Consiglio Direttivo

Nomine

La Nostra Ricerca

(a cura di Ennio Ongini)

Questa volta vi segnaliamo

Notizie dall'Università

(a cura di Francesco Rossi)

In Breve

Finanziamento alla Ricerca

(a cura di Tecnofarmaci)

Premi e Borse di Studio

Joint Meeting Italian-Dutch Pharmacological Societies

Congressi e Corsi di Farmacologia

 

 

Dal Consiglio Direttivo

 SOMMARIO

 

Carissimi,

 

la SIF, grazie al lavoro encomiabile e, a volte, non adeguatamente riconosciuto di molti soci, ha fornito per decenni importanti contributi alla diffusione della cultura farmacologica. Questo impegno si è recentemente tradotto nel campo della Educazione Continua per medici e farmacisti ed in progetti di ricerca multicentrici. Consensi e successo hanno riscosso anche altre iniziative che non è possibile elencare in queste brevi note. In questo nuovo fiorire di idee e di progetti vi è, comunque, un elemento di debolezza; tali iniziative, infatti, sono spesso il frutto dello sforzo individuale di molti soci che hanno impegnato tempo, energie ed a volte anche risorse a favore della Società senza, peraltro, ricevere da quest’ultima una collaborazione significativa.

Questa lacuna è in larga parte attribuibile alla mancanza di una struttura che possa configurarsi come “braccio operativo” della nostra Società alla quale i soci possano riferirsi e in cui possano trovare supporto organizzativo. Molte società scientifiche, per finalizzare in maniera ottimale i propri compiti istituzionali, si sono di recente dotate di una struttura operativa e di supporto rappresentata da una Fondazione che, non avendo fini di lucro (ONLUS), presenta indubbi vantaggi sotto il profilo contrattuale e fiscale. Per questo motivo anche il Consiglio Direttivo della SIF ha ritenuto opportuno proporre la costituzione di una Fondazione. Questa proposta è stata approvata all’unanimità nella recente Assemblea generale tenutasi il 17 Gennaio scorso a Roma. In tale occasione è stato anche definito il nome della Fondazione: Drug Education & Investigation (DEI) Foundation-ONLUS (Fondazione per lo Studio e l’Educazione sui farmaci).

L’Assemblea ha anche approvato che la sede della Fondazione sia Firenze presso locali generosamente messi a disposizione dal Dipartimento di Farmacologia di questa Università. La DEI-Foundation-ONLUS ha l’obiettivo di favorire: i) attività finalizzate alla promozione e alla realizzazione della ricerca nel campo biomedico in generale e nel settore delle terapie farmacologiche in particolare; ii) iniziative rivolte all’aggiornamento dei medici, dei farmacisti e di altri operatori sanitari sullo sviluppo delle conoscenze farmacologiche; iii) attività che contribuiscano all’applicazione dei risultati della ricerca scientifica; iv) attività di formazione ed aggiornamento sulla corretta utilizzazione dei farmaci dirette al personale docente e agli studenti di scuole di ogni ordine e grado; v) attività di divulgazione dei più recenti progressi della ricerca farmacologica.

Al più presto tutti i soci riceveranno informazioni dettagliate sulle iniziative della Fondazione e sulle modalità di interazione con quest’ultima nel caso intendano proporre, promuovere e realizzare iniziative che rientrino nell’ambito degli obiettivi sopra riportati.

I miei più cordiali saluti,

Vincenzo Cuomo

 

 

La Nostra Ricerca (a cura di Ennio Ongini)

SOMMARIO

 

In Italia ci sono gruppi di ricerca che ottengono risultati di alta qualità, riconosciuti a livello internazionale. Con questa rubrica vogliamo portare all’attenzione alcuni esempi rappresentativi, prendendo spunto da pubblicazioni recenti.

 

 

“Dall’Università

 

Enzo Nisoli, Emilio Clementi, Clara Paolucci, Valeria Cozzi, Cristina Tonello, Clara Sciorati, Renata Bracale, Alessandra Valerio, Maura Francolini, Salvador Moncada, Michele O. Carruba. Mitochondrial Biogenesis in Mammals: The Role of Endogenous Nitric Oxide.

Science 299: 896-899, 2003.

 

Ne parliamo con Enzo Nisoli, Professore di Farmacologia presso l’Università degli Studi di Milano, e con Emilio Clementi, Professore di Farmacologia presso l’Università degli Studi della Calabria.

