Lettera della SIF 

ANNO III N.8 Settembre 1999


Periodico della Societa'  Italiana di Farmacologia - fondata nel 1939
Riconosciuta con D.M. del MURST del 02/01/1996
Iscritta Tribunale di Milano N. 1489 Vol. 62 pag. 459
C.F.: 97053420150 - P.I.: 11453180157


SOMMARIO

 
Saluto del nuovo Presidente della SIF
Farmacologia Clinica
XXIX Congresso SIF 
di Firenze
Finanziamenti alla Ricerca
(a cura di Tecnofarmaci)
Risultati delle Elezioni
In Breve
La Nostra Ricerca
(a Cura di Ennio Ongini)
Questa volta vi segnaliamo
Notizie dall'Università
(a Cura di Francesco Rossi)
Congressi e Corsi di Farmacologia

 
 
 
Saluto del nuovo Presidente della SIF
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Carissimi Soci,

è difficile esprimervi la mia emozione e i sentimenti di sincera gratitudine per la fiducia che avete inteso accordarmi. Le responsabilità che derivano da un consenso così ampio richiedono un impegno pieno e costante che risponda alle aspettative dei membri di una Società scientifica moderna. Quali, allora, le aspettative dei Soci della SIF? Coincidono, queste ultime, con l’indirizzo programmatico che il Presidente ed il Consiglio Direttivo hanno la possibilità di formulare solo dopo la loro elezione? Con quali modalità assicurare ai Soci un’interazione sempre più incisiva con il Consiglio Direttivo che si traduca in proposte finalizzate alla realizzazione di punti programmatici qualificanti? Una risposta chiara a tali domande è opportuna affinché le aspettative di rinnovamento della nostra Società trovino concreto riscontro. Esigenze editoriali non mi consentono, in questo numero di “Lettera della SIF”, di illustrare in maniera esaustiva il programma della Società per il biennio 1999-2001.

Qui di seguito sono sinteticamente indicati gli obiettivi che considero prioritari:

1) Interventi a favore dell’attività scientifica dei giovani Soci (under 35)

- Abolizione della quota di iscrizione ai Congressi Nazionali della SIF che devono privilegiare i contenuti scientifici e favorire la partecipazione attiva dei soci più giovani rispetto agli eventi sociali. Tale proposta é stata pienamente accolta dagli organizzatori del prossimo Congresso Nazionale (Genova, 2001).

La SIF continuerà ad erogare rimborsi per le spese di viaggio o soggiorno ai Congressi Nazionali.

- Contributi per spese di viaggio relative a soggiorni di studio all’estero per tutti coloro che ne faranno richiesta motivata.

- Assegnazione annuale di 3 borse di studio (L. 10.000.000 cadauna) per coprire parzialmente spese di soggiorno per programmi di ricerca da svolgere all’estero. La valutazione comparativa dei curricula e dei programmi di ricerca sarà effettuata da referees stranieri.

2 ) Rapporti SIF - Farmindustria

L’obiettivo é di concordare un protocollo d’intesa con Farmindustria con i seguenti obiettivi:

- Favorire la ricerca biomedica con un potenziamento degli investimenti privati nell’Università.

- Far decollare il sistema delle piccole iniziative imprenditoriali (“start-up companies”) attorno al tessuto universitario per consentire anche sbocchi professionali.

3 - Ruolo della SIF nei programmi di formazione permanente del medico

- In vari paesi del mondo é in atto un dibattito sulle modalità organizzative per programmi di aggiornamento continuo delle figure professionali operanti nella Sanità. Questo processo dovrà, necessariamente, affiancare quello di accreditamento delle Strutture Sanitarie perché la verifica di qualità non potrà avvenire senza un processo continuo di valutazione.

Negli USA il processo di formazione permanente, di accreditamento e di verifica della qualità é coordinato da American Medical Association in collaborazione con Società Scientifiche da essa riconosciute.
Nel tentativo di accelerare questo processo, la SIF proporrà alla FNOMCeO (Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi ed Odontoiatri) un protocollo di intesa per la presentazione annuale di “Farmaci di nuova introduzione nel mercato”. Tale iniziativa dovrà concretizzarsi in una serie di giornate scientifiche da svolgere su tutto il territorio nazionale e dovrà garantire un’informazione completa ed indipendente. Sarà compito della FNOMCeO indicare il numero dei crediti da attribuire a tale attività informativa e formativa.
- Ulteriore iniziativa della SIF sarà quella di potenziare, in collaborazione con la Sezione Clinica, il sito web www.farmacovigilanza.org per incentivare la segnalazione delle reazioni avverse da farmaci e fornire agli operatori sa-nitari informazioni sui farmaci.

4) Programma di aggiornamento/confronto per Soci membri di Comitati Etici

In collaborazione con la Sezione Clinica e sulla base del documento “Il ruolo del farmacologo nei Comitati Etici” (L. Caprino, D. Criscuolo, M. Eandi, C. Patrono, C. Sirtori) verrà condotto un censimento dei Soci che fanno parte dei Comitati Etici, saranno analizzate le esigenze e progettati incontri al fine di sviluppare una strategia di comportamento omogeneo.

5) Scuole di specializzazione in Farmacologia e Tossicologia

Il Consiglio Direttivo ritiene indispensabile procedere nel definire un’offerta formativa, nell’area farmacologica e tossicologica, che individui un ambito prevalente di utilizzazione di queste competenze a supporto ed in funzione delle attività assistenziali del SSN, delle strutture accreditate e dell’ambiente. Oltre a definire l’afferenza delle Scuole nelle diverse aree mediche, va decisa l’ammissione dei laureati non medici individuando il loro apporto all’espletamento delle funzioni di servizio in un’area che richiede competenze professionali diversificate. A tale scopo, il Consiglio Direttivo ha delegato il Prof. Frigo (Farmacologia) ed il Prof. Manzo (Tossicologia) che, in stretto collegamento con il Presidente del Collegio dei Farmacologi, Prof. Del Tacca, dovranno operare nelle sedi istituzionali. I Direttori di tutte le Scuole verranno quanto prima convocati per un incontro di studio e programmazione.

