Lettera della SIF

ANNO I  N°3  Luglio 1998


 
Periodico della Società  Italiana di Farmacologia - fondata nel 1939
Riconosciuta con D.M. del MURST del 02/01/1996
Iscritta Tribunale di Milano N. 1489 Vol. 62 pag. 459
C.F.: 97053420150 - P.I.: 11453180157
 

 
SOMMARIO
 

Saluto del Presidente

 

Finanziamenti alla Ricerca  

(a cura di Tecnofarmaci)

 

La Nostra Ricerca
(a cura di Ennio Ongini)
In Breve

Notizie dall'Università  

(a cura di Francesco Rossi)

Questa volta vi segnaliamo
Farmacologia Clinica
(a cura di Achille Caputi)
Congressi e Corsi di Farmacologia

 
 
 
Saluto del Presidente
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Cari Soci,

dal 14 al 16 maggio u.s. si è tenuto, nella bella cornice di Pisa, il VI Joint Meeting fra le Società Italiana, Ungherese e Polacca di Farmacologia. Quasi 300 soci hanno partecipato e non è per loro che scrivo queste righe, ma per gli altri 600 che non hanno potuto essere presenti e ai quali può interessare sapere come è andato il congresso. I colleghi Ungheresi e Polacchi erano circa 80 e quindi il meeting ha avuto un vero carattere intersocietario. Buona la qualità scientifica delle presentazioni orali e dei posters, eccellenti le tre relazioni, una per Società, ma, non per spirito nazionalistico, posso dire che quella tenuta dal Prof. Romano Danesi, della Farmacologia pisana, sulle sue ricerche sulla chemioterapia dei tumori, è stata la migliore. L'organizzazione del congresso è stata perfetta e siamo molto grati ai colleghi Proff. Giulio Soldani, Giovanni Corsini e, soprattutto, Mario Del Tacca per l'ospitalità e la cura con cui tutto è stato preparato, a cominciare dalla splendida locandina con la torre pendente dipinta da Magritte. L'ultimo giorno del Meeting si è tenuta l'Assemblea Annuale. Pur essendo le 14 di sabato, la partecipazione è stata numerosa. Ciò è una dimostrazione dell'interesse dei soci per l'attività della Società e ha fatto molto piacere al Consiglio Direttivo e a me. La relazione sui 6 mesi di attività della Presidenza e del Consiglio Direttivo sarà pubblicata su SIF notizie e non occorre parlarne qui. A seguito dei cambiamenti introdotti dalla legge Bassanini sulle norme societarie, la SIF deve adeguare lo statuto e il regolamento entro il 30 Giugno p.v. Pertanto i soci in regola con la quota riceveranno una scheda con gli articoli modificati e la convocazione per un'Assemblea Straordinaria il 30 Giugno a Roma. Se non potete essere presenti all'Assemblea, vi prego di votare per posta per permettere una regolare gestione della Società.
 
Dall'ultima lettera a oggi ci sono stati numerosi altri avvenimenti. E' stato ultimato il concorso per i posti di Professore Associato e gli atti sono stati inviati al Ministero. Conosciamo ufficiosamente i nomi e possiamo fare ufficiosamente i rallegramenti in attesa della ratifica da parte del CUN. Se, da un lato, ricercatori e docenti di valore, giovani e meno giovani, hanno visto riconosciuto il loro impegno, il limitato numero di posti a concorso ha portato all'esclusione di un certo numero di candidati di notevole, se non pari, valore e di questo me ne dispiaccio.
 
Grande risonanza è stata data dalla stampa e dalla televisione ad alcune importanti ricerche sul cancro condotte da farmacologi italiani sul cui lavoro è stata attirata l'attenzione dei ricercatori americani. Ciò ha distratto per il momento l'opinione pubblica dalla terapia Di Bella e ha riportato in primo piano l'importanza di una vera ricerca sperimentale e clinica per arrivare alla cura di questa patologia e dimostrato la qualità della ricerca condotta nel nostro Paese.
 