 

Innanzitutto un breve riassunto dei risultati

Partendo dalla considerazione che vari stimoli che inducono la produzione di ossido nitrico (NO) aumentano anche la proliferazione dei mitocondri in diversi tipi di cellule non correlate tra di loro, abbiamo voluto studiare se tale messaggero gassoso fosse in grado di modulare la mitocondriogenesi. I risultati del nostro lavoro dimostrano che l’aumento di NO all’interno delle cellule adipose brune, delle 3T3-L1, delle U937 e delle HeLa, aumento ottenuto con la somministrazione di donatori di NO (come SNAP e GSNO) o con l’induzione dell’espressione di eNOS in cellule trasfettate, induce, tramite vie di segnale che sono dipendenti dal GMP ciclico, la sintesi di un fattore proteico nucleare, il PGC-1a (peroxisome proliferator-activated receptor-g coactivator-1a), che è in grado di stimolare la produzione di fattori di trascrizione nucleari (mtTFA, mitochondrial transcription factor A; NRF-1, nuclear respiratory factor-1) che aumentano l’espressione di proteine mitocondriali, innescando così la proliferazione dei mitocondri stessi. 

Abbiamo quindi studiato l’effetto della carenza nella produzione di NO sui meccanismi dell’omeostasi energetica in topi eNOS knockout. In tali animali la funzionalità termogenetica del tessuto adiposo bruno (BAT) è deficitaria. A parità di consumo di cibo con gli animali di controllo, i knockout presentano una spesa energetica inferiore e un significativo aumento di peso. Inoltre, gli animali sono insulino-resistenti, ipertesi e ipertrigliceridemici, possiedono, cioè, tutte le stigmate che definiscono la cosiddetta sindrome metabolica.

 

L’importanza di questa ricerca?

Come noto i mitocondri costituiscono le centrali energetiche delle cellule sia degli organismi inferiori, come i lieviti e le alghe, sia degli animali superiori, uomo compreso, dove avviene la respirazione cellulare, la sintesi di molecole ad alto contenuto energetico come l’ATP, il catabolismo dei grassi, ecc.. Tali organelli citoplasmatici sono costituiti da due membrane, una esterna e una interna, differentemente organizzate a seconda del tipo di cellula che si considera e a seconda del momento funzionale in cui questa si trova. Le membrane delimitano spazi funzionali importanti, tra cui la matrice mitocondriale che contiene il DNA mitocondriale. Questo controlla l’espressione di alcune proteine coinvolte nella respirazione mitocondriale stessa. La forma stessa dei mitocondri varia a seconda dell’attività: possono essere più o meno allungati o rotondeggianti. Molti aspetti di questi organelli affascinanti restano da chiarire; tra questi, sicuramente sono i meccanismi che ne regolano la proliferazione. In effetti, all’interno della cellula il numero, oltre che la forma, dei mitocondri varia a seconda di diversi stimoli e circostanze. In particolare, il numero dei mitocondri raddoppia durante le fasi di replicazione cellulare, cosicché il numero degli organelli rimane lo stesso per le cellule figlie che si formano. Oppure, il numero dei mitocondri aumenta nelle cellule muscolari scheletriche durante l’esercizio fisico, quindi indipendentemente dai processi di replicazione cellulare. O, ancora, i mitocondri aumentano di numero e di funzionalità negli adipociti bruni degli animali esposti al freddo. In quest’ultimo caso l’aumento dei mitocondri stimola l’attività termogenetica ed il dispendio di energia dell’organismo in toto. I nostri risultati suggeriscono, dunque, un nuovo meccanismo molecolare coinvolto nei processi di proliferazione dei mitocondri e, a noi sembra, che la loro rilevanza risieda proprio nel suggerire un meccanismo biologico di base importante nella biologia, se non di tutte, certamente di un gran numero di cellule.

 

Come è nata l’idea e come si è sviluppata?