6) Insegnamento della Farmacologia
 

Il Consiglio Direttivo ritiene che la SIF debba aderire al progetto “Epharnet” che ha lo scopo di creare una rete informatica di Farmacologi europei interessati a migliorare, incentivare e diffondere l’utilizzo di sistemi informatici nell’insegnamento della Farmacologia. Il Consiglio ha recepito idee e proposte emerse in occasione del recente Congresso SIF di Firenze e che saranno diffuse estesamente nel prossimo numero di “SIF-Notizie”.
Inoltre il Consiglio Direttivo ritiene prioritario il problema dell’insegnamento della Farmacologia nelle Facoltà Mediche. Una Commissione lavorerà per individuare possibili strategie di intervento finalizzate alla tutela dell’essenza e dell’integrità dell’insegnamento di base, articolato nelle sue varie discipline. A tale riguardo, il Presidente del Collegio ha già interagito con la Commissione per i Decreti di Area.

7) Programma di sviluppo della Farmacologia Clinica

Il Consiglio Direttivo intende sostenere fortemente la sezione di Farmacologia Clinica. é necessario che il curriculum formativo del farmacologo clinico tenga conto anche delle esigenze dell’Industria e che quest’ultima e le sue strutture cliniche possano essere utilizzate durante il percorso formativo (stages). Di fondamentale importanza é, inoltre, l’organizzazione di corsi permanenti di formazione (con accreditamento) sui più recenti aspetti della Farmacologia Clinica (farmacogenomica, “evidence-based medicine”, farmacoepidemiologia, farmacoeconomia, farmacovigilanza, creazione e gestione di banche dati, etc), nonché la promozione di attività integrate, anche per brevi periodi, presso strutture cliniche.

8) La SIF e i suoi servizi

La SIF ha necessità di aprirsi alla Società ed al mondo del lavoro, garantendo ai propri soci servizi e opportunità ed offrendo specifiche competenze alla Sanità. A tale scopo, sul sito web della SIF saranno progressivamente attivati i seguenti sportelli:

- sportello del lavoro: saranno inseriti i curricula dei Soci (ricercatori di base e farmacologi clinici) che ne faranno richiesta; i curricula, puntualmente aggiornati, saranno forniti a tutte le industrie farmaceutiche. D’altro canto l’industria farmaceutica, tramite questo sportello, farà conoscere le opportunità di lavoro.

- sportello dei servizi: le specifiche competenze dei Soci utilizzabili in campo sanitario verranno divulgate attraverso il loro inserimento nel sito SIF.

- sportello delle idee: raccoglierà suggerimenti e proposte operative ga-rantendo una più diretta interazione dei Soci con il Consiglio Direttivo.

9) Ufficio stampa
 

Il Consiglio Direttivo ha deliberato di istituire un Ufficio stampa della SIF. Il progetto di fattibilità sarà presentato alla prossima riunione.
Questo programma può apparire ambizioso, ma deriva soprattutto dalle proposte e dalle aspettative di molti Soci. Certamente la sua realizzazione richiederà un forte impegno, affinché non rimanga una semplice dichiarazione di intenti.

Sono consapevole delle oggettive difficoltà derivanti dalle situazioni con le quali dovrò confrontarmi, ma allo stesso tempo mi sento forte dei preziosi contributi che mi verranno da quanti vorranno con me cooperare per l’attuazione degli obiettivi proposti. Perciò inizio questo nuovo percorso tenendo in animo l’insegnamento di Seneca “…dobbiamo aver innanzitutto ben chiaro quel che vogliamo, dopodiché cercheremo la via per arrivarci, e lungo il percorso, se sarà quello giusto, dovremo misurare giorno per giorno la strada che ci lasciamo dietro e quanto si fa più vicino il traguardo cui tendiamo…”.

Un caro saluto a tutti i Soci

                         Vincenzo Cuomo
 
XXIX Congresso SIF di Firenze
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Il nuovo Consiglio Direttivo mi ha chiesto di scrivere un breve commento sul Congresso che ho avuto l’onore di organizzare lo scorso Giugno. A dire il vero chiedere all’organizzatore di parlare del suo congresso é un po’ come chiedere all’oste se é buono il vino. Il commento andava chiesto a uno dei giovani partecipanti. Tuttavia cercherò di esporre alcune considerazioni obiettive sul congresso. Innanzi tutto i numeri. I partecipanti sono stati circa 650 (di questi, 375 hanno pagato la quota di iscrizione); le comunicazioni orali e i posters presentati sono stati 436. L’agenzia C.M.O. di Firenze che ha curato gli aspetti logistici e tecnici del Congresso non mi ha ancora presentato il bilancio finale ma esso si aggira sui 400 milioni che sono stati coperti per due terzi da donazioni di industrie farmaceutiche, della Farmindustria e della Cassa di Risparmio di Firenze e per un terzo dalle iscrizioni. La principale critica che mi é stata fatta é che il costo dell’iscrizione al Congresso era troppo elevato e che tutti hanno dovuto pagare l’iscrizione. Ho già spiegato le ragioni di questi costi nella Relazione svolta all’Assemblea Generale e non credo sia il caso di ritornarci. Vorrei invece mettere in risalto due aspetti. Primo, al Congresso hanno partecipato le Società figlie o sorelle come la Farmacologia Clinica, la Chemioterapia e la Tossicologia con sessioni da esse organizzate. Ritengo che ciò sia stato importante perché ha riaffermato l’unitarietà scientifica delle Società che studiano i farmaci, ciascuna con la sua autonomia organizzativa e la sua visione scientifica ma con il comune obiettivo di approfondire le conoscenze, migliorare le terapie, evitare gli effetti collaterali e tossici. Il secondo aspetto é stato la presentazione di nuovi problemi con i quali i farmacologi devono confrontarsi. Nel workshop sul significato terapeutico di alcuni alimenti si sono attenuati i confini fra farmacologia e nutrizione. Nella tavola rotonda dedicata alla drug discovery vi é stata una vivace serie di presentazioni da parte di ricercatori-managers industriali e colleghi dell’Università nelle quali sono stati messi in evidenza i profondi cambiamenti che si sono verificati nelle tecniche di scoperta e sviluppo.