Vi è stata in Maggio la presentazione del Piano Sanitario Nazionale 1998-2000, ambizioso tentativo di affrontare i problemi della salute da un punto di vista globale e in una visione più preventiva che curativa: promuovere comportamenti e stili di vita per la salute come primo obiettivo e come secondo contrastare le principali patologie. Parlo di questo Piano perchè coinvolge anche la Farmacologia in quanto fra le idee forti vi è il rilancio della ricerca, fra le strategie per il cambiamento vi sono ricerca, sperimentazione e sviluppo e linee guida e i percorsi diagnostici e terapeutici e fra gli Adempimenti Prioritari le linee guida per l'uso appropriato dei farmaci. Molte di queste sono enunciazioni abbastanza ovvie e non avranno seguito, tuttavia prendiamo atto del ruolo che i farmacologi potrebbero avere nel Piano come ricercatori, docenti ed esperti del farmaco. Cerchiamo di avere il peso culturale e la capacità politica per essere messi nella condizione di contribuire al successo del Piano.
 
 

                                                       Giancarlo Pepeu
 
 
La Nostra Ricerca (a cura di Ennio Ongini)
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In Italia ci sono gruppi di ricerca che ottengono risultati di alta qualità. Talvolta, questi sono riconosciuti più a livello internazionale che nazionale: con questa rubrica vogliamo portare all’attenzione alcuni esempi, prendendo spunto da pubblicazioni recenti.
Si prega, pertanto, di segnalare alla segreteria della SIF i lavori accettati per pubblicazione da riviste di elevato “impact factor”.
 
“Dall’Università”
 
Khiroug L., Sokolova E., Giniatullin R., Afzalov R. & Nistri A.
Recovery from desensitization of neuronal nicotinic acetylcholine receptors of rat chromaffin cells is modulated by intracellular calcium through distinct second messengers.
J. Neurosci. 18: 2458-2466, 1998
 
Qualche mese fa ho avuto la possibilità di incontrare il Prof. Andrea Nistri a Trieste e di visitare alcuni laboratori della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA). Ne sono rimasto colpito: sono un insieme di laboratori moderni, dove si lavora con i migliori criteri internazionali, posti in un edificio asburgico, di recente ristrutturazione e in una posizione incantevole. Lo stupore è poi maggiore sapendo che è un'iniziativa del MURST, che ha inquadrato la SISSA, insieme alla Scuola Normale ed al S. Anna di Pisa, quali scuole d'eccellenza, il cui funzionamento è controllato da un comitato nominato dal MURST stesso (osservatorio delle scuole superiori) e formato da esperti, internazionali e nazionali. L'articolo appena pubblicato su J. Neuroscience è anche uno spunto per parlare della SISSA.
 
Quando e con quali obiettivi si e' formata la SISSA?
 
La SISSA fu creata esattamente 20 anni fa con decreto ministeriale.
 
Suo compito esclusivo è di formare giovani scienziati nell'ambito di un programma di dottorati di ricerca che, all'inizio, erano rivolti a Fisica e Matematica, ma successivamente anche alla Biofisica, dal 1992 fortemente orientata verso le Neuroscienze. La SISSA è dunque un'università statale, dove le tradizionali facoltà accademiche sono sostituite da 7 settori. Ci sono numerosi dottorandi e post-doc, nonchè ricercatori stranieri ospiti. Il settore di biofisica è una struttura assai ampia, con un totale di oltre 60 persone e i suoi laboratori comprendono elettrofisiologia e biologia molecolare. I dottorandi sono ammessi, ogni anno, per concorso pubblico ai corsi, la cui durata e' 3-4 anni ed hanno un supporto finanziario di borse MURST. Sono numerosi gli studenti stranieri.
 
Quali sono gli obiettivi della ricerca e come vengono selezionati i ricercatori?
 
Le finalità della ricerca sono rivolte alla comprensione di meccanismi cellulari e molecolari di funzionamento del sistema nervoso, impiegando approcci multidisciplinari che si estendono anche alla fisica. L'ambiente scientifico fortemente internazionale (basti pensare che ci sono diversi professori di ruolo stranieri e che la lingua ufficiale, per didattica e ricerca, è l'inglese) rende la SISSA un polo accademico di notevole prestigio, che si confronta, a pari livello, con i maggiori istituti stranieri.
L'elevata qualità è l'unico criterio di selezione dei giovani.
 