Dopo aver dimostrato per la prima volta la presenza di ossido nitrico sintasi (NOS) e la produzione di NO nelle cellule adipose brune, oltre alla loro modulazione in vivo da parte dell’attività del sistema simpatico, abbiamo indagato gli effetti di trattamenti con donatori di NO sui processi di proliferazione e differenziamento. In particolare, eravamo interessanti all’effetto di NO sull’espressione di geni adipogenetici. In questa fase della ricerca avevamo osservato che NO è in grado di bloccare la proliferazione innescando processi differenziativi negli adipociti bruni. L’evidenza sperimentale di questi effetti venne ottenuta paragonando il numero di cellule con i livelli di un colorante vitale (MTT) che, nel contempo dà qualche informazione sulla funzionalità mitocondriale stessa. I risultati suggerirono che fosse proprio NO a innescare l’espressione di proteine coinvolte nella mitocondriogenesi. Dopo la pubblicazione, da parte del gruppo di Bruce M. Spiegelman di Boston, della caratterizzazione molecolare del PGC-1a come un fattore mitocondriogenetico particolarmente importante a livello delle cellule adipose brune e delle cellule muscolari scheletriche (Puigserver et al., Cell 92, 829, 1998) cominciammo ad analizzare il ruolo svolto da questo e da altri fattori di trascrizione sull’effetto mitocondriogenetico di NO. Questo ci ha portato a suggerire il nuovo meccanismo di controllo della proliferazione dei mitocondri descritto in precedenza.

 

Le collaborazioni fra i diversi gruppi?

Il lavoro che stiamo discutendo è stato condotto in strettissima collaborazione tra i nostri gruppi di Milano e di Cosenza. Il pluriennale rapporto di Emilio con il Wolfson Institute di Londra, e con Salvador Moncada in particolare, ci ha inoltre permesso di accedere allo studio dei topi eNOS knockout.

Quali ricadute terapeutiche si possono ipotizzare dai vostri risultati? Come abbiamo ricordato in precedenza, i topi eNOS knockout, oltre a presentare un guadagno di peso maggiore rispetto agli animali di controllo, sono anche insulino-resistenti, ipertesi e ipertrigliceridemici. Questi animali possiedono, cioè, le caratteristiche patologiche tipiche dei soggetti affetti da sindrome metabolica e, per questo, potrebbero rappresentare un utile modello di studio per la sintesi di farmaci capaci di far fronte a questa che, negli ultimi anni, si è andata configurando come la situazione clinica di maggior rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari che portano a morte. Infatti, la sindrome metabolica, cioè in parole semplici l’obesità viscerale complicata (da diabete, ipertensione e alterazioni del profilo lipidico), rappresenta oggi un’urgenza da affrontare con tutta l’attenzione per la prevenzione delle malattie cardiache, come sottolineato recentemente anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

I risultati dello studio pubblicato su Science, pur non fornendo nuovi approcci terapeutici, suggeriscono un nuovo modello di studio e identificano nuovi meccanismi molecolari potenzialmente implicati nella sua patogenesi.

 

 

Notizie dall'Università (a cura di Francesco Rossi)

SOMMARIO

 

Con Decreto n. 21 del 20.2.2003 è stato pubblicato il bando di cofinanziamento dei Progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN). La scadenza per la presentazione delle domande delle Unità di Ricerca (mod. B) è fissata per il 20.3.2003, la scadenza per la presentazione da parte del coordinatore nazionale (mod. A) è fissata per il 31.3.2003.

 

Le novità di questo bando rispetto ai precedenti sono le seguenti:

  • i termini per la presentazione delle copie cartacee all’Università di afferenza sono gli stessi della presentazione per via telematica;

  • i responsabili di Unità Operative devono prevedere un impegno temporale di almeno 6 mesi uomo per anno;

  • i docenti iscritti come partecipanti dovranno sottoscrivere la loro accettazione tramite il proprio sito docente;

  • ai revisori anonimi verrà corrisposto un compenso e verrà richiesta, della loro disponibilità, conferma;

  • alla voce “personale a contratto” si potrà prevedere anche l’attivazione di borse di dottorato triennali.

Dal 31 Marzo al 6 Aprile 2003 si terrà la XIII Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica. Questa edizione avrà come tema “Dal DNA al genoma umano: 50 anni di conquiste alla scoperta del mistero della vita”.

 

    

Finanziamento alla Ricerca (a cura di Tecnofarmaci)

SOMMARIO

 

Purtroppo la finanziaria 2003 non prevede nessuno stanziamento per i fondi alla ricerca industriale ovvero per il FAR e per il FIT. Dobbiamo constatare che tutte le agevolazioni previste dal Decreto Legislativo 297 sono sospese. Il MIUR e il MAP, con propri decreti emanati rispettivamente in data 12/12/02 e 07/01/03, hanno addirittura sospeso la possibilità di presentare nuovi progetti.

