Lettera della SIF

ANNO III N.9 Dicembre 1999


 
Periodico della Societa'  Italiana di Farmacologia - fondata nel 1939
Riconosciuta con D.M. del MURST del 02/01/1996
Iscritta Tribunale di Milano N. 1489 Vol. 62 pag. 459
C.F.: 97053420150 - P.I.: 11453180157
 

 
SOMMARIO
 
Dal Consiglio Direttivo

 

Finanziamenti alla Ricerca  

(a cura di Tecnofarmaci)

 

La Nostra Ricerca
(a cura di Ennio Ongini)
In Breve

Notizie dall'Università 

(A cura di Francesco Rossi)

Questa volta vi segnaliamo
Farmacologia Clinica
(a cura di Achille Caputi)
Congressi e Corsi di Farmacologia
 
 
 
Dal Consiglio Direttivo
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Carissimi Soci,
desidero fornirvi alcune informazioni sulle iniziative del Consiglio Direttivo della SIF in questi primi cinque mesi di attività:

- dal gennaio 2000 sarà attivato l'Ufficio Stampa della SIF, collocato presso un'Agenzia in grado di accedere rapidamente a tutte le fonti di informazione e di trasmettere le proprie notizie alle principali reti informative (Ansa, ADN Kronos, Reuter etc.);

- potenziamento del sito web per renderlo strumento ufficiale e punto di riferimento aggiornato per i Soci SIF (saranno investiti fondi societari per la sua ristrutturazione). Così, a  partire da gennaio 2000 il sito SIF modificherà il suo indirizzo (http://farmacologiaSIF.unito.it) e saranno attivati i seguenti sportelli: Segreteria SIF, Attività della Società, Sportello del lavoro, Sportello dei servizi, Sportello delle idee, Pubblicazioni SIF, Riviste farmacologiche, Indirizzi utili in campo farmacologico, Risorse on-line, Forum, Area "What is new?", Generazione statistiche di accesso al sito e promozione del sito.
La ristrutturazione del sito web sarà ampiamente illustrata nel prossimo numero di SIF-Notizie;

- istituzione di periodici Convegni Nazionali monotematici per favorire una maggiore interazione tra i Soci, con particolare riguardo ai più giovani.  Sono pervenute diverse proposte che saranno esaminate in tempi brevi;

- assegnazione di 3 borse di studio (Lit. 10 milioni ciascuna) a Soci di età inferiore a 35 anni, per la copertura parziale di spese di soggiorno relative a programmi di ricerca da svolgere all'estero. La data di scadenza per la presentazione delle domande è il 31 marzo 2000. Ai vincitori sarà anche offerto un contributo per le spese di viaggio commisurato alla durata e alla sede del soggiorno;

- il 14 ottobre 1999 una delegazione della SIF ha incontrato a Roma il Presidente di Farmindustria Dr. Gian Pietro Leoni, il Vice Presidente Dr. Umberto Mortari e il Direttore Generale Dr. Ivan Cavicchi. E' stata concordata una dichiarazione di intenti che ha lo scopo di realizzare una collaborazione continuativa tra SIF e Farmindustria finalizzata ai seguenti obiettivi: (I) promuovere l'attività di ricerca farmacologica attraverso un potenziamento degli investimenti dell'industria nell'Università (borse di studio per giovani ricercatori, per Dottorati di Ricerca e per Scuole di Specializzazione, sostegno ad attività di ricerca, ad attività congressuali e di divulgazione scientifica promosse dalla SIF); (II) favorire il percorso formativo del farmacologo attraverso "stages" e Dottorati di ricerca presso qualificati centri di ricerca preclinica e clinica di industrie farmaceutiche; (III) contribuire all'aggiornamento delle figure professionali operanti nella Sanità attraverso la collaborazione con altri enti istituzionali (FNOMCeO). Per la realizzazione di tale programma collaborativo sono state costituite sottocommissioni miste SIF-Farmindustria;

- la Fondazione Hoechst Marion Roussel ha manifestato la disponibilità ad inserire la SIF nella sua attività di supporto alla ricerca scientifica. La prima iniziativa è rappresentata dall'erogazione di Lit. 15 milioni per un "Premio per la Ricerca Scientifica" riservata a giovani ricercatori, iscritti alla SIF, di età non superiore a 35 anni. Il Premio sarà bandito nel 2000;
- la società farmaceutica Searle ha espresso vivo interesse a interagire con la SIF sponsorizzando nel 2000 due borse di studio dell'importo di Lit. 12 milioni cadauna;