Un'iniziativa unica e irripetibile, oppure un esperimento riuscito che si potrebbe replicare?
 
Esistono progetti per istituire altre scuole simili. E' certo possibile replicare l'esperimento che, tuttavia, richiede, per il suo buon funzionamento, criteri di gestione manageriale di tipo internazionale, reclutamento di scienziati di alta fama ed alleggerimento dei vincoli burocratici che, spesso, ritardano lo sviluppo dell'università italiana.
 
Parliamo della ricerca che hai appena pubblicato e del risultato più significativo che avete descritto
 
Il mio laboratorio è interessato ai meccanismi che regolano l'efficienza della trasmissione sinaptica e dei fenomeni di plasticità dei recettori per i neurotrasmettitori centrali. In questo campo abbiamo lavorato sulla desensitizzazione dei recettori purinergici per l'ATP e di quelli nicotinici per l'acetilcolina. Impiegando varie e differenti tecniche, abbiamo dimostrato che il processo di desensitizzazione di questi recettori si sviluppa indipendentemente dal livello del calcio intracellulare, mentre la loro capacità di recupero della funzionalità, dopo desensitizzazione, dipende direttamente dalla durata degli aumenti del calcio intracellulare. L'articolo presenta i recettori nicotinici di cellule cromaffini surrenali quali modelli sperimentali in vitro. Qui abbiamo dimostrato che l'aumento del calcio intracellulare, prodotto durante la desensitizzazione, catalizza l'attività di secondi messaggeri intracellulari: in particolare, le proteine kinasi A e C, che favoriscono il ritorno del recettore alla conformazione di riposo, mentre la calcineurina ne prolunga la desensitizzazione. Quindi, la fosforilazione/defosforilazione dei recettori nicotinici controlla, in maniera rapidamente reversibile, la capacità della cellula di rispondere al proprio neurotrasmettitore.
 
E un risultato che ha più un impatto conoscitivo o può offrire spunti per ricerche più applicate?
 
Il processo di desensitizzazione dei recettori riveste un ruolo importante nella trasmissione sinaptica: è possibile ipotizzare che sostanze, endogene o di sintesi, siano in grado di incrementare o ridurre la desensitizzazione e, quindi, di variare l'efficienza sinaptica, anche in condizioni patologiche. L'interesse farmacologico verso tali sostanze è quindi molto elevato anche in relazione agli aspetti applicativi.
 
Un commento finale
 
La SISSA è aperta a collaborazioni scientifiche ed interazioni accademiche con altri atenei, come dimostrato dalla nostra attiva partecipazione a numerosi network nazionali ed internazionali. Mi auguro che sia possibile, per l'Italia, valorizzare e reclutare i giovani ricercatori che noi formiamo come contributo allo sviluppo del Paese, che dovrà sempre più basarsi sulla ricerca scientifica avanzata.
 
“Dall’Industria”
 
L'impegno nella ricerca ha caratterizzato il Rotta Research Laboratorium (RRL) fin dall'inizio della sua attività nel 1961. Ne è prova l'elevato numero di brevetti (607 a fine 97), per la protezione di circa 50 differenti serie di strutture chimiche.
 
Il gruppo farmaceutico RRL, a capitale interamente italiano, presieduto dal Prof. Luigi Rovati, ha un fatturato complessivo di circa 300 miliardi di lire, realizzato all'estero per quasi l'80% e occupa un totale di circa 900 addetti.
 
Il gruppo RRL comprende, in Italia, la Rottapharm di Monza, e, all'estero, la Rottapharm Spagna, la Opfermann Arzneimittel in Germania, la Delta in Portogallo e la Rottapharm Francia.
 
Ricerca e sviluppo sono svolte prevalentemente nei laboratorio di San Fruttuoso di Monza, l'investimento è circa il 18% del fatturato con un impegno di 90 ricercatori e tecnici.
 
Parliamo dell'attività di ricerca svolta da RRL con il Dr. Francesco Makovec, responsabile delle ricerche precliniche (chimica, farmacologia, tossicologia).
 