Ad oggi le uniche possibilità di ottenere finanziamenti per la ricerca industriale sono per le aziende localizzate nell’area dell’obiettivo 1. Si ritiene questa situazione estremamente grave perchè porta ad un rallentamento delle attività di ricerca dell’industria farmaceutica, con danno delle preziose collaborazioni tra industria e università.

Speriamo che questa situazione, con il contributo di tutti, possa migliorare in tempi brevi.

 

 

Joint Meeting Italian-Dutch Pharmacol. Societies

SOMMARIO

 

Un simposio dedicato alla Prof.ssa Simonetta Nicosia

 

Il “Second Joint Meeting of the Italian and Dutch Pharmacological Societies” che si è svolto a Luteren in Olanda nei giorni 12-14 Febbraio è iniziato con un “Plenary symposium” sulla Farmacologia Polmonare organizzato in memoria della Prof.ssa Simonetta Nicosia e presieduto dai Proff. Geppetti (Firenze) e. Zaagsma (Groningen).

Dopo aver richiamato la brillante carriera universitaria e il periodo di formazione scientifica presso uno dei più prestigiosi laboratori stranieri, quello diretto dal Premio Nobel Martin Rodbell, si è ricordato il ruolo svolto dalla Prof.ssa Nicosia nel campo della Farmacologia Molecolare e, in particolare, la rilevanza internazionale degli studi da lei effettuati i quali hanno permesso una migliore conoscenza dei meccanismi molecolari che sottendono una malattia di rilevante impatto sociale quale l’asma. Il Prof. Geppetti ha inoltre richiamato anche la capacità didattica e l’impegno che la Prof.ssa Nicosia effondeva nell’adempiere i suoi compiti di docente universitario e nella formazione scientifica dei suoi giovani allievi. Le due letture plenarie che hanno aperto il congresso si sono, pertanto, inserite nel campo di studio della Prof.ssa Nicosia e hanno riportato le ultime novità nello studio dell’asma e delle altre malattie delle vie aeree. Il Prof. Meurs ha così evidenziato come una alterata omeostasi dell’amminoacido L-arginina sia evento cruciale nella produzione di ossido nitrico che può essere considerata una delle maggiori cause di insorgenza di asma allergico. Il Prof. Rovati, che apparteneva al gruppo di lavoro della Prof.ssa Nicosia, ha invece focalizzato la sua attenzione sul ruolo svolto dai leucotrieni nell’eziopatogenesi dell’asma evidenziando nuovi possibili effetti di questi mediatori lipidici e nuove potenzialità nell’uso dei farmaci antileucotrieni nella cura di questa malattia.

Il Prof. Rovati ha infine brevemente ricordato le linee di ricerca del laboratorio diretto dalla Prof.ssa Nicosia e sottolineato l’impegno del gruppo da lui adesso diretto nel proseguire sulla strada cominciata più di 20 anni fa. Successivamente il Dr Kranenburg ha esposto dati provenienti da pazienti affetti da broncopatia ostruttiva cronica in cui si osserva un aumento dell’espressione del fattore di crescita vascolare e dei relativi recettori e la Dr.ssa Marzocco ha invece sottolineato come la metilguanidina, un derivato del catabolismo proteico, sia in grado di ridurre l’infiammazione e il danno tessutale che si osservano nel modello di pleurite indotta da carragenina nel ratto. Le due presentazioni finali hanno infine esposto dati sul ruolo cruciale svolto dai recettori di tipo NK1 nella fase precoce di ipersensibilizzazione delle vie aeree, a seguito dell’attivazione di mast-cellule (Dr. Kool) e dati sull’attività endogena dell’enzima arginasi che è in grado di attenuare il rilassamento delle muscolatura liscia mediato dalla trasmissione iNANC per inibizione della produzione di ossido nitrico (Dr. Maarsingh).

 

Gian Enrico Rovati

 

 

Nomine

SOMMARIO

 

Il Prof. Luciano Caprino, ordinario di Farmacologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma “La Sapienza”, è stato nominato dal Ministro della Salute (Prof. Girolamo Sirchia) componente del Consiglio Superiore di Sanità (sezione V).

