Lettera della SIF

Anno VIII N.28 - Novembre 2004


Periodico della Società Italiana di Farmacologia - fondata nel 1939
Riconosciuta con D.M. del MURST del 02/01/1996
Iscritta Tribunale di Milano N. 1489 Vol. 62 pag. 459
C.F.: 97053420150 - P.I.: 11453180157

Lettera in formato pdf di Acrobat Reader


 

SOMMARIO

 
Riflessioni

Riconoscimenti ai Soci

 Il ruolo della Deontologia nell'industria farmaceutica

Mercoledì 30 giugno: una giornata di festa

Notizie dalla SIF

Congressi e Corsi di Farmacologia

Società Italiana di Farmacologia

 

 

Riflessioni

 SOMMARIO

 

Nell’ultimo secolo, nel mondo occidentale si è osservato, pur con tutte le sue contraddizioni, un marcato miglioramento delle condizioni economiche che ha portato importanti conseguenze in numerosi campi della vita. Fra l’altro, si è avuto, un notevole miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, una più capillare diffusione della cultura della prevenzione sia primaria che secondaria e non possiamo dimenticare che, per la prima volta nella storia dell’umanità, la popolazione del mondo occidentale non combatte, giornalmente, contro la fame ma addirittura si osserva una pandemia delle malattie correlate all’obesità. Si è assistito a un sorprendente allungamento della vita media con un’aspettativa di vita che, oramai, si avvicina e/o supera gli ottanta anni accompagnata da un miglioramento della sua qualità.

Certamente, i farmaci etici hanno contribuito in maniera sostanziale al fenomeno sia per quanto riguarda l’allungamento che al miglioramento della qualità della vita. Per capire, appieno, il ruolo dei farmaci mi basta ricordare le numerose morti per infezioni batteriche polmonari che avvenivano, in era pre-antibiotica. Gli antibiotici sono entrati in terapia subito dopo la seconda guerra mondiale ed alle penicilline seguirono, presto, nuove molecole come le cefalosporine, identificate da Brotzu a Cagliari e poi, che dire degli antitubercolari. Successivamente, arrivarono gli antifunginei. Proprio, subito dopo la seconda guerra mondiale si ha la prima descrizione dell’efficacia dei sali di litio nel trattamento della mania (Cade JFJ Med J Aust 2, 349, 1949) ed un anno dopo, nella vicina Francia, viene sintetizzata la clorpromazina che viene, accuratamente, studiata da Henri Laborit e collaboratori (Presse Med 60, 206-208) facendo nascere, proprio in quegli anni, una nuova branca della farmacologia: la psicofarmacologia che, ormai, come tutti sanno, comprende moltissimi antipsicotici, un gran numero di antidepressivi e di ansiolitici ecc.

Non voglio ricordare solo i progressi legati alle neuroscienze, ma anche quelli di altri campi della farmacologia. Sempre, nella seconda metà del secolo scorso si osserva l’incredibile sviluppo della cardiofarmacologia. Infatti, in quegli anni nascono nuove molecole che allargano il modesto bagaglio, prevalentemente, costituito dalla digitale, dalla chinidina, dalla nitroglicerina, dall’eparina con farmaci come i beta bloccanti, gli antipertensivi, le statine etc per non parlare dei più recenti trombolitici che hanno segnato una nuova era nella terapia di una delle più importanti cause di morte dell’uomo moderno: l’infarto del miocardio. E poi, nei primi anni ‘70 ad opera di Sir James Black, che già aveva scoperto i beta bloccanti, fanno il loro ingresso in terapia i farmaci antagonisti dei recettori H2 dell’istamina, farmaci che hanno trasformato l’ulcera da malattia chirurgica a malattia medica. Più tardi arriva, la ciclosporina che ha permesso i trapianti d’organo per non parlare dei nuovi farmaci antivirali, dei nuovi antitumorali. Come responsabile del gruppo. “gender-oriented “, da poco istituito dalla nostra società, non posso fare a meno di ricordare l’ importanza sociale degli antifecondativi orali, farmaci che, per la prima volta, hanno permesso alla donna di vivere in maniera consapevole la propria sessualità. Certamente, potremmo continuare ancora. Le molteplici valenze che possono assumere i risultati delle nostre ricerche sono, proprio, uno degli aspetti più affascinanti ed intriganti della nostra professione di farmacologo poiché gli effetti di tali risultati, oltre, che avere ripercussioni sul campo della salute, possono avere importanti ricadute nel sociale (vedi antifecondativi).

E’ giusto ricordare che molte conquiste fatte sono state accompagnate, come spesso succede nella storia dell’umanità, anche da alcune pagine “nere” come quelle rappresentate dal talidomide e dal dietistilbestrolo. E proprio da questi eventi è nata una legislazione ed una normativa più severa per la messa in commercio dei farmaci etici per tutelare il consumatore. Tuttavia, non posso, in questa occasione, non rilevare che, nonostante che con il procedere dello sviluppo della farmacologia siano state sviluppate precise e puntuali regole di sperimentazione clinica e preclinica, esse non sono sufficienti per arrivare in tutti i casi alla conoscenza sull’efficacia e sulla sicurezza dei medicamenti prima della loro immissione sul mercato. Forse perché, se, da un lato, la diffusione delle conoscenze, conseguenti alla nascita della biologia molecolare e delle biotecnologie, ha fatto nascere nuove possibilità per individuare in maniera più accurata i targets molecolari con conseguente produzione di farmaci sempre più specifici e sempre a più alta efficacia, dall’altra parte, si è avuta una sottovalutazione dell’importanza dell’integrazione per arrivare a farmaci migliori per l’organismo nel suo insieme.