- una delegazione della SIF ha incontrato a Firenze il Dr. Aldo Pagni, Presidente della FNOMCeO, per definire le possibilità di collaborazione tra SIF e FNOMCeO nell'ambito dei programmi di formazione permanente del medico (v. rubrica sulla Farmacologia Clinica);

- la Commissione per la Didattica ha avviato un'indagine conoscitiva sull'insegnamento della Farmacologia nei vari Atenei Italiani. I dati del censimento consentiranno alla SIF di elaborare linee guida sui curricula farmacologici necessari alla preparazione degli studenti in Medicina e Chirurgia, Scienze, Farmacia e CTF. Inoltre si è deliberato di aderire al progetto "Epharnet", un'iniziativa di coordinamento della didattica farmacologica europea che sarà illustrata nel prossimo numero di SIF-Notizie;

- la Commissione per le Scuole di Specializzazione in Farmacologia ha promosso un incontro di studio e programmazione che si è tenuto a Roma il 21 settembre. I Direttori di tutte le Scuole sono impegnati a definire un nuovo profilo professionale dello Specialista in Farmacologia che possa rispondere meglio alle esigenze del SSN;

- è stato effettuato un censimento dei Soci che fanno parte dei Comitati Etici. La SIF promuoverà una giornata di studio per analizzare le esigenze e sviluppare una strategia di comportamento omogeneo;
- la SIF ha contribuito alla promozione e alla presentazione (Conferenza stampa del 15 settembre) della Campagna "Alla Scoperta del Corpo Umano" che prevede la realizzazione di una ricerca di gruppo sui temi della salute con l'obiettivo di informare e sensibilizzare gli studenti della scuola media superiore.

Desideriamo, infine, esprimere i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Presidente della Società Italiana di Neuroscienze (SINS), Prof. Jacopo Meldolesi, il cui impegno garantirà un sempre più forte sviluppo di una Società Scientifica che suscita vivo interesse anche in numerosi Soci della SIF.

Un affettuoso saluto a tutti

                                    Vincenzo Cuomo

 
 
La Nostra Ricerca (a cura di Ennio Ongini)
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In Italia ci sono gruppi di ricerca che ottengono risultati di alta qualità. Talvolta, questi sono riconosciuti più a livello internazionale che nazionale: con questa rubrica vogliamo portare all’attenzione alcuni esempi, prendendo spunto da pubblicazioni recenti.
Si prega, pertanto, di segnalare alla segreteria della SIF i lavori accettati per pubblicazione da riviste di elevato “impact factor”.
 
“Dall’Università”
 
K. Varani., F. Portaluppi, S. Merighi, E. Ongini, L. Belardinelli and P.A. Borea. Caffeine alters the A2A adenosine receptors and their function in human platelets. Circulation, 99: 2499-2502, 1999.
 
Ne parliamo con il Prof. Piero Borea, del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Farmacologia, dell'Università di Ferrara.
 
Mi puoi descrivere il risultato più importante di questa ricerca?
La caffeina agisce prevalentemente mediante blocco dei recettori dell'adenosina. Noi abbiamo determinato, in volontari sani, l'effetto di ripetute somministrazioni di caffeina (750 mg al giorno, p. os, per una settimana) sul numero dei recettori A2A adenosinici presenti sulle piastrine umane. Vorrei precisare che in Italia il consumo medio di caffeina è di circa 200 mg al giorno mentre ogni tazzina di caffè espresso contiene in genere 80 mg. Abbiamo inoltre studiato se il trattamento con queste alte dosi di caffeina avesse alterato alcune risposte (aumento di cAMP e calo nell'aggregazione causato da selettiva stimolazione dei recettori adenosinici A2A).
Il risultato più significativo di questa ricerca è che il consumo cronico di caffeina porta ad una riduzione nell'aggregazione piastrinica, stimolata da adenosina, come risultato di un aumentato numero di recettori A2A sulla superficie piastrinica.