 

E’ stata designata la nuova “Commissione per la Vigilanza ed il Controllo sul Doping e per la Tutela della Salute nelle Attività Sportive” (legge n. 376 del 14 dicembre 2000) che, come è noto, deve comprendere un farmacologo clinico. La Federazione Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), che per legge è incaricata di indicare il farmacologo, ha proposto un socio SIF, il Prof. Luciano Caprino, già componente della precedente Commissione. Dopo la nomina da parte del Ministro della Salute, all’atto dell’insediamento della commissione, il Prof. Luciano Caprino è stato eletto Vicepresidente.

 

Il Prof. Giorgio Cantelli Forti è stato confermato Presidente della SITOX, il Prof. Corrado Galli ed il Dr. Carlo Locatelli sono Vice-presidenti. Il segretario è la Prof.ssa Maria Enrica Fracasso.

 

Commissione Unica del Farmaco (CUF)

E’ stata rinnovata il 24 gennaio 2003 per il biennio 2003-2004.

I componenti nominati sono: Giorgio Bernardi, Angelo Carenzi, Michele Carruba, Filippo De Braud, Albano Del Favero, Filippo Drago, Mara Giacomazzi, Pietro Martino, Nicola Montanaro, Giancarlo Palmieri, Francesco Rossi, Gianna Tempera.

 

Franceso Rossi è stato nominato componente della Commissione di Garanzia preposta alla selezione dei Programmi di Ricerca di interesse nazionale per l’anno 2003.

 

 

In Breve

SOMMARIO

 

  • Associazione “Simonetta Nicosia”. Un’associazione nata per premiare chi apre nuove strade alla conoscenza ed alla ricerca scientifica. L’associazione è nata dalla volontà di mantenere viva la memoria della Prof.ssa Simonetta Nicosia, continuando attraverso varie attività quella linea ideale che ha costantemente caratterizzato la sua vita: l’impegno nella ricerca e nell’insegnamento, il rigore etico e scientifico, la dedizione al lavoro e l’amore per la scienza e per i suoi studenti.

  • La Società Italiana di Farmacologia, nell'ambito delle varie attività tese a valorizzare l’insegnamento della Farmacologia nelle varie Facoltà, ha contribuito alla pubblicazione del numero 19 /2002 dei “Quaderni della Conferenza permanente dei Presidenti dei Consigli di Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia”. Il numero contiene la Guida all'applicazione del Nuovo Ordinamento Didattico ed in particolare tratta del significato del Core curriculum e della sua applicabilità. Può quindi essere strumento utile per i soci della Facoltà di Medicina per articolare l'insegnamento della Farmacologia nelle varie sedi. Ovviamente il Core curriculum è modificabile e sono graditi i commenti ed i suggerimenti delle Società Scientifiche: pertanto i Soci sono invitati ad andare a consultare il sito web http://www.med.unian.it/ConferenzaPermanente/ e a riportare i loro commenti direttamente alla Conferenza e anche alla segreteria della SIF che potrà eventualmente assumere una posizione ufficiale.

  • Finanziamento per progetti di ricerca innovativi. Il gruppo Zambon ha lanciato un’iniziativa interessante, denominata “Z-CUBE”. Saranno finanziati 10 progetti per start-up all’anno, ognuno per un valore di 100.000 Euro e l’iniziativa continuerà per sei anni per un totale di 60 progetti. In pratica saranno finanziate iniziative di start-up, nel settore farmaceutico/biotech, alle quali sarà inoltre fornito un supporto per la preparazione del business plan. In cambio Zambon manterrà alcuni diritti di sfruttamento industriale del risultato di tale sviluppo. Sarà data preferenza a progetti per nuove terapie nel campo dell’infiammazione, dell’immunologia e delle malattie infettive. Per ulteriori informazioni www.z-cube.it oppure contattare il Dr. Paolo Ferlenga e-mail: pierpaolo.ferlenga@z-cube.it

 

 

Premi e borse di studio

SOMMARIO

 

  • Contributo viaggio. Per laureati da non più di 6 anni, non strutturati, che vogliono soggiornare presso laboratori esteri, per brevi periodi. Le richieste possono essere ripetute, purchè sia intercorso un periodo di 2 anni. Le domande vanno inviate alla Segreteria della SIF, entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ciascun anno. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria SIF.