Tuttavia, è evidente che il mercato è caratterizzato da una certa ambivalenza per non dire ambiguità, infatti, mentre, per i farmaci etici, giustamente, si chiedono prove certe di efficacia e di sicurezza, esistono sul mercato, anche, “rimedi” che sono in libera vendita in assenza di studi appropriati sia preclinici che clinici, “rimedi” che vengono venduti per mille indicazioni incluse obesità, malattie tumorali etc. Paradossalmente, è proprio il successo della medicina e con essa della farmacologia che ha portato all’illusione che ci possa essere un farmaco per ogni malattia, facendo così nascere un delirio di onnipotenza collettivo. Tale atteggiamento, da una parte, ha portato ad una richiesta, talvolta, eccessiva di farmaci etici con possibilità di un mal uso e dall’altra parte all’utilizzo di molecole non sufficientemente studiate; e ciò è stato alimentato, anche, da un mito del nostro tempo che “naturale è bello e buono” dimenticando che la natura produce tossine, e veleni.

Il delirio di onnipotenza porta, anche, alla non accettazione della esistenza di malattie scarsamente curabili o non curabili dai farmaci etici, malattie che molto spesso si pensa di curare facendo ricorso ad altri “rimedi” che non possono fallire perché non sono studiati in maniera scientifica. Sono un po’ preoccupata quando vedo con quale sicumera molti giornali e riviste d’opinione e molte pubblicità riportano l’uso di questo o quel “rimedio” senza riflettere sulle possibili conseguenze negative sulla salute spingendo, in alcuni casi, i pazienti, anche, al rifiuto di terapie efficaci. Ed inevitabilmente, un certo malessere si diffonde quando considero che in seguito al “ragionamento” suddetto si arriva all’ “oblio della ragione” ed allora non rimane che ricordare con Emily Dickinson

 

“The Heart asks Pleasure-first-

And then -Excuse the Pain -

And then -those little Anodynes

That deaden suffering-”

Flavia Franconi

 

 

IL RUOLO DELLA DEONTOLOGIA NELL’INDUSTRIA FARMACEUTICA

SOMMARIO

 

FRANCESCO DE SANTIS, VICE PRESIDENTE COMITATO DI CONTROLLO DEONTOLOGICO FARMINDUSTRIA

 

I valori di legalità e di moralità sono da sempre al centro dell’intero sistema che regola l’attività delle aziende farmaceutiche di Farmindustria.

Un settore così delicato come quello della salute pubblica non può infatti prescindere dal rispetto dei fondamentali principi di eticità e deontologia.

E’ per questo motivo che Farmindustria fin dalla sua origine nel lontano 1978 si è dotata di un Codice deontologico recante le principali regole di comportamento applicabili in particolare in quei settori di attività dell’industria caratterizzati da un rapporto diretto con il medico. Non si tratta di una mera dichiarazione di principi bensì di una rigorosa e dettagliata disciplina nell’ambito del quale due distinti organismi, il Comitato di controllo ed il Giurì, sono chiamati a valutare costantemente la legittimità della condotta aziendale ed a sanzionare le violazioni alla normativa deontologica.

Condizione necessaria per l’adesione a Farmindustria è la sottoscrizione del Codice e l’impegno a rispettarlo.

E’ un Codice in continua evoluzione al passo con le novità legislative che intervengono nel settore ed in stretto rapporto con l’esperienza della stessa industria e della Società.

L’obiettivo non è comunque la punizione ma la prevenzione di fenomeni distorsivi della competizione tra imprese che possono condurre a comportamenti discutibili.

E’ per questo che tra i compiti dell’organismo preposto al controllo dei comportamenti aziendali vi è proprio la funzione di indirizzo e raccomandazione preventiva che viene esercitata sia attraverso la formulazione di pareri consultivi su richiesta degli associati che indirizzando precise regole di comportamento in quei particolari settori che potrebbero prestarsi ad interpretazioni non corrette.

Proprio l’evoluzione della Società e del mercato ha portato negli ultimi anni all’elaborazione di nuove e più rigorose norme di comportamento tali da attribuire al Codice italiano il ruolo di Codice più restrittivo all’interno delle realtà europea.

Tra le modifiche più recenti merita senz’altro di essere rilevato l’affidamento della Presidenza del Comitato di controllo, organismo composto da rappresentanti di esclusiva provenienza industriale, ad un magistrato a riposo nominato dal Presidente della Corte Suprema di Cassazione. E dal novembre 2003, tale organismo è presieduto proprio da un ex magistrato già Presidente della Corte di Cassazione.

Tale novità si inserisce in un contesto nel quale anche il Giurì, ovvero l’organismo decisionale e sanzionatorio di Farmindustria, è composto interamente da soggetti esterni al mondo industriale; il Presidente è anch’esso individuato dal Presidente della Corte di Cassazione tra magistrati a riposo che abbiano esercitato funzioni direttive superiori, due membri sono nominati dal Presidente del Tribunale di Milano, un membro dal Presidente del Consiglio Nazionale Forense ed il rappresentante medico dalla FNOMCeO.