Quali sono stati i risultati più significativi della Vostra ricerca?
 
Abbiamo realizzato 3 prodotti di sintesi originale e cioè la proglumide, un antiulcera, la tiropramide, un antispastico e la proglumetacina, un antiinfiammatorio, commercializzati in circa 50 Paesi. Abbiamo, inoltre, un derivato della glucosamina tra i prodotti più utilizzati per la terapia dell'artrosi, mentre un derivato del fluoro viene impiegato, nella nostra filiale tedesca, per la terapia dell'osteoporosi.
 
Quali sono le principali linee di ricerca?
 
I filoni di ricerca più seguiti sono, per tradizione, quelli dell'apparato digerente e dell'apparato locomotore, cui si sono aggiunti, negli ultimi anni, il sistema nervoso centrale (SNC), l'apparato respiratorio ed il sistema cardiovascolare (in particolare l'ipertensione). Segnalo che abbiamo scoperto e sviluppato gli antagonisti recettoriali dell'ormone peptidico colecistochinina (CCK).
 
Quando siete partiti con la ricerca sulla CCK?
 
A meta' degli anni 80 traendo spunto dalla scoperta che il nostro antiulcera proglumide era anche dotato di una debole attività CCK antagonista. Modifiche strutturali della proglumide hanno consentito la realizzazione di altre molecole, il cui impiego ha consentito di dimostrare l'esistenza di 2 sottotipi recettoriali della CCK, il recettore CCKA (prevalente in periferia) ed il recettore CCKB (prevalente nel cervello).
 
Che prospettive terapeutiche esistono per questi antagonisti della CCK?
 
La CCK svolge un ruolo ampiamente documentato nella regolazione della motilità gastrointestinale, quindi gli antagonisti recettoriali CCKA si possono impiegare nel trattamento di diverse malattie del tratto gastroenterico (1). La loxiglumide è in fase di sviluppo clinico avanzato in Giappone, per il trattamento delle pancreatiti, mentre la dexloxiglumide è studiata in Europa per il trattamento del colon irritabile.
 
Tra gli antagonisti della CCKB, che possono costituire un nuovo interessante approccio per la terapia dell'ulcera gastrica e duodenale e per il trattamento dei tumori gastrici gastrino-sensibili, stiamo sviluppando un potente e selettivo derivato dell'acido antranilico, il CR 2945 (2).
 
Tenendo poi conto della localizzazione centrale del recettore CCKB, sembra esserci un razionale per un potenziale impiego terapeutico del CR 2945 anche come ansiolitico.
 
Oltre ai CCK antagonisti avete in fase di sviluppo altri farmaci?
 
Tra le molecole attive sul SNC, di notevole interesse abbiamo il CR 2249, un derivato dell'acido glutammico che ha dimostrato di essere un modulatore allosterico positivo del sito della glicina, accoppiato al complesso recettoriale NMDA. Nei modelli di comportamento esso antagonizza i deficit cognitivi indotti da scopolamina ed elettroshock (3). La mancanza di apprezzabili effetti neurotossici indica una possibile utilità terapeutica nelle forme patologiche in cui vi siano dei disturbi nei processi cognitivi e di memoria.
 
Sul versante respiratorio siamo in fase di sviluppo clinico con il CR 2039 (andolast) un derivato bis-tetrazolico ad attività antiasmatica ed antiallergica, potente inibitore del rilascio dei mediatori chimici responsabili dei processi infiammatori ed anafilattici, indotto dalla sintesi di IgE.
 
Non vi sembra che per un gruppo medio-piccolo come il Vostro lo sviluppo contemporaneo di 4 nuove entità chimiche sia un progetto piuttosto ambizioso?
 
Ciò è in parte vero. Dati i costi in continuo aumento così come la mole di lavoro necessaria, stiamo razionalizzando i nostri progetti e cercando intese strategiche di co-sviluppo con altre aziende per accelerare o rendere possibili rapidi risultati. Ad esempio la loxiglumide è stata data in licenza a 2 società giapponesi. Proprio per cercare di limitare i rischi che comporta la ricerca di molecole originali, da qualche anno abbiamo attivato una seconda linea di ricerca che consiste nella messa a punto di dispositivi per l'assorbimento transcutaneo di farmaci noti.
 