Gli aspetti scientifici sono stati presentati sullo sfondo della globalizzazione della ricerca, si é parlato di industrie virtuali, di capitali di rischio legati ai successi delle biotecnologie ma soprattutto é risultato chiaro che il futuro sarà solo di chi avrà grandi capacità inventive, elevate competenze e pronta adattabilità. A fronte di questo scenario viene spontaneo chiedersi quale é il valore scientifico della Farmacologia italiana. Non vi é lo spazio per una analisi: possiamo dire che essa é un cielo con alcune stelle di prima grandezza, molte stelline abbastanza brillanti e spazi bui che hanno bisogno di essere illuminati con l’aiuto di maggiori finanziamenti, di collaborazioni a livello nazionale e internazionale e soprattutto di impegno e motivazione da parte dei più giovani e dei loro “maestri”.
Mi auguro che la bellezza di Firenze e il tramonto nel Chiostro Grande di Santa Maria Novella, dove é stata tenuta la cena sociale, mi abbiano aiutato a lasciare in tutti i partecipanti un buon ricordo del Congresso.
Giancarlo Pepeu
 
Risultati delle Elezioni
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XXIX Congresso SIF tenuto a Firenze (21-22/06/1999)
 

PRESIDENTE
SCHEDE TOTALI 432 - BIANCHE 3 - NULLE 1

Cuomo Vincenzo: 390

Fioretti Maria Cristina: 39
 

CONSIGLIO DIRETTIVO

SCHEDE TOTALI 432 - BIANCHE 0 - NULLE 1

Rossi Francesco: 325

Riccardi Carlo: 315

Cantelli Forti Giorgio: 281

Fratta Walter: 266

Sirtori Cesare: 261

Mugelli Alessandro: 252

Canonico Pier Luigi: 245

Gaviraghi Giovanni: 221
 

COMMISSIONE PER L’AMMISSIONE DEI NUOVI SOCI

SCHEDE TOTALI 428 - BIANCHE 14 - NULLE 1

Berti Ferruccio: 232

Parente Luca: 215

Abbracchio Maria Pia: 195

Corsini Giovanni Umberto: 175
 

COMITATO DELLA SEZIONE DI FARMACOLOGIA CLINICA

SCHEDE TOTALI 31 - BIANCHE 0 - NULLE 1

Caputi Achille: 30

Perucca Emilio: 29

Zuccaro Piergiorgio: 27

Del Zompo Maria: 24

Braggio Nicola: 22

Geppetti Pierangelo: 18

Favini Patrizia: 16
 

COLLEGIO NAZIONALE DEI FARMACOLOGI UNIVERSITARI
SCHEDE TOTALI 81 - BIANCHE 0 - NULLE 3

Del Tacca Mario: 76

Fioretti Maria Cristina: 67

Mazzei Teresita: 62

Luciani Sisto: 54

Galli Claudio: 48

Cannizzaro Gaspare: 43

Schettini Gennaro: 34
 

La Nostra Ricerca (a cura di Ennio Ongini)
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In Italia ci sono gruppi di ricerca che ottengono risultati di alta qualità. Talvolta, questi sono riconosciuti più a livello internazionale che nazionale: con questa rubrica vogliamo portare all’attenzione alcuni esempi, prendendo spunto da pubblicazioni recenti.
Si prega, pertanto, di segnalare alla segreteria della SIF i lavori accettati per pubblicazione da riviste di elevato “impact factor”.

 
“Dall’Università”
 
Albani-Torregrossa S., Attucci S., Marinozzi M., Pellicciari R., Moroni F. and D.E. Pellegrini-Giampietro. Antagonist pharmacology of metabotropic glutamate receptors coupled to phospholipase D activation in adult rat hippocampus: focus on (2R, 1'S, 2'R, 3'S)-2-(2'-carboxy-3'-phenylcyclopropyl) glycine versus 3,5-dihydroxyphenylglycine". Mol. Pharmacol. 4:699-707;1999

Ne parliamo con il Prof. Flavio Moroni ed il Dr. Domenico Pellegrini-Giampietro del Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica "M. Aiazzi Mancini", Università di Firenze.

La vostra pubblicazione é parte di un lungo percorso. Potete descrivere quando é iniziata questa vostra linea di ricerca?
 

Nel 1993 abbiamo iniziato lo studio dei recettori al glutammato associati ad attivazione della fosfolipasi D (PLD; enzima che metabolizza la fosfatidilcolina in acido fosfatidico e colina). Molto prima però, eravamo stati colpiti dal fatto che nel tessuto nervoso, ogni volta che mancano ossigeno e glucosio, le concentrazioni extracellulari di glutammato e la neoformazione di colina aumentano notevolmente. Queste osservazioni ci avevano portato ad ipotizzare che l’attivazione del metabolismo della fosfatidilcolina, indotto da glutammato, fosse uno degli eventi coinvolti nella morte neuronale post-ischemica.
Nella prima fase della ricerca abbiamo cercato di caratterizzare questi recettori ed abbiamo notato che le loro proprietà farmacologiche erano diverse da quelle dei recettori metabotropi fino ad allora identificati (Br. J. Pharmacol. 118: 1035-1043, 1996). Nel 1996, nell’ambito di una ricerca finanziata dalla Unione Europea, il Prof. R. Pellicciari, dell'Istituto di Chimica e Tecnologia del Farmaco di Perugia, ha messo a nostra disposizione i 16 stereoisomeri della 2-(2'-carbossi-3'-fenilciclopropil)glicina (PCCG) (J. Med. Chem. 39: 2259-2269, 1996), una serie di molecole sintetizzate con lo scopo di definire le caratteristiche molecolari e strutturali dei recettori metabotropi al glutammato. Questa stereolibreria ci ha prima permesso di identificare un antagonista dei recettori metabotropi del secondo gruppo (PCCG-4 Eur. J. Neurosci 9: 1350-1355, 1997) e successivamente il composto descritto nell’articolo pubblicato da Mol. Pharmacol. Si tratta del PCCG-13 un antagonista potente e selettivo dei recettori al glutammato responsabili dell’attivazione della PLD.

Qual é il risultato più innovativo che emerge da questa pubblicazione?
 

Questo articolo descrive il primo antagonista selettivo dei recettori al glutammato associati ad attivazione della PLD. Tale antagonista permette di affermare che nell’animale adulto il recettore metabotropo accoppiato alla PLD é diverso dai recettori metabotropi associati a fosfolipasi C. A nostro avviso il PCCG-13 é un utile tool farmacologico per la identificazione molecolare del recettore.
Ci sono alcuni gruppi farmaceutici im-pegnati sugli stessi meccanismi. Quali sono le potenziali prospettive terapeutiche di molecole come quelle da voi individuate?