E sempre a testimonianza del ruolo centrale che la deontologia assume per l’industria farmaceutica, Farmindustria si è dotata di un ulteriore strumento di garanzia e di trasparenza ovvero la certificazione annuale del rispetto delle procedure relative all’attività di informazione scientifica. Ogni anno infatti tutte le aziende associate dovranno acquisire ed inviare al Presidente di Farmindustria specifica certificazione rilasciata da Società di certificazione accreditate dal Sincert (Sistema Nazionale per l’Accreditamento degli Organismi di Certificazione) che attesti l’avvenuto rispetto delle procedure interne relative ai diversi settori nei quali è articolata l’attività di informazione scientifica.

Ulteriori limitazioni sono state introdotte nel settore dei convegni e congressi con particolare riguardo alle manifestazioni locali che potranno essere sponsorizzate dall’industria solo nel caso in cui abbiano ottenuto specifici crediti ECM.

Rigoroso intervento anche nel settore degli studi osservazionali per escludere la possibilità di utilizzo di particolari strumentazioni informatiche nel corso di tali indagini.

Infine restrizioni di rilievo anche nel settore che regola gli aspetti sanzionatori. E’ infatti stata inserita la pubblicazione del provvedimento sanzionatorio su un quotidiano di portata nazionale nel caso in cui una azienda dovesse venire sanzionata per due volte nell’arco di un periodo di 12 mesi.

E’ di tutta evidenza come tali restrizioni nel loro complesso rappresentino la chiara testimonianza dell’impegno di Farmindustria ad agire in totale trasparenza ed a combattere senza esitazione qualsiasi fenomeno distorsivo che sia lesivo di una corretta informazione scientifica sul farmaco.

 

Francesco De Santis

Vice Presidente Comitato di Controllo Deontologico

Farmindustria

 

Notizie dalla SIF

SOMMARIO

 

Adeguamento normative ECM e nomina dei responsabili regionali

(prof. Giovanni Biggio)

 

La SIF ha proceduto a tutti gli adempimenti necessari alle Società Scientifiche per essere riconosciute come provider ECM dal Ministero della Salute inclusa l’organizzazione regionale. Nel procedere alla “regionalizzazione”, il direttivo della SIF ha preso a modello quanto fatto in precedenza ed esattamente nel 1987, quando, si era proceduto ad una suddivisione in 4 gruppi inter-regionali per l’organizzazione di convegni con lo scopo di fornire spazio alle nuove leve della farmacologia. In considerazione di ciò e del fatto che ogni gruppo deve avere una consistenza numerica di almeno 10 soci, il Direttivo, in fase transitoria, ha deliberato la formazione di 14 gruppi regionali e/o inter-regionali. Inoltre ha proceduto, anche, alla nomina dei coordinatori regionali (vedi tabella 1) in attesa che il coordinatore sia eletto da parte dei soci della/e regione/i coinvolta/e. Le elezioni avranno luogo, per e-mail, entro il 15 maggio 2005 ed, in analogia con quanto avviene per le altre cariche societarie, il coordinatore eletto rimarrà in carica per ventiquattro mesi.

Per facilitare le comunicazioni fra i soci e il proprio coordinatore regionale abbiamo incluso nella tabella 1, l’indirizzo di posta elettronica dei singoli coordinatori.

 

Tabella 1 elenco dei coordinatori regionali

 

Gruppi regionali o interregionali - Coordinatore - e-mail

Abruzzo, Molise e Umbria - C. Riccardi - riccardi@unipg.it

Basilicata e Calabria - GB. De Sarro - desarro@unicz.it

Campania - F.Rossi - francesco.rossi@unina2.it

Emilia-Romagna - G Cantelli Forti - cantelli@biocfarm.unibo.it

Friuli-Venezia Giulia - T. Giraldi - giraldi@univ.trieste.it

Lazio - V. Cuomo - vincenzo.cuomo@uniroma1.it

Liguria - M. Marchi - marchi@pharmatox.unige.it

Lombardia - G. Racagni - giorgio.racagni@unimi.it

Marche - O. Cantoni - cantoni@uniurb.it

Piemonte e Valle d’Aosta - I. Viano - viano@med.unipmn.it

Puglia - MR Carratù - mrc@farmacol.uniba.it

Sardegna - W. Fratta - wfratta@unica.it

Sicilia - AC. Caputi - caputi@www.unime.it

Toscana - PA Geppetti - pierangelo.geppetti@unifi.it

Veneto, Trentino Alto Adige - GP Velo - gpvelo@sfm.univr.it

 

 

Un amico: il Sito-web SIF

(prof. Roberto Fantozzi)

 

Il sito web della SIF (http://farmacologiasif.unito.it raggiungibile, anche, dai seguenti indirizzi http://sif.unito.it, http://sif.medicina.unito.it, http://sif-medicina.unito.it) è stato attivato nel marzo del 2000 con la supervisione dei Farmacologi Torinesi, in particolare il Prof. M. Eandi, ed è tuttora collegato al server dell’Università di Torino è ora seguito dal dr Federico Casale. Il sito è sempre più visitato infatti si è passati dai 26.661 accessi del 2001 ai 190.180 del 2003 ed ai 100.747 del primo semestre del 2004. La strutturazione del sito consente di acquisire e di trasmettere un’ampia gamma di informazioni relative ed agende congressuali (è già disponibile l’annuncio del XXXII Congresso Nazionale previsto a Napoli all’inizio del giugno 2005), a pubblicazioni e comunicati della SIF, a gruppi di lavoro della SIF (Gruppo di Farmacologia Gender-Oriented) e a temi di didattica (il sito è utilizzabile per attività di e-learning e di ECM).