Quali sono le considerazioni o i suggerimenti per chi è grande consumatore di caffè?
Una prima considerazione consiste nel fatto che un consumo cronico di caffeina potrebbe implicare una potenziale azione antiaggregante che si manifesterebbe in particolare quando la concentrazione plasmatica di adenosina risulta essere significativamente aumentata, come si verifica in tutte le condizioni in cui vi è maggiore richiesta di ossigeno da parte dell'organismo. In questo caso l'adenosina si troverebbe ad agire su un numero più elevato di recettori A2A sulle piastrine con conseguente effetto antiaggregante. Recentemente abbiamo condotto una ulteriore ricerca dimostrando come anche per dosaggi più bassi (400 mg al giorno per 2 settimane oppure 600 mg al giorno per una settimana) si abbia un aumento dei recettori A2A adenosinici con conseguente potenziamento degli effetti A2A mediati.

Com'è nata l'idea di questo tipo di ricerca?
Abbiamo avuto alcuni spunti in occasione dell'organizzazione del "6th International Symposium on Adenosine and Adenine Nucleotides", svoltosi a Ferrara nel 1998, durante una conversazione con il Dr. Ernesto Illy, titolare della Illycaffè, appassionato studioso di caffè e caffeina, noto a livello internazionale. Abbiamo allora ipotizzato che l'uso continuato di un antagonista recettoriale come la caffeina potesse indurre un aumento dei recettori dell'agonista endogeno, adenosina.
Stiamo, tra l'altro, iniziando un nuovo progetto per valutare, prevalentemente mediante studi biochimici (determinazione dei livelli intracellulari di cAMP, di calcio e misura dell'inibizione della produzione di anione superossido), di biologia molecolare (misura dei livelli di RNA messaggero) e di "binding" recettoriale, l'effetto di assunzione di caffeina sui recettori dell'adenosina nei neutrofili e una sua eventuale azione antiinfiammatoria.

La ricerca prevede collaborazione con reparti clinici. Ci sono stati particolari ostacoli da superare?
Collaboriamo di frequente con reparti clinici. In particolare questa ricerca è stata condotta in collaborazione con la sezione di Medicina Interna dell'Università di Ferrara. Non abbiamo avuto nessun ostacolo e i soggetti, volontari sani, sono stati monitorati dal collega clinico che ha partecipato al lavoro.

La tua ricerca è da sempre caratterizzata da collaborazioni con altri gruppi. Mi puoi commentare…
Questo lavoro non è un risultato occasionale, perché il gruppo di ricerca da me coordinato ha da sempre collaborato con clinici, chimici e chimici farmaceutici nella convinzione che l'apporto culturale di diverse competenze scientifiche conduca inevitabilmente ad una forte e positiva sinergia.

Un suggerimento sulla ricerca farmacologica
Più che dare un suggerimento sulla ricerca farmacologica mi sento di esprimere l'augurio, di carattere generale, che sia possibile nel nostro Paese valorizzare e incentivare sempre di più i giovani ricercatori, migliorando la loro formazione, spingendoli ad allargare i loro orizzonti culturali con soggiorni in buoni laboratori stranieri e, infine, incrementando il loro reclutamento.
 

“Dall’Industria”
 
C’é il luogo comune che in Italia si faccia poca ricerca farmaceutica. In parte é vero, soprattutto se ci si confronta con i Paesi di riferimento; tuttavia, ci sono realtà interessanti, dove laureati in discipline biomediche fanno ricerca di primo livello. Con questo breve resoconto vogliamo segnalare un esempio significativo.
 
NicOX
 
Lo scorso ottobre la società di ricerca farmaceutica NicOx, una start-up company, è stata quotata in borsa a Parigi, con grande successo. NicOx è indubbiamente un esempio molto interessante di ricerca farmaceutica basata su idee innovative, creatività, rischio, determinazione e collaborazione università-industria.
NicOx trova sicuramente un posto di rilievo fra le società europee di ricerca high-tech che, negli ultimi anni, hanno riscontrato più interesse fra gli investitori pubblici e privati.  NicOx  ha sede presso il Parco Scientifico di Sophie-Antipolis, vicino a Nizza, in Costa Azzurra (http://www.nicox.com). Desideriamo parlarne in questa rubrica perché il progetto NicOx è nato in Italia ed i protagonisti sono italiani. L'intervista è con il Dr. Piero Del Soldato, Direttore delle Ricerche.

Come nasce NicOx?
NicOx nasce dall'intenzione di valorizzare i risultati delle ricerche e realizzare alcune idee su cui avevo lavorato a partire dal 1992. Insieme con Michele Garufi, manager esperto nel Business Farmaceutico Internazionale ed Elizabeth Robinson, laureata al MIT americano ed esperta nello sviluppo farmaceutico, abbiamo formato alcuni anni fa una società di ricerca. Successivamente sono entrati nella società investitori francesi e svedesi ed abbiamo costituito NicOx, con sede in Francia.