Non sono molti i gruppi di ricerca impegnati nello studio dei recettori al glutammato accoppiati alla PLD. Noi siamo in rapporto con un gruppo tedesco (K. Loeffelholz, Universitàdi Mainz) ed uno americano (J.F. Conn, Emory University, Atlanta) dove si trova attualmente Guido Mannaioni, uno dei ricercatori del gruppo. Il ruolo di questi recettori é tuttora in fase di definizione, ma dal momento che essi inducono una produzione prolungata di diacilglicerolo ed un'attivazione sostenuta della PKC, é probabile che siano coinvolti nella regolazione della crescita cellulare, nella sinaptogenesi e nella plasticità sinaptica.

Sono invece numerosi i laboratori universitari e le industrie farmaceutiche impegnate nel settore degli altri recettori metabotropi al glutammato. Le potenziali prospettive terapeutiche di molecole attive su questi recettori sono enormi e spaziano dall'ischemia cerebrale all'epilessia, dall’ansia all’analgesia.

Il vostro é un interessante esempio di collaborazione fra farmacologi e chimici farmaceutici. Succede poco in Italia. Quando e come é nata questa interazione?
 

L'interazione con il Prof. Pellicciari risale al 1988: ci siamo incontrati nel cuore della foresta Amazzonica (Manhaus, Brasile) ad un congresso internazionale sui recettori al glutammato. Nel corso di questi dieci anni abbiamo identificato e studiato numerosi composti capaci di ridurre la morte neuronale post-ischemica. Alcune delle molecole sintetizzate da Pellicciari e da noi caratterizzate sono ormai divenuti tool di uso comune in molti laboratori che si occupano di neurotrasmissione glutamatergica. In questa lunga collaborazione si é anche sviluppata una profonda amicizia che si estende a molti dei nostri collaboratori.
 
Difficoltà (e soddisfazioni)?

Le difficoltà che incontriamo nel nostro lavoro sono quelle del mondo accademico italiano: la difficoltà di offrire una possibilità concreta ai migliori giovani ricercatori (così come l'impossibilità di offrire un'alternativa a chi dovrebbe cambiare mestiere), la necessità di utilizzare molte delle nostre ore lavorative per questioni burocratiche ed amministrative, la cronica mancanza di fondi. Tuttavia, proprio per questo siamo particolarmente soddisfatti se possiamo interagire e confrontarci con i gruppi di ri-cerca di paesi organizzati meglio del nostro e se i nostri articoli vengono pubblicati su riviste primarie.

Avete ottenuto finanziamenti con il programma Biomed 2. Quali sono i vostri partner? Un commento sui finanziamenti europei.

Proprio in questi giorni abbiamo inviato a Bruxelles il rapporto finale di un progetto Biomed 2 sui recettori metabotropi al glutammato che ci ha visti impegnati per tre anni. Il progetto era da noi coordinato, ed i nostri partners erano: R. Anwyl (Dublino), J. Bockaert (Montpel-lier), G.L. Collingridge (Bristol), P. De Graan (Utrecht), D. Nicholls (Dundee), R. Pellicciari (Perugia), K. Reymann (Magdeburgo), J. S‡nchez-Prieto (Madrid) e C. Thomsen (Malov). L'interazione é stata particolarmente positiva, sia per lo scambio di conoscenze, di personale e di materiali, ma anche per gli sviluppi rapidi ed innovativi che la ricerca ha potuto prendere. Ad esempio, proprio nel campo dei recettori accoppiati alla PLD, i gruppi di Anwyl e Nicholls hanno condotto interessanti studi sul loro ruolo funzionale partendo dai nostri dati ed utilizzando il PCCG-13. Da un punto di vista strettamente finanziario poi, per noi e per molti altri gruppi di ricerca universitari italiani, i finanziamenti europei sono indispensabili per sopravvivere con una certa dignità nel panorama scientifico internazionale. é ovvio quindi che attendiamo con fiducia ma anche con moltaansia il responso della revisione dei progetti appena presentati nell'ambito del V programma quadro.
 
 

“Dall’Industria”
 
C’é il luogo comune che in Italia si faccia poca ricerca farmaceutica. In parte é vero, soprattutto se ci si confronta con i Paesi di riferimento; tuttavia, ci sono realtà interessanti, dove laureati in discipline biomediche fanno ricerca di primo livello. Con questo breve resoconto vogliamo segnalare un esempio significativo.

IL CENTRO RICERCHE DELLA SMITHKLINE & BEECHAM

(Baranzate, Milano)
 

La ricerca SmithKline & Beecham (SB) nasce nel 1992 dall'integrazione di due strutture di ricerca: la ISF (Trezzano sul Naviglio, Milano) e la Zambeletti (Baranzate, Milano). L’integrazione fa seguito ad una serie di acquisizioni e fusioni di cui é rilevante il merging di Smith Kline & French con Beecham. I gruppi di ricerca già esistenti, ISF e Zambeletti, avevano conseguito importanti risultati. Fra questi meritano attenzione la scoperta di oxiracetam (nootropo) e cadralazina (vasodilatatore periferico) da parte di ISF e l’identificazione di nuove molecole sia ad attività cardiovascolare, quali gli attivatori del canale del potassio, sia ad attività centrale quali gli agonisti selettivi dei recettori oppioidi kappa nei laboratori Zambeletti. Così dalle precedenti esperienze si é formato un nuovo polo di ricerca della SB, pienamente integrato con gli altri centri a Philadelphia (USA), Harlow (UK), Rennes (Francia), Tres Cantos (Spagna).
Le tecnologie e le discipline scientifiche sono avanzate ed in continuo sviluppo: biologia molecolare, chimica combinatoriale, medium throughput screening, robotizzazione dello screening, per citarne alcune.

Descrivo il profilo del gruppo SB parlandone con il Dr. Carlo Farina, direttore delle ricerche.

Siete partiti da linee di ricerche già presenti oppure é tutto completamente nuovo?