Un importante obiettivo della gestione del sito è fornire, in aggiunta alla comunicazione interna alla SIF, un articolato contatto con l’ambiente scientifico e professionale esterno alla Società, così da realizzare una bidirezionalità di trasmissione di dati che costituisca una flessibile interfaccia informatica ed informativa. Coerente con questa impostazione è la disponibilità di uno Sportello Lavoro, che è la pagina più visitata del primo semestre 2004 (12.029 visite, con un totale di circa 3000 downloads di offerte di lavoro; le offerte di lavoro ed i curricula vengono rimossi dopo 3 mesi). Lo Sportello Lavoro è un servizio gratuito che riporta offerte e richieste di lavoro e/o collaborazioni legate al mondo della ricerca e dello sviluppo e commercializzazione del farmaco, ha importanti connessioni con aziende farmaceutiche ed agenzie di reclutamento ed è reperibile nelle prime posizioni su motori di ricerca (Google). Al buon esito dell’iniziativa Sportello Lavoro si contrappone lo scarso successo ad oggi dello spazio Per Chi Studia, reperibile nella sezione intitolata La Società. Questo servizio, anch’esso gratuito, è dedicato alla formazione post-laurea ed ai relativi bandi di concorso: gli annunci totali sono stati solo 10 nel primo semestre del 2004.

Il buon successo attuale del sito SIF deve rappresentare uno stimolo per un ulteriore miglioramento della qualità e quantità del servizio. Si possono infatti prevedere sia ammodernamenti tecnici che ampliamenti di contenuti. Per quanto attiene gli ammodernamenti tecnici sono previsti a breve, il passaggio su di un nuovo server più veloce e sicuro ed una strutturazione grafica più aggiornata. Il sito verrà utilizzato per la gestione on-line del Congresso Nazionale di Napoli del 2005 (da novembre 2004). L’ampliamento dei contenuti sarà merito anche della capacità di proposte e di utilizzo da parte dei soci. Il sito è pienamente disponibile per l’attività della Fondazione DEI-Onlus e potrebbe essere usato per la divulgazione di normative e di linee guida. Sarà fondamentale la sua integrazione ed interazione con l’ufficio stampa della SIF.

 

 

Fondazione –DEI

(prof. Alessandro Mugelli)

 

Le ultime notizie pubblicate sul sito della SIF (link Fondazione-DEI) risalgono ormai ai primi mesi di quest’anno. E’ doveroso perciò aggiornare i soci di quanto successo da allora nell’attività della Fondazione. Il 24-25 luglio 2004 si è tenuta la prima riunione di un gruppo di lavoro per la stesura di un decalogo per una corretta relazione fra medico e paziente. La riunione, presieduta dal Prof. Gensini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Firenze, ha visto la partecipazione, oltre che del sottoscritto e dei Prof Corradetti e Geppetti in rappresentanza della Fondazione, di esponenti di rilievo della medicina e della bioetica nazionale. L’incontro rappresenta la logica conseguenza del convegno Internazionale che la Fondazione aveva in precedenza promosso sul tema del “paziente informato”. Il paziente non vuole più subire il ruolo “paternalistico” e talvolta “distratto”che caratterizza ancora oggi la relazione terapeutica: il paziente vuole e deve essere co-protagonista delle scelte terapeutiche che lo riguardano. La relazione fra l’operatore sanitario e il paziente deve essere tale da garantire l’autonomia delle scelte della persona e la corretta informazione contribuisce a garantire questa relazione, ad assicurarne la continuità ed è elemento indispensabile per l’autonomia delle scelte del paziente. E’ stato redatto un documento (Carta di Firenze) che è attualmente in fase di valutazione finale prima della sua stesura definitiva e della pubblicazione.

Altri importanti avvenimenti sono rappresentati dai Corsi ECM, sia di nuova organizzazione che ripetizione di eventi già tenuti in passato. In particolare l’ultimo evento accreditato per Farmacisti (“Interazione tra farmaci: impatto sulla pratica clinica in patologie a larga diffusione in classi speciali di pazienti: bambino, donna, anziano” - 16 crediti) si terrà a Firenze in 6 edizioni nei mesi di ottobre e novembre e a Trento in un’unica edizione a ottobre. L’iscrizione ai corsi è stata superiore ad ogni aspettativa e nel giro di poche ore i posti disponibili si sono esauriti. A questo corso hanno aderito anche rappresentanti della SIF di 6 sedi universitarie: Pisa, Roma, Napoli, Novara, Torino e Camerino. Se queste sedi realizzeranno i corsi assisteremo ad un vero salto di qualità nell’attività formativa ECM della nostra società, che consentirà a iniziative locali di avere respiro e diffusione nazionale, ottimizzando gli sforzi e massimizzando i risultati.

E’ stato inoltre preparato un progetto dal titolo “Formazione e aggiornamento di studenti, medici ed altri operatori sanitari sulla terapia del dolore” con richiesta di finanziamento all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze; la richiesta di finanziamento è stata presentata dalla Fondazione Alitti Onlus e vedrà coinvolta sia la Fondazione DEI che la SIF. Il progetto nasce con l’obiettivo di fare acquisire una migliore conoscenza della fisiopatologia, della clinica e della terapia del dolore agli studenti universitari dei diversi corsi di laurea dell’area sanitaria in modo che possa svilupparsi una maggiore consapevolezza dell’operatore sanitario di fronte al tema del dolore ed al suo trattamento, con particolare riguardo al dolore neoplastico. L’iniziativa, come progetto pilota, avrà inizio a Firenze con la distribuzione agli studenti dell’ultimo anno di Medicina, Farmacia, Scienze Biologiche e Infermieristiche di un questionario con domande, diversificate in funzione dei diversi corsi di laurea, con le risposte a scelta multipla. Lo scopo è quello di individuare gli argomenti relativi alla terapia del dolore che non sono sufficientemente conosciuti dagli studenti, con il successivo loro inserimento in un ciclo di lezioni specifiche sul dolore negli insegnamenti nei diversi corsi di laurea, in relazione alle necessità di formazione culturale emerse dall’analisi dei risultati del questionari. Anche in questo caso sarebbe auspicabile che, grazie all’impegno dei farmacologi, l’iniziativa potesse diventare un progetto a diffusione nazionale.