Qual è l'idea portante dei vostri progetti?
Quando ho iniziato, nel '92, l'ossido nitrico, NO, era stata definita la molecola dell'anno dalla rivista Nature. Si conosceva il ruolo di NO in varie condizioni patologiche. Però non esistevano ancora risvolti applicativi, in terapia, conseguenti a queste acquisizioni. E' sulla base delle conoscenze del ruolo di NO in fisiopatologia che cominciai ad intravedere la possibilità di integrare il meccanismo anti-infiammatorio dei farmaci tradizionali con gli effetti di NO. Ad es., si conosceva che NO aveva proprietà protettive a livello della mucosa gastrica, dove si comportava come la prostaciclina.  Da qui l'idea della nitroaspirina che ha dimostrato essere un potente FANS senza indurre lesioni gastriche (Gastroenterology, 116:1089, 1999).  NO poi ha molteplici azioni protettive sul vaso e le cellule ematiche. Di conseguenza la nitroaspirina ha un ben più ampio profilo farmacoterapeutico  dell'aspirina, con effetti interessanti sulle piastrine, sui leucociti, sull'endotelio e sulla muscolatura liscia vasale (J.Clin.Invest., 96:2711, 1995; TiPS, 20:319, 1999).

A che punto siete con i vostri progetti?
Abbiamo un buon portafoglio di prodotti, perché la tecnologia dell'ossido nitrico è applicabile su una varietà di molecole attive in diversi campi terapeutici. Un prodotto, derivato dal flurbiprofen, è attualmente in Fase 2 di sperimentazione clinica per il trattamento dell'osteoporosi e dell'incontinenza urinaria. La nitroaspirina è in Fase 1 e sarà studiata per il suo potenziale nelle malattie cardiovascolari. Altri prodotti sono in studio. Il nostro obbiettivo è di avere sei prodotti in sperimentazione clinica nel prossimo anno.

Quali ostacoli, incomprensioni, avete dovuto superare?
Noi pensiamo che NicOx in qualche modo abbia aperto la strada ad una formula nuova, ancora non utilizzata in Italia ed in altri paesi europei. Per società di piccole/medie dimensioni è possibile collaborare con l'università ed istituti ad alta tecnologia, con benefici reciproci. Ovviamente, come sempre accade quando si percorre una nuova strada non è sempre facile trovare la direzione giusta fin dall'inizio.  Le forti motivazioni e la sorte favorevole sono stati determinanti nel nostro caso.
Quindi, avete avuto consenso in Francia mentre in Italia non era possibile.
In Francia alcuni anni fa c'era maggiore credibilità per l'industria farmaceutica. Non bisogna dimenticare che in Italia il settore farmaceutico alcuni anni fa era travolto dallo scandalo delle tangenti.  Io credo che l'Italia non possa e non voglia rimanere indietro nella sua integrazione con le maggiori realtà europee. Certo che NicOx stessa apprezza molto l'interesse crescente che sia il mondo finanziario che quello accademico le stanno riservando.

Le collaborazioni internazionali
Abbiamo più di 50 collaborazioni scientifiche nel mondo, con due premi Nobel, Ignarro e Samuelsson che fanno parte del nostro comitato scientifico. Abbiamo un accordo con Astra su una serie di nostri prodotti. Siamo stati contattati dai maggiori gruppi farmaceutici per accordi di licenza. Stiamo discutendo con una società americana un accordo di collaborazione, che ci consentirebbe di entrare nel NASDAQ (il mercato delle nuove imprese high-tech a Wall Street) nel giro di poco più di un anno.

Un commento sulla ricerca in Italia
Io credo che la ricerca in Italia sia ottima, qualitativamente. Alcuni singoli ricercatori sono invitati ai maggiori congressi scientifici e pubblicano sulle riviste di maggior prestigio. A mio parere da imputare alla classe dirigente sono una programmazione più attenta ed una gestione migliore delle risorse che non dovrebbero essere distribuite politicamente ma seguendo un criterio meritocratico.
Da imputare all'accademico una scarsa motivazione a sfruttare appieno i risultati della ricerca. Per anni si è dato scarso rilievo alla ricerca applicata, proprio mentre nei paesi a maggiore sviluppo tecnologico (anglosassoni in particolare) si dedicava estrema attenzione ad utilizzare i risultati della ricerca anche industrialmente. Negli ultimi anni qualcosa sta cambiando. Per questo spero che anche l'esempio di NicOx possa contribuire in tal senso.
 