Dalle linee di ricerca Zambeletti é nato il progetto sugli agonisti selettivi del recettore oppioide delta che, al contrario degli agonisti kappa, non producono effetti collaterali indesiderati nell'animale da laboratorio pur dimostrando una attività antiiperalgesica in modelli di dolore neuropatico e di origine infiammatoria. Gli agonisti selettivi del recettore delta oppioide costituiscono, pertanto, una nuova classe di composti potenzialmente utili per il trattamento del dolore cronico, sia infiammatorio sia neuropatico, apparentemente privi degli effetti collaterali associati agli oppiacei come la morfina.

Allora, siete concentrati sul SNC e sul trattamento del dolore?
 

Non solo. In questi ultimi anni abbiamo identificato anche altre molecole innovative, quali gli antagonisti del recettore NK3 delle neurochinine e gli inibitori selettivi dell'ATPase vacuolare dell'osteoclasta. Il recettore NK3, presente sia nel SNC sia nei gangli parasimpatici, svolge un ruolo neuromodulatorio, e la sua stimolazione gioca un ruolo essenziale nella modulazione dello stimolo neuronale a livello delle vie aeree, delle corna dorsali del midollo spinale e dei sistemi nigrostriatali. SB 223412, un antagonista potente e selettivo di questo recettore, é in fase di sviluppo clinico per il trattamento delle sindromi polmonari ostruttive croniche. L'ATPase vacuolare dell'osteoclasta é una pompa protonica che secerne l'acido necessario per riassorbire il tessuto osseo. Gli inibitori selettivi di questo enzima costituiscono una nuova classe di agenti capaci di prevenire l'eccessivo riassorbimento osseo associato all'osteoporosi. In tutti questi tre approcci, come nel caso degli agonisti selettivi del recettore oppioide delta, siamo sicuramente all'avanguardia a livello mondiale.
Con il continuo aumentare della competitività della ricerca farmaceutica diventa però difficile mantenere una posizione di avanguardia impegnandosi contemporaneamente in numerosi campi terapeutici. In futuro abbiamo quindi intenzione di concentrare i nostri sforzi nell'area del trattamento del dolore, area in cui si fa sentire il bisogno di nuove terapie più efficaci, che non diano effetti collaterali indesiderati e che abbiano un largo spettro di attività nelle diverse sindromi dolorose.

Infatti, alcune patologie di origine neurologica, come ad esempio le neuropatie dovute al diabete o ad infezioni virali, provocano sindromi dolorose difficilmente trattabili perfino con la morfina. Inoltre, i nuovi farmaci devono essere altamente tollerabili, sicuri, e non devono perdere di efficacia nel tempo.

La SB é fortemente impegnata nei farmaci del genoma. Fino a che punto ne siete coinvolti?

Come ho già detto, a Baranzate abbiamo accesso a tutte le risorse disponibili in SB, e questo vale anche per tutte le sequenze genetiche presenti nei database della SB, il cui numero continua a crescere in maniera esponenziale. La piena disponibilità di tutte quelle tecnologie computerizzate, che vanno sotto il nome di bioinformatics, ci permette di effettuare l'analisi dei dati necessaria per tradurre questa grande quantità di dati in conoscenza, e quindi, insieme alle tecniche di biologia molecolare, individuare quei geni che possono codificare per nuovi target molecolari di interesse terapeutico. L'identificazione di questi target é il punto di partenza per qualsiasi nuovo progetto di ricerca in SB, ed in Italia non facciamo eccezione a questa regola. Per esempio, utilizzando le informazioni contenute nel da-tabase abbiamo potuto identificare, clonare e brevettare un nuovo gene ortologo di un gene espresso in una linea neuronale di ratto e di topo. L'importanza di questo gene consiste nella sua capacità di modulare i meccanismi di assuefazione agli oppioidi e rappresenta quindi un potenziale target molecolare per nuovi trattamenti del dolore. Un altro esempio dell'utilizzo della genomica nel definire i target molecolari é costituito dalla dimostrazione, mediante la quantificazione dell'espressione genetica (TaqMan), che nel tessuto nervoso di animali con dolore neuropatico l'espressione del recettore oppioide delta é selettivamente aumentata in confronto all'espressione del recettore mu. Questo ci porta a prevedere una maggiore utilità dei nuovi agonisti selettivi delta rispetto agli oppioidi classici quali la morfina.

Questo nuovo modo di far ricerca ha influenzato anche la chimica farmaceutica?
 

Con la disponibilità, grazie alla genomica, di numerosi target molecolari e con l'alta potenzialità delle tecniche di screening robotizzato il problema principale é quello di sintetizzare molto rapidamente un numero elevato di nuovi composti, per generare nuovi lead, per ottimizzarli riducendo così i tempi necessari, per verificare la validità dei vari approcci, per identificare il candidato allo sviluppo. é quindi stato gioco-forza implementare anche a Baranzate le tecniche di chimica combinatoriale, sfruttando, una volta di più, l'esperienza dei colleghi inglesi con le nuove tecnologie sia di sintesi (ad esempio sfruttando la partecipazione al consorzio che ha creato Myriad) e di purificazione, isolamento ed analisi high throughput.
In Italia siamo una ventina di chimici focalizzati principalmente sulla fase di ottimizzazione del lead e quindi prepariamo arrays combinatoriali di dimensioni più ridotte (qualche centinaio composti) rispetto a quelli per la lead generation che vengono preparati da gruppi specializzati in USA e UK.

Accanto a questo metodo, manteniamo un approccio di chimica computazionale che permette la progettazione de novo di un lead. Infatti possiamo costruire al computer dei modelli virtuali di recettori o enzimi, studiare le interazioni di carattere elettronico e sterico con la molecola in esame e quindi modellare nuove molecole che possano venire accomodate al meglio all'interno dei possibili siti di legame.

I ricercatori sono italiani?

La maggioranza, sì. Tuttavia, per alcune posizioni abbiamo assunto stranieri, non avendo trovato competenze paragonabili in Italia. Così, mentre il Direttore della Chimica Farmaceutica, Giuseppe Giardina, é italiano, il Direttore della Biologia, Mark Scheideler, é americano e viene da una precedente esperienza in Novo Nordisk. Inoltre, fra i biologi molecolari abbiamo uno scozzese ed una francese. In generale, attribuiamo notevole importanza alla formazione interna. Così, i ricercatori di Baranzate fanno stage da 1 a 4 settimane presso il centro ricerche di Harlow in Inghilterra dove c’é la possibilità di apprendere nuove tecnologie e discipline quali la chimica combinatoriale e la bioinformatica.