 

 

“Progetto Orientamento”

(Dr. Nicola Braggio)

 

Sta per partire il “Progetto Orientamento” (gennaio 2005) coordinato dal prof. Vincenzo Cuomo, dal Dr. Maurizio Agostini e dal Dr Nicola Braggio. Il progetto è nato per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani, pertanto la nostra Società e Farmindustria organizzeranno alcuni incontri per illustrare in maniera accurata e dettagliata le molteplici possibilità occupazionali che offre il settore farmaceutico ai laureandi, ai dottorandi, agli specializzandi delle Facoltà Biomediche e non solo. Tale progetto prevede 3 incontri in tre centri situati in aree geografiche lontane in maniera da coprire la maggior parte del territorio nazionale ed esattamente Milano, Roma, Cagliari. Gli incontri per far meglio conoscere il mercato del lavoro avranno luogo a partire dalla fine Gennaio 2005. Durante tali incontri rappresentanti del mondo dell’industria farmaceutica presenteranno l’iter del farmaco, dalla fase di ricerca a quella della commercializzazione ed il contesto industriale ed organizzativo dell’industria farmaceutica.

 

 

Una nuova iniziativa “Far Conoscere La SIF”

(Prof. Giovanni Biggio)

 

Nell’ambito dell’attività promossa dal Consiglio Direttivo della SIF per promuovere l’immagine della SIF, si è provveduto alla nomina dell’addetto stampa nella persona del Dr. Gian Ugo Berti. Inoltre si è cominciato a preparare del materiale da distribuire nelle varie occasioni in cui la SIF è coinvolta. La prima fase di questa operazione è stata caratterizzata, fra l’altro, dalla preparazione della mission che trovate nel box.

 

 

Un esame sulla situazione dei Comitati Etici

(prof. Tullio Giraldi)

Avendo ricevuto dal Rettore dell’Università di Trieste l’invito a contribuire all’Istituzione di un Comitato Etico di Ateneo per la Ricerca Bio-Medica, ho effettuato una sorta di ricognizione per valutare la situazione nelle diverse sedi universitarie con la gradita collaborazione della SIF. Da tale ricognizione emerge che nei Comitati etici, già istituiti ed aventi come ambito di competenza la sperimentazione clinica dei medicinali, la presenza dei Farmacologi non ha avuto sinora l’opportuna rappresentazione, in maniera purtroppo analoga a quanto accade con l’insufficiente definizione del ruolo del Farmacologo nel Sistema Sanitario Nazionale. Solo poche sedi universitarie quali Ancona, Ferrara, Napoli (con l’esistenza di un Comitato in ciascuna delle due Università), Pavia ed Urbino appaiono aver costituito propri Comitati Etici per la Sperimentazione di Medicinali, mentre Comitati Etici per la Sperimentazione Animale o in generale per la Bioetica sono stati istituiti in alcuni altri Atenei quali l’Università dell’Insubria, Molise, Parma, Urbino e Verona). Ulteriori dati in merito sono ottenibili attraverso il sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco, http://oss-sper-clin.sanita.it/dati.htm e quello del Comitato Nazionale per la Bioetica http://www.palazzochigi.it/bioetica/.

In questo particolare momento, con il ridisegno dei rapporti tra Università e Sistema Sanitario Nazionale e con la recente definizione di Aziende Miste Università-Regione per le Sedi Universitarie prive di aziende quali i Policlinici a gestione diretta, si offre la possibilità di ridefinire i Comitati Etici, già esistenti, presso le Aziende Sanitarie Ospedaliere e Territoriali per adeguarli alle nuove strutture assistenziali.

Lo scenario appena descritto suggerisce anche l’opportunità di razionalizzare i Comitati Etici per la sperimentazione clinica esistenti con l’obiettivo di ottenere una riduzione nel loro numero e di migliorare l’efficacia e l’univocità delle decisioni adottate. Inoltre sembra opportuno che le diverse Sedi universitarie attuino la formazione di Comitati Etici che abbiano competenza su tutti i temi riguardanti la sperimentazione bio-medica, esclusa la sperimentazione clinica di farmaci, per soddisfare i quesiti ad esso rivolti dagli Organi Accademici e dal personale universitario che necessitino del parere per effettuare il loro lavoro sperimentale, per richiedere l’autorizzazione alla sperimentazione con animali, per la presentazione di progetti di ricerca, per la pubblicazione di lavori scientifici, ed argomenti similari. Il Comitato dovrebbe poter a sua volta indirizzare agli Organi Accademici propri quesiti o mozioni, e poter proporre o realizzare proprie iniziative quali incontri e convegni su temi pertinenti alle proprie competenze. A questi obiettivi, è evidente l’attesa che venga a realizzarsi una più estesa e meglio definita presenza dei Farmacologi.