1) D'Amato M. & Rovati L.C. Cholecystokinin-A receptor antagonists: therapies for gastrointestinal disorders. Exp. Opin. Invest. Drugs 6: 819-836, 1997
 
2) Makovec F. & D'Amato M. CCKB/ga-strin receptor antagonists as potential drugs for peptic ulcer therapy. Drug Discovery Today 7: 283-293, 1997.
 
3) Lanza M. & Makovec F. Cognition enhancing profile of CR 2249, a new NMDA-glycine site modulator. CNS Drug Reviews. 3: 245-259, 1997.
 
 
Notizie dall'Università (a cura di Francesco Rossi)
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Dottorato di ricerca

In data 7 Novembre 1997 è stato pubblicato sulla G.U. il D.P.R. 387 del 3 Ottobre 1997 su: Regolamento recante disciplina delle procedure per il conseguimento del titolo di dottore in ricerca.

Le novità salienti del suddetto decreto sono:

-    dal prossimo anno accademico, la Commissione per l'esame di ammissione ai corsi di dottorato di ricerca e le Commissioni giudicatrici saranno nominate dal Rettore dell'Università sede amministrativa del Corso di dottorato;
 
-    nelle Commissioni è possibile prevedere anche la presenza di docenti di ruolo di atenei stranieri;
 
-    la tesi finale di dottorato può essere redatta in lingua straniera (previa autorizzazione del Collegio dei docenti) e va presentata all'Università in sede d'esame;
 
-    il titolo di dottore in ricerca è conferito dal Rettore dell'Università sede amministrativa del Corso di Dottorato.
 
E' in corso di realizzazione la proposta della Conferenza Europea dei Rettori di conferire il titolo onorifico di Dottore Europeo ai Dottori di ricerca:
 
-    che abbiano elaborato una tesi di dottorato in lingua inglese;
 
-    la cui tesi sia stata valutata da due referee di paesi europei diversi da quello di appartenenza dal dottorando;
 
-    che abbiano trascorso all'estero, per l'elaborazione della tesi, un periodo di almeno tre mesi;
 
-    la cui tesi abbia, come correlatore, un professore del paese straniero dove il dottorando abbia condotto le ricerche per l'elaborazione della tesi.
 
E' indispensabile, infine, che nella Commissione giudicatrice sia presente un membro di un paese europeo diverso da quello sede del corso di dottorato.
 
 
Farmacologia Clinica (a cura di Achille Caputi)
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Costituzione del Comitato della Sezione di Farmacologia Clinica della SIF.
Coordinatore : Achille Caputi.
Consiglieri: Domenico Criscuolo, Mario Eandi, Nicola Montanaro, Alessandro Mugelli, Carlo Patrono.
Segretario : Luigi Alberto Pini.
 
In Italia ci sono 16 scuole di specializzazione in Farmacologia Clinica, i cui iscritti sono retribuiti con fondi CEE per 4 anni e ci sono servizi assistenziali di Farmacologia Clinica. Alcuni farmacologi clinici, operanti in Italia, sono ben noti anche all'estero ed occupano cariche di rilievo. La nostra società organizza, inoltre, a Firenze, il prossimo Congresso Mondiale di Farmacologia Clinica. A fronte di ciò, i nostri interlocutori pubblici (Ministero della Sanità, MURST, Assessorati alla Sanità, Aziende Ospedaliere e Sanitarie locali) non capiscono a che cosa serva un farmacologo clinico: questa è la realtà da cui partire.
 
Se, da un lato, abbiamo continuamente inviato alle autorità documenti atti a chiarire il ruolo e le potenzialità della Farmacologia Clinica, aspettando invano risposta, dall'altro non abbiamo mai sviluppato iniziative aggregative, di ampio respiro e socialmente utili, atte a rendere visibile l'importanza di questa disciplina.
 