Interessante “scoprire” un centro ricerche che si sta sviluppando seguendo criteri di avanguardia. Che dimensioni avete?

Il gruppo italiano di Discovery é composto da una sessantina di ricercatori suddivisi nei due dipartimenti di Chimica Farmaceutica e di Biologia, che interagiscono e collaborano in maniera strettissima con le altre strutture di Ricerca e Sviluppo, soprattutto in Gran Bretagna e Stati Uniti ma anche in Francia e Spagna. L'integrazione e l'interdipendenza delle strutture di ricerca permette di accedere facilmente a tutte quelle risorse che non sono direttamente disponibili a Baranzate. Questo modo di lavorare si é rivelato molto efficiente e, per noi, é diventato un nuovo stile di vita.
 
 
Notizie dall'Università (a cura di Francesco Rossi)
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Per mancanza di spazio in questo nu-mero non riportiamo le Notizie dall’Università. D’altronde non sembrano esserci, in questo periodo estivo, notizie di particolare rilievo.
 
 
Farmacologia Clinica (a cura di Achille Caputi)
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Nel biennio ‘97-‘99 la SIF ha organizzato un simposio scientifico a Maratea (maggio ‘98) e due incontri con i direttori delle Scuole di Specializzazione in Farmacologia (Roma, dicembre ‘97 e Maratea). A Maratea hanno partecipato 140 iscritti con la presentazione di 52 lavori, tra comunicazioni orali e poster. Questa iniziativa, che doveva servire da stimolo iniziale per incentivare la ricerca clinica in Farmacologia, é in parte fallita, se si considera che:

- al Congresso Nazionale della SIF a Firenze sono stati presentati solo 24 lavori, la maggioranza dei quali da non soci;

- a Nantes, al joint meeting con i francesi, ci sono state troppo poche presentazioni di farmacologia clinica.
 

C’é stato tuttavia un recupero al congresso della SIF di Firenze dove si é organizzato un Simposio sul “Ruolo del farmacologo nei Comitati Etici” che é terminato con la presentazione di un documento (sarà pubblicato su “SIF Notizie”) approntato dai proff. Caprino, Eandi, Patrono, Sirtori e dal dott. Criscuolo. Il simposio ha visto una grande partecipazione di soci, a dimostrazione dell’importanza dell’argomento. Sarebbe opportuno che la SIF, in collaborazione con i farmacologi membri della CUF, organizzasse al più presto una serie di corsi per “formare farmacologi per i Comitati Etici” usando anche un albo dei soci che “ritiene qualificati”.
La “SIF Clinica” ha anche iniziato due progetti. Il primo, definito PSADE (Pronto Soccorso ed Adverse Drug Events), sarà condotto in collaborazione con Astra-Zeneca. Al momento hanno aderito 19 farmacologi, con relativi specializzandi in farmacologia e\o tossicologia e 35 addetti al pronto soccorso. Il progetto inizierà a gennaio 2000. L’obiettivo generale é quello di analizzare gli accessi (visite) in pronto soccorso in Italia, probabilmente associati ad eventi avversi da farmaci. Ne consegue anche la possibilità di costituire un momento di aggregazione della sezione e darle visibilità in un’ottica di collaborazione interdisciplinare. Inoltre si vuole creare un iniziale osservatorio sulle reazioni collaterali a farmaci che causano ricorso alle strutture ospedaliere.
Il secondo progetto é di sviluppare un sito web sulla Farmacovigilanza (www.farmacovigilanza.org), in collaborazione con Crinos, con lo scopo di stimolare la segnalazione di reazioni avverse da farmaci in Italia. Partendo dal presupposto che una reazione “avversa” é in primo luogo una diagnosi medica differenziale, e che la Farmacovigilanza é uno strumento di aggiornamento costante al servizio degli operatori sanitari, i fruitori di questo progetto formativo permanente dovrebbero essere principalmente i medici e i farmacisti. Il sito é stato visitato 6180 volte, al 13.7.99, di cui più della metà degli accessi si é verificato dopo l’inizio della collaborazione.
Gli obiettivi del nuovo consiglio eletto a Firenze (v. Box a parte, v. anche “Saluto del Presidente”) sono:

1. Allargare il numero di iscritti alla sezione.

2. Creare uno sportello dei servizi che le U.O. di Farmacologia Clinica e\o Tossicologia attualmente offrono, cercando di sviluppare un programma di coordinamento che divulghi e potenzi l’offerta.

3. Censire le figure professionali a carattere farmacologico presenti nei vari Comitati Etici al fine, dopo aver stabilito alcuni requisiti minimi, di certificare il curriculum ed elaborare una lista di esperti.

4. Elaborare un programma di educazione permanente in Farmacologia Clinica per gli specializzandi, in collaborazione con l’industria, per creare professionalità di cui il mercato del lavoro ha bisogno.

Achille P. Caputi
 
Finanziamenti alla Ricerca (a cura di Tecnofarmaci)
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Segnaliamo brevi notizie e modalità per il finanziamento della ricerca.

Per saperne di più:

Tecnofarmaci - Via del Mare 87, 00040 Pomezia

Fax: 06-9111956 - E-mail: tecnofarmaci@Tecnofarmaci.caspur.it

D.L. 27 luglio 1999 n. 297 “Riordino della disciplina e snellimento delle procedure per il sostegno della ricerca scientifica e tecnologica, per la diffusione delle tecnologie, per la mobilità dei ricercatori.” GU 201 del 27 agosto 1999.
 

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legislativo in oggetto. Tale provvedimento può essere considerato sostanzialmente un vero e proprio testo unico che ricomprendendo tutti gli strumenti di intervento previsti dalle L. 46/82, L. 488/82, dalle norme del Pacchetto Treu sull’occupazione e dalle norme di natura fiscale, individua un panorama ampio, ma organico, delle attività finanziabili, con chiara e semplificata individuazione sia dei soggetti ammissibili, sia dei possibili strumenti agevolativi.
 