 

  

SOCIETA' ITALIANA DI FARMACOLOGIA

SOMMARIO

 

CHI SIAMO ?

 

• Una società scientifica che ha come scopo il progresso e la ricerca innovativa in un campo di grande rilevanza sociale come quello che riguarda il farmaco.

• La società promuove lo sviluppo scientifico, sociale, culturale nel campo del farmaco per migliorare l’aspettativa e la qualità della vita dell' uomo e della donna passando anche dai farmaci per uso veterinario.

• La società promuove il buon uso del farmaco sulla base di ampie ed approfondite conoscenze scientifiche in accordo ai principi della base evidenced medicine anche in considerazione delle implicazioni sociali che derivano dalle scelte normative ed economiche sui farmaci.

• La società favorisce la formazione di esperti di settore.

• La società attraverso la divulgazione scientifica e l’attività didattica, promuove la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e degli operatori sanitari sull’importanza del farmaco per una buona medicina e quindi per una buona salute.

 

COME OPERIAMO ?

 

• Favorendo attività di ricerca a livello nazionale ed internazionale di tipo integrato ed innovativo.

• Promuovendo l’alta formazione dei giovani ricercatori con competenze nel campo specifico anche attraverso l’attivazione di borse di studio, assegni di ricerca, dottorati di ricerca, premi di ricerca.

• Promuovendo iniziative culturali e sociali atte a contribuire ad una maggiore e più adeguata informazione sulle tematiche scientifiche, mediche, sociali senza trascurare l’etica di tali ricerche.

• Divulgando la problematica per arrivare ad un progresso in un campo significativo per la vita di tutti gli esseri umani ed evitare che un uso inappropriato del farmaco arrechi danno.

 

SCOPI

 

• Individuare nuovi bersagli terapeutici

• Arrivare alla scoperta di nuovi farmaci

• Promuovere il buon uso dei farmaci considerando anche la farmacogenetica e la bioetica

• Divulgare la cultura farmacologica sia presso gli operatori del settore che presso la popolazione generale per migliorare la terapia e ridurre gli effetti collaterali

• Incentivare la formazione di esperti

• Fornire le proprie competenze scientifiche e culturali alle autorità sanitarie per contribuire alla politica sul farmaco basata oltre che sulle scelte economiche su quelle scientifiche

“Progetto Anagrafe della Ricerca Farmacologica”

(proff. Giovanni Biggio e Roberto Fantozzi)

 

E’ partita, come potrete vedere dalle schede che da pochi giorni sono disponibili per aggiornare l’anagrafe della ricerca farmacologica italiana, l’indagine per dare un più ampio quadro delle tematiche affrontate. L’indagine è aperta anche ai non soci SIF.

 

 

 

Riconoscimenti ai Soci

SOMMARIO

 

Il prof. Giuseppe Nisticò è stato chiamato a rappresentare l’ltalia nel Committee for Human Medicine Products – CHMP (ex CHMP) dell’EMEA a Londra.

 

Il Prof. Gian Martino Benzi è stato confermato per la quarta volta dal Parlamento Europeo come suo Rappresentante nel Managemement Board dell’EMEA a Londra. Il Prof. Benzi, inoltre, è Membro del Comittee for Orphan Medicinal Products – COMP dell’EMEA.

 

Il Prof. Giorgio Cantelli Forti è stato confermato Componente della Commissione FIRB-Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base, istituita presso il MIUR, per il triennio 2004-2007 ed è stato chiamato a far parte dell’Albo degli Esperti CIVR (Comitato di indirizzo per la Valutazione della Ricerca).

 

 

Mercoledì 30 giugno:

una giornata di festa

SOMMARIO

 

La SIF e Farmindustria premiano i giovani ricercatori

 

Come è ormai tradizione, nella nostra ultima riunione sono stati consegnati i premi per la ricerca messi a disposizione da Farmindustria. La cerimonia è avvenuta nell’aula magna dell’Istituto di Farmacologia dell’ Università di Roma, un luogo di grande tradizione per la Farmacologia Italiana perché vi ha insegnato, per lungo tempo, Vittorio Espamer, a cui avrebbe, certamente, fatto piacere assistere alla premiazione visto, anche, l’alto valore dei ricercatori premiati e della ricerca che essi hanno svolto. La consegna dei premi è stata fatta dal Presidente di Farmindustria, Dr. Federico Nazzari che, in quella occasione, ha voluto, anche, comunicare che, dall’anno prossimo, Farmindustria provvederà a raddoppiare l’importo del premio con ciò testimoniando l’interesse dell’Associazione che rappresenta l’Industria Farmaceutica Italiana verso la ricerca sia nell’ambito della ricerca di base che clinica. Soprattutto appare degno di nota che essa si rivolga verso le risorse umane forse il bene più prezioso perché rappresenta il potenziale ideativo e creativo senza il quale nessuna ricerca è possibile. L’iniziativa appare ancora più lodevole considerando la difficile situazione della ricerca italiana: basta pensare alla diminuzione delle risorse pubbliche per la ricerca scientifica e tecnologica e al lungo precariato spesso sottopagato a cui sono costretti i giovani scienziati italiani nelle strutture universitarie.

I premi, come tutti voi sapete, sono destinati a giovani ricercatori, che abbiano svolto la loro ricerca in laboratori italiani sia pubblici che privati e ci appare importante per i soci che non hanno potuto partecipare alla cerimonia di premiazione ricordare i nomi dei vincitori e proporre un breve riassunto della ricerca che hanno presentato per questo concorso che, come è ormai noto, prevede premi sia per la ricerca preclinica che per la clinica.