E' ovvio per noi che il farmacologo clinico è figura dominante nella sperimentazione dei farmaci; tuttavia, il caso Di Bella ha dimostrato che non abbiamo sufficientemente edotto i medici sulla metodologia di questa sperimentazione.
 
Il farmacologo clinico può svolgere un compito fondamentale nell'individuare la terapia appropriata e nell'utilizzazione razionale dei farmaci in strutture pubbliche, ma le poche esperienze fatte da alcuni collegi vengono poco valorizzate dagli altri, se non addirittura viste con fastidio.
 
Inoltre, il farmacologo clinico può agire nella formazione permanente post-laurea, in particolar modo usando l'evidence-based medicine per imporre corretti percorsi terapeutici. Ma è evidente che la produzione di linee guida per il razionale uso dei farmaci, soprattutto in medicina generale, ci ha quasi sempre visti esclusi. Eppure, in Inghilterra, esistono dipartimenti di General Practice and Therapeutics, dove, nella formazione e nell'informazione, il farmacologo clinico ha la stessa importanza del Clinico Medico e del General Practitioner.
 
E' sperabile che il farmacologo sia presente in tutti i comitati etici, anche se non tutti hanno conoscenze cliniche-terapeutiche sufficienti per parteciparvi in maniera determinante.
 
Se vogliamo cambiare le cose, dobbiamo iniziare a sviluppare un grande progetto di collaborazione, valorizzando, innanzitutto, le esperienze dei pochi, facendole conoscere ampiamente, ciascuno di noi nelle rispettive sedi, senza gelosie.
 
La nuova scuola di specializzazione, quando approvata, dovrà cambiare la propria impostazione, formando le competenze più appropriate e ricorrendo a collaborazioni con chi ha tali competenze. E se queste non sono presenti nell'Università, bisogna costruire un rapporto organico con l'industria.
 
Il primo incontro della Sezione di Farmacologia clinica di Maratea, si propone di elaborare alcuni progetti che coinvolgano, con forme e modalità diverse, tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo di questa disciplina.
 
                                                     Achille P. Caputi
                                                   Edoardo Spina
 
 
Finanziamenti alla Ricerca (a cura di Tecnofarmaci)
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Segnaliamo brevi notizie e modalità per il finanziamento della ricerca.
Per saperne di più:
Tecnofarmaci - Via del Mare 87, 00040 Pomezia
Fax: 06-9111956 - E-mail: tecnofarmaci@Tecnofarmaci.caspur.it

 
In base alla L. 449/97 vengono agevolate le attività di ricerca che le imprese (in particolare le PMI) commissionano alle Università, ai centri universitari, agli enti pubblici ed istituti di ricerca, alle fondazioni private, ecc., che svolgono direttamente attività di ricerca scientifica ed i laboratori di ricerca ex art. 4 della L. 46/82.
 
La disposizione prevede la concessione di un credito di imposta, pari massimo al 60% degli importi.
 
La norma non è ancora operativa e per l'attuazione è necessario attendere l'emanazione di un Decreto del Ministero delle Finanze, congiuntamente con i Ministeri dell'Università e della Ricerca, del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica.
 
Il D. M. 23/10/1997, pubblicato sul supplemento ordinario alla G. U. n. 27 del 3/2/1998, rende operativi i finanziamenti per attività di ricerca, centri di ricerca e per attività di formazione nelle Aree Depresse del territorio nazionale, prevalentemente nel Mezzogiorno.
 
Quindi si segnala quanto segue: le tipologie di attività di ricerca e sviluppo sono le stesse che erano state menzionate nel numero precedente per il Fondo Ricerca Applicata L. 46/82.
 
In questa fattispecie sono anche ammessi i progetti riguardanti la costruzione dei centri di ricerca, nonchè l'ampliamento, l'ammodernamento, la ristrutturazione, la riconversione, la riattivazione e la delocalizzazione dei centri già esistenti.
 
Per quanto riguarda i progetti di formazione professionale, le attività devono effettuarsi con la collaborazione delle strutture universitarie e/o della società di ricerca costituite con i mezzi del Fondo Speciale Ricerca Applicata. L'agevolazione è concessa sempre nella forma del contributo della spesa, che varia dal 25 al 75 %, a seconda della localizzazione della tipologia dell'azienda e a seconda delle caratteristiche del progetto.
 