 
Notizie dall'Università (a cura di Francesco Rossi)
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Cofinanziamento. Il D.M. 503 del 18.10.99 ha stabilito quali dei progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale sono ammessi al cofinanziamento nell'anno 1999 (elenco disponibile sul sito http://www.murst.it).
 
Valutatori programmi di ricerca 1997. Con il D.M. 453 del 13.9.1999 sono stati nominati i valutatori in itinere ed ex post dei programmi di ricerca di interesse nazionale ammessi a cofinanziamento nell'anno 1997.
Per l'area 05-Scienze Biologiche: Reggiani Carlo (Pavia), Benfenati Fabio (Roma "Tor Vergata"),  Costantino Paolo (Roma "La Sapienza").
Per l'area 06-Scienze Mediche: Picardi Nicola (Chieti), Sangiorgi Mario (Roma "La Sapienza"), Solcia Enrico (Pavia).
 
Nuovi posti in Farmacologia. Nella seconda tornata di valutazione comparativa per posti di professore ordinario e associato e di ricercatore per il settore scientifico disciplinare Farmacologia (E07X) sono stati banditi in totale 23 posti così suddivisi: 7 posti di professore ordinario - 5 posti di professore associato e 11 posti di ricercatore.
Professori ordinari
Cagliari (Medicina), Chieti (Farmacia), Messina (Medicina), "Vita Salute S. Raffaele" Milano (Medicina) , Roma "La Sapienza" (Medicina; 2 posti), Insubria Varese-Como (Scienze).
 
Professori associati
Cagliari (Farmacia e Scienze), Padova (Medicina), Pisa (Medicina), Piemonte Orientale, Vercelli (Farmacia).
 
Ricercatori
Catanzaro "Magna Graecia" (Medicina), Ferrara (Scienze), Firenze (Farmacia; 2 posti), Genova  (Farmacia), Messina (Farmacia), Napoli, Seconda Università (Medicina), Perugia (Medicina), Pisa (Medicina), Roma "Tor Vergata" (Medicina),  Insubria Varese-Como (Scienze).
Disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica. L. 370 del 29.9. 1999 (GU del 26.10. 1999). Il provvedimento prevede: a) l'istituzione di un Comitato nazionale di 9 membri per la valutazione del sistema universitario; b) norme per l'incentivazione dei professori e dei ricercatori che optano per il tempo pieno e dedicano almeno 120 ore annuali alla didattica; c) un impegno di spesa di oltre 1300 miliardi per la ricerca nel triennio 1999-2001.
 
 
Farmacologia Clinica (a cura di Achille Caputi)
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Collaborazione con la FNOMCeO (Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi ed Odontoiatri).
Il 18 Settembre 1999, unitamente ai colleghi proff. Cuomo, Riccardi, Del Tacca, Mugelli e Mazzei, ho incontrato a Firenze il Dr Aldo Pagni, Presidente FNOMCeO per discutere di "Insegnamento della Farmacologia nelle Facoltà Mediche e aggiornamento permanente". L'incontro, franco e concreto, porterà alla formulazione di un documento congiunto FNOMCeO e SIF i cui punti rilevanti sono descritti di seguito.

1) Insegnamento della Farmacologia. Nelle Facoltà Mediche è privilegiata la farmacologia e poco la farmacoterapia e si valuta sempre la competenza e quasi mai la performance. Non viene inoltre tenuto in nessun conto, nel percorso formativo complessivo degli studi il dato epidemiologico che dimostra che nell'85% dei casi l'atto medico si conclude con la prescrizione di uno o più farmaci. Alla luce di ciò, la FNOMCeO, unitamente alla SIF, proporrà a tutte le Autorità che tale insegnamento possa:

L'insegnamento della farmacologia dovrà essere prevalentemente orientato a formare medici capaci di effettuare una corretta prescrizione. I farmaci di più frequente ed ampio impiego e per i quali è stata dimostrata efficacia clinica dovranno rappresentare il core dell'insegnamento. Prima dell'esame di farmacologia, come parte integrante della sua formazione, lo studente dovrebbe frequentare per alcuni giorni un ambulatorio di medicina generale al fine di trovarsi di fronte ad alcuni processi di "scelta-prescrizione-valutazione di un trattamento farmacologico".