 

I premi per la ricerca PRECLINICA sono stati attribuiti:

 

• al dr. Francesca Bellucci che presta la sua opera di ricercatore presso il Dipartimento di Farmacologia Menarini Ricerche, di Firenze e che ha concorso al premio in oggetto con un lavoro in collaborazione con Meini S, Cucchi P, Catalani C, Reichert W, Zappitelli S, Rotondaro L, Quartara L, Giolitti A, Maggi CA. intitolato “A different molecular interaction of bradykinin and the synthetic agonist FR190997 with the human B2 receptor: evidence from mutational analysis” pubblicato sul British Journal of Pharmacology (140, 500-506, 2003). In questo lavoro viene affrontato lo studio di un agonista non peptidergico dei ricettori B2 della bradichinina, farmaci potenzialmente di grande importanza per il trattamento e forse anche per la prevenzione delle malattie cardiovascolari che sono la prima causa di morte nel mondo occidentale

 

• al dr. Paolo Ciana del Dipartimento di Scienze Farmacologiche dell’Università di Milano che ha partecipato al premio con un lavoro in collaborazione con M. Rovescioni, P Mussi, E. Vegeto, I Que, MG Parker, C Lowik, A Maggi dal titolo “In vivo imaging of trascriptionally active estrogen receptors “ pubblicato su una delle più prestigiose riviste internazionali ed esattamente “Nature Medicine” 9, 82-86, 2003. Dove utilizzando un topo reporter (ERE-luciferasi) ed applicando tecniche di imagining ha evidenziato un nuovo meccanismo fisiologico mediante il quale i recettori degli estrogeni esplicano la loro attività aprendo così una nuova concezione sul funzionamento dei recettori endocellulari ormonali e quindi la possibilità di nuovi approcci terapeutici per importanti patologie umane.

 

• al prof. Roberto Ciccocioppo che lavora presso il Dipartimento di Scienze Farmacologiche dell’Università di Camerino e che ha partecipato al concorso con un lavoro dal titolo “The bed nucleus is a neuroanatomical substrate for the anorectic effect of corticotropin-releasing factor and for its reversal by nociceptin/orphanin FQ” pubblicato da una delle più importanti riviste internazionali nel settore delle neuroscienze ed esattamente Journal of Neuroscience 23, 9445, 2003 in collaborazione con Fedeli A, Economidou D, Policani F, Weiss F, Massi M. In tale pubblicazione si evidenzia come nell’azione ipofagica del CRF sia selettivamente coinvolto il bed nucleous della stria terminale e come questa sia revertita dalla nociceptina/orfanina.

 

• al dr Francesca Fallarino che frequenta il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Scienze Biochimiche sez. Farmacologia dell’Università di Perugia e che ha concorso con un lavoro dal titolo “Modulation of tryptophan catabolism by regulatory T cells” pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Nature Immunology” 4, 1206-12, 2003; effettuato in collaborazione con U Grohmann, KW Hwang, C Orabona, C Vacca, RD Bianchi, RM Belladonna, MC Fioretti, ML Alegre, P Puccetti. In tale lavoro si evidenziano chiaramente nuovi meccanismi di controllo della funzione immunitaria e conseguentemente si gettano le basi per nuove terapie in questo importante campo della terapia.

 

• al dr. Fabrizio Gardoni del Dipartimento di Scienze Farmacologiche dell’Università di Milano che ha partecipato al concorso con un lavoro intitolato “CaMKII dependent phosphorylation regulates SAP97/NR2A interaction” . Tale lavoro è stato effettuato in collaborazione con Mauceri D., Fiorentini C., Bellone C., Missale C., Cattabeni F., Di Luca M ed è stato pubblicato su una importante rivista di biochimica come Journal Biological Chemistry 278, 44745-52, 2003. Da esso si evince che la subunità NR2A del recettore NMDA e la SAP97 interagiscono tra loro attraverso meccanismi di fosforilazione mediati dalla CAMKII. Tale ricerca, chiarendo l’organizzazione molecolare di tali interazioni, contribuisce ad evidenziare il ruolo del complesso recettoriale NMDA in processi sia fisiologici che patologici.

 

• al dr. Francesca Mancini che lavora presso la A.C.R.A.F.-Angelini Ricerche ed ha presentato un lavoro in collaborazione intitolato “Acetaminophen down-regulates interleukin-1ß-induced nuclear factor-kB nuclear translocation in a human astrocytic cell line” e pubblicato su Neuroscience Letters (352, 79-82, 2003). Con questo lavoro condotto in collaborazione con Landolfi C, Muzio M, Aquilini L, Soldo L, Coletta I, Guglielmotti A, Mantovani A, Pinza M, Milanesi C, la dr. Mancini ha evidenziato come il paracetamolo vecchio, ma usatissimo farmaco, possa selettivamente interagire, a concentrazioni rilevanti dal punto di vista clinico, con importanti fattori di trascrizione nucleare come NF-KB, inibendo la sua traslocazione.

 

• al dr. Elisa Nicolussi che svolge la sua attività nel Centro Ricerche Schering Plough di Milano occupandosi principalmente della terapia antalgica. Essa ha presentato un lavoro in collaborazione con Bellasio S., Bertorelli R. and Reggiani A., intitolato “Melanocortin receptor agonists and antagonists modulate nociceptive sensitivity in the mouse formalin test” pubblicato su European Journal of Pharmacology (482, 127-132, 2003) dove, con metodiche di farmacologia classica, viene, chiaramente, evidenziata l’importanza del sistema della melanocortina nel controllo del dolore indicando anche un ruolo per la Agouti protein .