I progetti proposti sono selezionati/valutati da uno specifico Comitato tecnico-scientifico del Ministero per le aree depresse, mentre le procedure ricalcano anche qui essenzialmente quelle previste dalla L. 46/82 e dal D. M. 8/8/97.
 
L'entità dei fondi disponibili, in base alla L. 488/92 per il 1998 è pari a circa 300 miliardi di Lire, ma per effetto del cofinanziamento comunitario, questo importo dovrebbe raddoppiarsi.
 
 
In Breve
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(Per ulteriori informazioni, contattare la segreteria organizzativa della SIF - Via Giorgio Jan, 18 - Milano)
 
-    Premio Pharmacological Research: SIF bandisce 3 premi di Lire 1.000.000 (un milione) cadauno per i migliori lavori pubblicati su Pharmacological Research nel 1998 da soci SIF di etˆ inferiore ai 35 anni. I termini scadono il 31 dicembre 1998.
 
Sono stati assegnati i premi relativi ai fascicoli del 1997 a :
Roberta Baetta (Ist. di Scienze Farmacologiche, Milano), Elena Cavazzuti (Dip. di Scienze Biologiche, Modena), Carla Ghelardini (Dip. di Farmacologia, Firenze)
 
-    Borse di ricerca: per laureati da non piu' di 6 anni, non strutturati, che vogliano soggiornare presso laboratori stranieri, per brevi periodi. Le richieste possono essere ripetute, purchè sia intercorso un periodo di 2 anni. Le domande vanno inviate al Segretario della SIF, entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ciascun anno.
 
Nella riunione del Consiglio Direttivo del 3 marzo sono state approvate le borse di ricerca per: Mauro Cataldi, Nicoletta Finotti, Federico Innocenti, Rosanna Rinaldi, Alessandra Tabacco, Antonio Tomaino e Daniela Uberti.
 
-    Il Ministero dell'Università ha stanziato un fondo di solidarietà per le Università albanesi che sarà gestito da un comitato ristretto di esperti provenienti dalle maggiori Università italiane.
 
In seguito ad una visita a Tirana del Prof. Filippo Drago, che ha riportato la situazione grave in cui versa l'Istituto di Farmacologia della città, si è redatto il progetto Catania per Tirana proprio per il rilancio della ricerca in campo farmacologico e l’istituzione di un centro di Farmacologia Clinica.
 
Notizie più dettagliate saranno pubblicate sul prossimo numero di SIF Notizie.
 
-    La SIF riesce a sostenere varie iniziative ed essere presente in maniera attiva grazie al sostegno economico derivante dai soci. Segnaliamo che, a Maggio 1998, abbiamo ricevuto il pagamento della quota annuale (40.000 lire per i soci con meno di 5 anni di affiliazione e 80.000 per gli altri soci) da parte di 382 soci (invitiamo i rimanenti a versare la quota). Inoltre, i seguenti soci sostenitori partecipano con la quota di 4 milioni: Angelini, Bayer, Bracco, Bristol-Myers- Squibb, Chiesi, Crinos, Dompè, Farmades, Fidia, Formenti, Fournier-Pierrel, Glaxo-Wellcome, Hoechst-Marion-Roussel, Ipsen, Jannsen-Cilag, Merck Sharpe Dohme, Novartis, Organon, Parke-Davis, Pfizer, Poli, Ravizza, Recordati, Roche, Sanofi Winthrop, Schering, Schering-Plough, Searle, Sigma-Tau, Smithkline Beecham, Takeda, Zambon, Zeneca. Inoltre, Menarini contribuisce con 2 milioni e la Farmindustria versa una quota di 8 milioni.
 
Il Consiglio direttivo SIF ringrazia per il sostegno che viene offerto.
 