Le novità più significative dei provvedimenti sono:

1) L’inserimento, tra i soggetti ammissibili:

- dell’Università, Enti di Ricerca, ENEA, ASI, se presentano congiuntamente progetti con soggetti industriali, con impegno maggioritario di questi ultimi se l’attività é svolta in aree non depresse del Paese;

- di Società di assicurazioni, banche, Società finanziarie ed altri intermediari finanziari, per partecipare a Società miste e per attività di venture capital;

- di ricercatori universitari o altri enti di ricerca per la creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico.

2) L’identificazione degli strumenti di intervento:

- Contributi a fondo perduto; credito agevolato; contributi in conto interessi; crediti d’imposta; prestazione di garanzie; bonus fiscale.

3) L’introduzione di specifici interventi finalizzati alla costituzione di nuove iniziative economiche ad alto contenuto tecnologico che prendano le mosse da attività di ricerca industriale, anche su progetto di ricercatori pubblici.

4) La possibilità di distacco dei ricercatori presso le imprese (incentivazione alla ricerca industriale).

5) L’opportunità per Università ed Enti di ricerca di ottenere contributi aggiuntivi per assunzioni a termine a carattere sostitutivo.

6) La costituzione di un unico Comitato per le specifiche attività di istruttoria, di monitoraggio e di valutazione (Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca - CIVR).

7) La costituzione dell’Anagrafe nazionale della ricerca alla quale vengono iscritti i progetti approvati ed i soggetti fruitori degli interventi.

8) La previsione di un rapporto annuale al Parlamento sull’efficacia degli interventi e l’analisi degli investimenti.

9) L’abrogazione di numerose disposizioni stratificatesi nel tempo, al fine di snellire e semplificare la disciplina del settore.

10) La risoluzione della convenzione con il San Paolo - IMI (31-12-99) per la contabilità, la rendicontazione e l’erogazione delle risorse finanziarie che afferiscono al fondo speciale per la ricerca applicata.

 
 
In Breve
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(Per ulteriori informazioni, contattare la segreteria organizzativa della SIF -Viale Abruzzi, 32 - Milano)

- Lettera della SIF. Il nuovo Consiglio Direttivo SIF ha invitato il Dr. Ennio Ongini a continuare, quale Direttore Responsabile, la gestione del bollettino di aggiornamento per i soci “Lettera della SIF”. Si é anche definito il Comitato Editoriale, così composto: Vincenzo Cuomo, Alessandro Mugelli, Francesco Rossi.

- Eletto il nuovo Presidente di Farmindustria, Gian Pietro Leoni (GlaxoWellcome), con l’assemblea del 17 giugno. Nel suo incarico di durata biennale sarà affiancato da 5 vicepresidenti: Umberto Mortari (MS&D), Emilio Stefanelli (Ist. Savio), Giacomo Di Nepi (Novartis Pharma), Giovanni Soro (Malesci), Francesco De Santis (Italfarmaco).

- Collaborazione Conferenza Rettori (CRUI) e Farmindustria. Sono stati formati 3 gruppi di lavoro di cui fanno parte anche farmacologi: Ricerca (Carruba, F. Di Carlo, Gaviraghi, Leonardi, Ongini), Sperimentazione clinica (Carruba, Criscuolo, Del Tacca, Furlanut, Scatigna), Formazione (C. Maggi). Prossimamente avviseremo degli argomenti oggetto di discussione.

- Scuola di Specializzazione in Discipline Regolatorie all’Università di Pavia. Unica nel suo genere la Scuola inizia con il nuovo anno accademico 1999/2000. Durata di 3 anni, previste 120 ore all’anno inclusi stages, é aperta a 40 laureati per ogni anno di corso. Per informazioni: Segreteria Scuola di Specializzazione - Corso Strada Nuova, 65 - 27100 Pavia - Tel. 0382 - 504276 - Fax 0382 - 506385 - Sito Internet: www.unipv.it

- Fondo Sanitario Nazionale. 500 miliardi di lire destinati alla ricerca nel 1999. Si tratta di un aumento (erano 300 miliardi di lire nel 1996), in linea con l’obiettivo di aumentare gli investimenti in ricerca del Servizio Sanitario Nazionale. Gli obiettivi prioritari della ricerca vengono definiti con il Piano Sanitario Nazionale.

- Borse di Ricerca. Per laureati da non più di 6 anni, non strutturati, che vogliono soggiornare presso laboratori stranieri, per brevi periodi. Le richieste possono essere ripetute, purché sia intercorso un periodo di 2 anni. Le domande vanno inviate al Segretario della SIF, entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ciascun anno.

- Premio PHARMACOLOGICAL RESEARCH “Maurizio Soma”. SIF bandisce 3 premi di Lire 1.000.000 (un milione) ciascuno per i migliori lavori pubblicati su Pharmacological Research nel 1999 da soci SIF di età inferiore ai 35 anni. I termini scadono il 31 dicembre 1999.

- Borse di studio in Europa. Imminente la scadenza del bando per le "Marie Curie Fellowship" (11 ottobre). Possibile per le industrie ospitare ricercatori di altri Paesi EU. Giovani ricercatori hanno accesso a stage di 1-2 anni. Per informazioni: http://www.cordis.lu/improving/src/hp_mcf.htm
 
 
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La giustificazione morale della sperimentazione biomedica
 