 

I premi per la ricerche di FARMACOLOGIA CLINICA sono stati attribuiti:

 

• al dr. Enrico Crucitta che opera come Clinical Research Physician nell’area di Medicina della Società Eli-Lilly S.p.A. e che ha concorso con un lavoro in collaborazione con Lorusso V., Silvestris N., Catino A., Caporusso L., Mazzei A., Guida M., Latorre A., Sambiasi D., D’Amico C., Schittulli F., Calabrese P, De Lena M. dal titolo “Phase I/II study of gemcitabine plus mitoxantrone as salvage chemotherapy in metastatic breast cancer” pubblicato sul British Journal of Cancer (88, 491-5, 2003 ) dove si evidenzia l’efficacia e la sicurezza dell’associazione gemcitabina e mitoxantone nel trattamento del carcinoma mammario metastatizzato.

 

• al dr. Raffaella Gentilella che svolge la sua attività nella Divisione della Ricerca di Farmacologia di Medicina Interna della Società Eli-Lilly S.p.A e che ha partecipato al concorso con un lavoro in collaborazione con L. De Marinis, A. Bianchi, A. Mancini, M. Perrelli, A. Giampietro, T. Porcelli, L. Tilaro, A. Fusco, D. Valle, RM.. Tacchino dal titolo “Growth hormone secretion and leptin in morbid obesity before and after biliopancreatic diversion: relationships with insulin and body composition” pubblicato sul prestigioso Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism (89, 174-80, 2004). In questo lavoro viene affrontato un tema di estrema importanza e di grande attualità come l’obesità. studiando le correlazioni fra GH-IGF-1, leptina ed insulina resistenza in donne, relativamente giovani, sottoposte a diversione biliopancreatica per il controllo dell’obesità evidenziando come l’intervento chirurgico non solo riduce il grasso corporeo ma tende, anche, a normalizzare le alterazioni ormonali presenti prima dell’intervento.

 

• al dr. Gianluigi Lunardi della Sezione di Farmacologia e Neuroscienze del Dipartimento di Oncologia, Biologia e Genetica, Università di Genova - c/o IST-CBA che ha partecipato al concorso con un lavoro intitolato “Influence of trastuzumab on epirubicin pharmacokinetics in metastatic breast cancer patients” pubblicato su Annals of Oncology 14:1222-6, 2003 in collaborazione con MO Vannozzi, C Bighin, L Del Mastro, L Stevani, G Schettini, M Venturini dove si evidenziano le problematiche relative ad un appropriato uso dei farmaci in una malattia di grande rilevanza sociale come il carcinoma mammario.

 

E’ evidente che le ricerche premiate coinvolgono numerose aree delle farmacologia (neuropsicofarmacologia, immunofarmacologia, cardiofarmacologia) e della terapia dei tumori indicando così la ricchezza della tematiche affrontate dai gruppi di ricerca italiani. Ovviamente fa piacere vedere anche l’alta percentuale di scienziate donne (50%) che sono state premiate, situazione che riflette l’aumento del numero delle donne che fanno scienza e denota anche il giusto riconoscimento da parte di una commissione prevalentemente maschile come il direttivo della SIF.

Nel ricordare tale occasione è impossibile non augurarsi che il nostro paese si decida a dedicare più risorse per incentivare la ricerca specialmente in un campo come quello farmacologico che impatta in modo sostanziale della salute.

 

 

 

Congressi e Corsi di Farmacologia

SOMMARIO

 

3-4 febbraio 2005, Bologna. Le Biotecnologie e la Qualità della Vita

Per ulteriori informazioni, contattare: sitox@segr.it.

 

1-4 Giugno 2005, Napoli. 32° Congresso Nazionale SIF

Segreteria Organizzativa: MCM Congressi panico@mcmcongressi.it.

Per ulteriori informazioni, contattare: sifnapoli2005@unina2.it

 

25-29 Giugno 2005, Poznan (Polonia) 7th EACPT Congress " European Association for Clinical Pharmacology and Therapeutics".

Per ulteriori informazioni, contattare: www.eacpt.pl.

 

 


 

SIF - Società Italiana di Farmacologia

 

CONSIGLIO DIRETTIVO

 

Presidente: Gian Luigi Gessa

 

Consiglieri: Nicola Braggio, Michele Carruba, Mario Del Tacca, Roberto Fantozzi, Maurizio Massi, Teresita Mazzei, Gennaro Schettini

 

Segretario: Giovanni Biggio

 

Past President: Vincenzo Cuomo

 

 

Sede del Segretario:

Dip. Biologia Sperimentale "B. Loddo" - Fac. Scienze MM. FF. e NN.

Univ. Cagliari Cittadella Universitaria, SS 554 Km 4,500 - 09042 MONSERRATO

Tel 070-6754131/132/133 - fax 070-6754166 - biggio@unica.it

 

Segreteria Organizzativa:
Viale Abruzzi 32, 20131 Milano
Tel: (02) 29520311/29513303 - Fax: (02) 29520179
E-mail: sifcese@comm2000.it; sif.farmacologia@segr.it

 

Comitato di redazione: Gianugo Berti, Giovanni Biggio, GianLuigi Gessa, Francesco Rossi

 

Direttore responsabile: Flavia Franconi

E-mail: franconi@uniss.it

 

Internet site: http://farmacologiaSIF.unito.it

 


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