  • 10 Premi Farmindustria-SIF. Nell’ambito del protocollo di intesa SIF-Farmindustria sono stati banditi 10 Premi per ricerche di farmacologia preclinica e clinica. I premi sono destinati a soci SIF di età inferiore a 40 anni. Da notare che 5 premi sono per ricercatori dell’industria farmaceutica. Le domande di ammissione al concorso dovranno pervenire alla segreteria SIF entro il 30 marzo 2003. I premi saranno consegnati in occasione del prossimo Congresso Nazionale di Trieste. Per ulteriori informazioni consultare il sito web della SIF http://sif.unito.it.

 

 

Questa volta vi segnaliamo

SOMMARIO

 

LA RIFORMA DEL CNR

 

Prof. Gian Luigi Gessa Direttore del Dipartimento di Neuroscienze “B.B. Brodie”, Università di Cagliari

 

Il Presidente del CNR, il Consiglio Direttivo e il Comitato di Consulenza Scientifica, di cui faccio parte, hanno lavorato faticosamente per diversi anni al riordino del CNR. Questa riforma ha prodotto soprattutto l’accorpamento dei 300 organi esistenti (Istituti e Centri) in 108 Istituti. Essa era appena compiuta quando è arrivato dal Governo un altro riordino che, fortunatamente, non ha vanificato il precedente ma aggiunto importanti novità.

 

Le principali sono:

1) La Ricerca Scientifica viene suddivisa in 7 macro aree così definite: a) biotecnologie; b) scienze e tecnologie mediche; c) scienza e tecnologia dei materiali; d) scienze e tecnologie ambientali e della terra; e) scienze e tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni; f) scienze e tecnologie per i sistemi avanzati di produzione; g) scienze giuridiche, socio-economiche, umanistiche e dei beni culturali. (Notare che esse non includono “La ricerca di base” che era tra le 5 aree preesistenti).

2) Gli Istituti esistenti (108) vengono raggruppati in 7 dipartimenti corrispondenti alle sette macro aree scientifiche;

3) All’apice di ciascun dipartimento viene posto un Direttore di Dipartimento;

4) I Direttori dei 7 Dipartimenti costituiscono il Consiglio dei Direttori di Dipartimento;

5) Viene costituito un Comitato di Valutazione che valuta i risultati dell’attività di ricerca dell’Ente. E’ composto da 8 membri esterni all’Ente;

6) Un’altra novità importante è la costituzione del Consiglio d’Amministrazione, composto dal Presidente e 6 componenti, di cui 3 designati dal Ministro. Il Consiglio d’Amministrazione assieme al Presidente ha compiti di indirizzo e programmazione generale sull’attività del CNR: è il vero organo deliberante.

 

Il Decreto ha suscitato aspre critiche da parte dei ricercatori del CNR per la forma e per la sostanza. Essi hanno protestato poiché il riordino è stato condotto senza il coinvolgimento della comunità scientifica; si dice che sia stato preparato con la consulenza di una società esperta nella ristrutturazione di aziende in crisi. Si lamenta che la riforma sia stata pensata a costo zero; non prevedendo investimenti per la ricerca, mentre oggi il CNR riceve solo i soldi sufficienti alle spese di gestione (stipendi, affitti, luce ecc). In effetti, meno dell’1% del PIL va alla ricerca e nel Meridione meno dello 0.5% - la più bassa quota d’Europa.

Circa il 30% delle risorse del CNR viene dall’industria. Ciò significa che alcuni Istituti sono capaci di sopperire alla mancanza di fondi istituzionali collaborando con l’industria, che i migliori ricercatori vendono a buon prezzo la loro opera e che la loro ricerca non è totalmente libera da condizionamenti. Si contesta alla riforma un’attenzione privilegiata alle ricadute pratiche a breve termine, della ricerca a scapito della ricerca di base. Si accusa il Governo di voler attuare controllo politico sull’Ente: il Governo nomina il Presidente e i membri degli organi deliberanti.

Pur condividendo alcune di queste critiche e preoccupazioni, dobbiamo purtroppo riconoscere che il glorioso CNR, che ha fatto la storia della ricerca nel nostro paese, ha subito un’involuzione di qualità e ha avuto una caduta di potere. Questa caduta si è aggravata quando il CNR ha finito di rappresentare il tramite dei finanziamenti ministeriali destinati alla ricerca dell’università e di altri enti pubblici. Oggi il CNR riceve circa mille miliardi di lire all’anno, di cui solo 200 vanno alla ricerca, il resto costituisce lo stipendio degli 8 mila addetti, dei quali solo la metà sono ricercatori. Troppi sono gli amministrativi che sottraggono buona parte delle risorse disponibili.