 
Questa volta vi segnaliamo
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Rivoluzione nei finanziamenti alla ricerca biomedica

Lo scorso 30 aprile è scaduto il termine per la presentazione di domande di finanziamento per la ricerca universitaria, il così detto ex 40%, oggi pù correttamente indicato come co-finanziamento perchè richiede la disponibilità di fondi di diversa origine. Il bilancio è di oltre 200 miliardi di lire, simile all'importo dell'anno scorso. Le domande sono state numerose (oltre 1500), di cui circa 450 relative alle scienze della vita (150 in Biologia, 200 in Medicina e 100 in Agraria e Veterinaria). Come già anticipato via e-mail, si è trattato (per la prima volta nella storia del nostro Paese), di domande scritte non solo in italiano, ma anche in inglese, valutabili, quindi, anche da ricercatori stranieri. Gli ultimi mesi sono stati spesi, quindi, per aggiornare regole e procedure, inclusa la messa a punto di application form facili da compilare ed analizzare. L'impresa più impegnativa è stata però l'ampliamento del database dei revisori. Per questo lavoro, oltre che sui suggerimenti dei Dipartimenti ed Istituti scientifici, il Comitato Ministeriale si è avvalso del generoso aiuto di Istituti e Fondazioni europee ed americane. Il risultato ha superato le previsioni più ottimistiche.Centinaia di colleghi, infatti, si sono dichiarati disponibili a partecipare all'impresa, specificando sia la propria disponibilità sia le parole chiave da usare per la loro identificazione scientifica. In questo momento è già in corso il lavoro di scelta dei revisori. Si prevede che per ciascuna domanda i pareri saranno più numerosi (almeno 3) di quelli ottenuti l'anno scorso. Più pareri e, soprattutto, l'ampliamento del parco revisori fanno prevedere il superamento di alcuni problemi finora incontrati, consentendo l'alto grado di obbiettività che tutti i ricercatori giustamente richiedono.

 
                                                             Jacopo Meldolesi


 
 
Congressi e Corsi di Farmacologia
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1998

-    28 - 31 Luglio , Munchen: XIIIth International Congress of Pharmacology (IUPHAR).
Per informazioni: Interplan; Sophienstrasse 1 - D-80333 Munchen , Germany
Tel.: 49895482340 - Fax: 4989548234-44
E-mail: info@i-plan.de
 
-    18 Settembre, DIBIT, San Raffaele, Milano: Apoptosis Day. Meccanismi molecolari dell'apoptosi nel Sistema Nervoso Centrale.
Per informazioni: Centro Congressi - Via Olgettina, 58 - 20132 Milano
Tel.: 02-2643.2454 - Fax: 02-2643.3754
E-mail: congress@science-park.spr.it
 
-    24-26 Settembre, Certosa di Pontignano (Siena): Scuola per dottorandi in Farmacologia e discipline affini.
Per informazioni:Segreteria SIF - Via Jan, 18 - Milano
Tel.: 02-29520311/29513303 - Fax: 02-29520179
E-mail: sifcese@imiucca.csi.unimi.it
 
-    4-6 Dicembre, Catania: V° Congresso di Farmacologia Oculare.
Per informazioni:Prof. F. Drago, Istit. di Farmacologia, Università di Catania - V.le Andrea Doria, 6 - 95125 Catania
Tel.: 095-330709 - Fax: 095-333219
E-mail: fdrago@mbox.vol.it
 
 
 1999
 
-    20-23 Giugno, Firenze: XXIX Congresso Nazionale della SIF
Per informazioni: Prof. G. Pepeu, Dipartimento di Farmacologia, Università di Firenze - Viale Morgagni, 65 - 50134 Firenze
Tel.: 055-4237411 - Fax: 055-4271280
E-mail: pepeu@stat.ds.unifi.it
 


SIF - Società Italiana di Farmacologia
 
CONSIGLIO DIRETTIVO
 
Presidente: Giancarlo Pepeu
Consiglieri: Giorgio Cantelli, Anna De Pasquale, Francesco Di Carlo, Ennio Ongini,
Francesco Rossi, Cesare Sirtori, Giulio Soldani
 
Segretario: Vincenzo Cuomo
 
Past President: Paolo Preziosi
 
Sede del Segretario: Dip. Farmacologia e Fisiologia Umana
Sezione di Farmacologia
P.le Giulio Cesare-Policlinico - 70124 BARI
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