Pier Enrico Gallenga
Presidente Federazione Nazionale Comitati di Etica
 
Possiamo ripercorrere i ricordi del liceo per identificare nel mito e nella letteratura greci motivi di giustificazione per l’acquisizione delle tecnologie (Prometeo), il loro controllo (Dedalo e Icaro), ma anche per la sostituzione con l’animale al primitivo barbaro rito della morte sacrale.
Idomeneo trafigge disperato il figlio per mantenere fede al voto; ma Elena, avviata all’altare perché l’oracolo impone il sacrificio di una vergine per allontanare la pestilenza, viene salvata dall’aquila che strappa il coltello luccicante dalle mani del sacerdote e lo lascia cadere su una giovenca che diviene sostituto: pharmakos era la vittima che purificava il male della comunità. E prima ancora la mano di Abramo viene fermata e Isacco salvato con sacrificio di animale. Da questa lontana cornice ai tempi nostri, ove all’idealismo che centralizza sulla comunità di Stato il prevalere degli interessi viene oggi contrapposto - in orrore alle degenerazioni dell'Olocausto ma anche a prevaricazioni su minori o minorati - il personalismo che prende le mosse dalla dichiarazione di Norimberga (1947) e poi di Helsinky (1964) con i susseguenti aggiornamenti. "Il paziente come partner" di R. Veach (1987), "La persona e non la scienza è misura e criterio di ogni manifestazione umana" (Giovanni Paolo II,1980), fra le tante correnti di pensiero portano al concetto di sperimentazione non sull’uomo, ma con l’uomo. Si inquadra bene così l’attuazione del principio di autonomia (rispetto della persona) nello sviluppo del consenso informato, l’esigenza di salvaguardare il principio di beneficialità / di non maleficanza ed il principio di giustizia / equità nella somministrazione di farmaci a scopo sperimentale o di prassi e/o nell’arruolamento in braccia di protocolli contro placebo (A.B.Hill, BMJ 1963). Nasce l’esigenza di un ente di terzietà che garantisca il soggetto debole. Nascono i comitati di etica per la ricerca biomedica.
Il documento del Comitato Nazionale di Bioetica (1992), il testo di presentazione della FNaCE (1995) (www.unich.it/fnace), il documento Censis - Forum per la Ricerca Biomedica (1996), l’elaborato ASSR della Commissione Guzzanti - De Stefano (1996), la dichiarazione di Helsinky del 1996, il codice italiano di Deontologia Medica (1998), il DM 18/3/98 Linee guida di riferimento per l’istituzione ed il funzionamento dei Comitati Etici, la Riforma Sanitaria ter (1999) condensano i contenuti e consentono di agire in sintonia con il principio etico fondamentale (Helsinky 1996, n°5): " L’interesse del soggetto deve comunque prevalere sempre sull’interesse della scienza e della società".

 
 
Congressi e Corsi di Farmacologia
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 1999



 
- 20-22 settembre, Certosa di Pontignano (Siena). Scuola per dottorandi in Farmacologia e discipline affini.
Per informazioni: Maria Luisa Valacchi, Ist. di Farmacologia, Università di Siena.
Tel.: 0577-221255 - Fax: 0577-281928

 
- 26-29 settembre, Roma. Società Italiana di Neuroscienze. VIII Congresso Nazionale.
Per informazioni: Prof. Paolo Stanzione, Dr. Andrea Bassi, Sig.ra Tiziana Ardovini, Lab. di Neurofisiopatologia, IRCCSS Lucia - Via Ardeatina, 306 - 00179 Roma.
Fax: 06-51501467/08 - E-mail: sins@hsantalucia.it

 
- 14-18 ottobre, Erice. Centro di cultura scientifica "Ettore Majorana", Scuola Internazionale di Farmacologia
Workshop: Sperimentazione Clinica: che cosa, come, quando?
Per informazioni: Prof. Giampaolo Velo, Istituto di Farmacologia, Servizio di Farmacologia Medica. WHO Reference Centre for Education and Communication in International Drug Monitoring. Ospedale Policlinico - 37134 Verona.
Tel.: 045-500408/8074244 - Fax: 045-581111 - E-mail: gpvelo@farma.univr.it

 
- 3-5 dicembre, Milano. XIII Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio dell'Arteriosclerosi.
Per informazioni: SISA ‘99
Fondazione Giovanni Lorenzini - Medical Science Foundation - Via Appiani, 7 - 20121 Milano.
Tel.: 02-29006267 - Fax: 02-29007018 - E-mail: lorenzfo@icil64.cilea.it


 

2000
 
- 24-26 febbraio, Bologna. XII Congresso Nazionale della Società Italiana di Tossicologia.
Per informazioni: Prof.ssa Patrizia Hrelia, Dipartimento di Farmacologia - Via Irnerio, 48 - 40100 Bologna.
Tel.: 051-2091798 - Fax: 051-248862 - E-mail: phrelia@biocfarm.unibo.it

 
- 7-10 giugno, Cagliari. XII Congresso della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia: La Neuropsicofarmacologia nel terzo millennio: un tributo a Gian Luigi Gessa
Per informazioni: Segreteria Organizzativa Corsi & Congressi - Via Ghibli, 8 - 09126 Cagliari.
Tel.: 070-383373 - Fax: 070-3837102 - E-mail: NPF@corsicongressi.com

 
- 10-14 luglio, Stresa, Lago Maggiore. MDO2000 (13th International Symposium on Microsomes and Drug Oxidations).
Per informazioni: Prof. F. de Matteis, Farmacologia - Via Pietro Giuria, 13 - Università di Torino.
Tel.: 011-6707792 - Fax 011-6707788 - E-mail: fdem@medfarm.unito.it
Oppure: Dr. M. Di Paolo c/o M.A.F. Servizi, Torino
Tel.: 011-505900 - Fax: 011-505976 - E-mail: mdipaolo@matservizi.it

 
- 15-20 luglio, Firenze. VII World Conference on Clinical Pharmacology and Therapeutics (CPT2000)
Per informazioni: Prof. Giampaolo Velo, Istituto di Farmacologia - Policlinico Borgo Roma - 37134 Verona.
Tel.: 045-500408/8074899 - Fax: 045-581111 - E-mail: gpvelo@farma.univr.it
 
 


 
SIF - Società Italiana di Farmacologia

CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente: Vincenzo Cuomo

Consiglieri: Pier Luigi Canonico, Giorgio Cantelli Forti, Walter Fratta, Giovanni Gaviraghi, Carlo Riccardi, Francesco Rossi, Cesare Sirtori

Segretario: Alessandro Mugelli

Past President: Giancarlo Pepeu
 

Sede del Segretario:
Dip. Farmacologia - Viale Pieraccini 6, 50139 FIRENZE
Tel: (055) 4271264 - Fax: (055) 4271265/80
E-mail: mugelli@pharm.unifi.it

Segreteria Organizzativa:
Viale Abruzzi 32, 20131 Milano
Tel: (02) 29520311/29513303 - Fax: (02) 29520179
E-mail: sifcese@comm2000.it

Comitato di redazione: Vincenzo Cuomo, Alessandro Mugelli, Francesco Rossi

Direttore responsabile: Ennio Ongini