Il lavoro di riforma al quale ho partecipato si è limitato ad accorpare la pletorica rete degli organi esistenti, ma non ha voluto, o potuto, correggere o sopprimere alcune sacche di inefficienza e bassa qualità, né ha tentato di bonificare l’elefantiaca organizzazione amministrativa, eccessivamente accentrata nella sede romana. Questi aspetti negativi consentono a qualcuno di definire ingiustamente tutto il CNR “un carrozzone inutile”, mentre esso esprime anche numerose punte di eccellenza riconosciute nel mondo, una vera ricchezza per il paese. Una verifica sull’operato del CNR non è inopportuna né offensiva purché non ne risulti un controllo politico. La “libertà della ricerca” a volte è un esorcismo per allontanare le verifiche.

 

 

Congressi e Corsi di Farmacologia

SOMMARIO

 

  • 29-30 aprile 2003, Arcavacata di Rende, Cosenza. VII Workshop on apoptosis in biology and medicine. Il workshop verterà sui meccanismi di base e sulle prospettive terapeutiche dell’ischemia cerebrale. Per ulteriori informazioni contattare: gbagett@tin.it

  • 11-14 maggio, Erice (Trapani). Vino è Salute? L’incontro intende riunire un numero limitato di partecipanti per permettere un’approfondita discussione del razionale agronomico, farmacologico e clinico alla base di un uso salutistico del vino. Particolare attenzione sarà rivolta ai “cultivar” autoctoni italiani ed agli eventuali sviluppi nel “contesto salute”. Per ulteriori informazione contattare: gpvelo@sfm.univr.it

  • 24-28 giugno, Istanbul (Turchia). 6th Congress of the European Association for Clinical Pharmacology and Therapeutics (EACPT). Per ulteriori informazioni contattare: Prof. Cankat Tulunay (Tulunay@dialup.ankara.edu.tr) Sito web: http://www.6theacpt.org

  • 26-29 giugno, Trieste. 31° Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacologia. Per ulteriori informazioni contattare: Segreteria scientifica: SIF2003@units.it

  • 11-13 settembre, Camerino. Medicinal Chemistry and Pharmacology of Purinergic Receptors. Per ulteriori informazioni contattare: Segreteria scientifica: meeting.purinerg@unicam.it

  • 15 settembre, Camerino. La nocicettina/orfana FQ ed il suo recettore: recenti acquisizioni fisiofarmacologiche e prospettive farmacoterapeutiche. Per ulteriori informazioni contattare: Maurizio.massi@unicam.it

  • 25 settembre, Ferrara. International Meeting “Neurobiology of Parkinson’s disease: new clues form animal models” Per ulteriori informazioni contattare: Segreteria scientifica: m.morari@unife.it

  • 27-30 settembre, Certosa di Pontignano, Siena. Seminario per i dottorandi in farmacologia e scienze affini. Per ulteriori informazioni contattare: valacchi@unisi.it

  • 28 settembre - 1 ottobre, Firenze. 41st Congress of the European Societies of Toxicology. Per ulteriori informazioni contattare: Segreteria scientifica e organizzativa: info@eurotox2003.org

  • 02-04 ottobre, Napoli. 3rd International Symposium on Natural Drugs. Per ulteriori informazioni contattare: franborr@unina.it

 

 


SIF - Società Italiana di Farmacologia

CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente: Vincenzo Cuomo

Consiglieri: Pier Luigi Canonico, Michele Carruba, Walter Fratta, Giovanni Gaviraghi, Mario Marchi, Carlo Riccardi, Gennaro Schettini.

Segretario: Alessandro Mugelli

Past President: Giancarlo Pepeu

 

 

Sede del Segretario:

Dip. Farmacologia - Viale Pieraccini 6, 50139 FIRENZE
Tel: (055) 4271264 - Fax: (055) 4271265/80
E-mail: alessandro.mugelli@unifi.it

Segreteria Organizzativa:
Viale Abruzzi 32, 20131 Milano
Tel: (02) 29520311/29513303 - Fax: (02) 29520179
E-mail: sifcese@comm2000.it

Comitato di redazione: Vincenzo Cuomo, Alessandro Mugelli, Francesco Rossi

 

Direttore responsabile: Ennio Ongini

E-mail: ongini@nicox.com

Internet site: http://farmacologiaSIF.unito.it