2) Aggiornamento permanente del medico. La scarsa attenzione ai dati epidemiologici caratterizza tutto il percorso formativo degli studenti di Medicina. L'inserimento di nuove molecole nella terapia medica è un processo continuo e l'informazione è prevalentemente gestita dalla industria farmaceutica. Poiché talvolta una o più molecole neo-introdotte possono modificare il decorso di una malattia (es. ACE-inibitori nello scompenso) e/o essere state introdotte sul mercato a fronte di migliorate conoscenze eziopatologiche (es. H. pylori ed ulcera peptica), ne consegue che è quasi interamente l'industria a gestire la formazione permanente del medico.
La SIF verrà chiamata dalla FNOMCeO a partecipare all'aggiornamento permanente su argomenti di ordine farmacologico e terapeutico, nonché su categorie terapeutiche di nuova introduzione nella pratica clinica. La formazione verrà articolata in pacchetti didattici articolati in 5-6 lezioni, da tenersi ogni fine settimana.

3) Informazione e la formazione a domicilio. Con le nuove tecnologie ed il progressivo estendersi di Internet la SIF dovrà dotarsi di un sito web che funga da strumento in continua evoluzione per l'aggiornamento permanente sui farmaci. Sul sito si troveranno le lezioni di farmacologia che vengono tenute agli studenti di medicina, aggiornate annualmente. Inoltre il sito dovrebbe permettere agli utenti una autovalutazione delle proprie conoscenze. Il modello cui ispirarsi potrebbe essere Internet Self-Assessment in Pharmacology (http://www.university.com/ISAP), in italiano per facilitare l'accesso a tutti i medici.  La SIF otterrà inoltre uno spazio (sezione) sul nuovo giornale nazionale della FNOMCeO da riservare alla presentazione di un nuovo farmaco o alla valutazione di outcome clinici raggiunti da vecchi e/o nuovi approcci farmacologici.

4) Servizi di farmacologia clinica. Presso le Aziende ospedaliere e le ASL, i servizi di Farmacia e Farmacovigilanza dovrebbero vedere accanto ai farmacisti anche i medici con specializzazione in Farmacologia. Il compito dei farmacologi medici sarebbe quello di migliorare le terapie attraverso la diffusione delle conoscenze sull'uso razionale dei farmaci e la compilazione di linee guida, evitando che prevalga, come in molti casi accade, il puro criterio della economicità nella scelta dei farmaci.
 
 
Finanziamenti alla Ricerca (a cura di Tecnofarmaci)
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E’ stato pubblicato, sul "Quality of Life Bulletin" n. 2 di settembre, un bilancio della prima call, chiusa lo scorso giugno, del V Programma Quadro sul tema "Quality of Life and Management of Living Resources". Sono pervenute 1790 proposte di progetto: il progetto medio è presentato da 7,9 partner ed ha un budget di 1,8 milioni di Euro, valore significativamente più alto rispetto a quello corrispondente del IV Programma Quadro.
Molto soddisfacente la partecipazione industriale, presente in oltre il 50% dei progetti. La valutazione delle proposte pervenute è stata condotta in luglio a Bruxelles da 992 esperti provenienti da tutta Europa, che hanno lavorato sotto la supervisione di esperti della Commissione Europea. Va segnalato che parecchie proposte sono state respinte perché arrivate in ritardo o incomplete e non firmate.
Vi informiamo inoltre di un'iniziativa volta a facilitare ed incrementare i rapporti tra ricerca industriale ed accademica. Abbiamo attivato da poco su internet il sito dello "Sportello delle Idee" (http://www.sportellodelleidee.org), grazie al quale sarà possibile attuare una rete di collegamento reale tra mondo scientifico ed industria.
Lo "Sportello delle Idee" permette a tutti i ricercatori interessati di inviare le loro idee progettuali nel settore della salute, garantendo l'assoluta riservatezza, e di evidenziare le esigenze degli esperti industriali, con una maggiore finalizzazione produttiva della ricerca. Il sito dello "Sportello delle Idee" è pertanto un valido strumento per facilitare la preparazione di progetti di ricerca, individuando possibili partners e le fonti di finanziamento più adeguate.
 
 
In Breve
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Questa volta vi segnaliamo
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"DAI BREVETTI  EUROPEI  EMERGONO LE NUOVE TENDENZE IN RICERCA FARMACEUTICA"
Claudio Germinario
Ufficio Europeo Brevetti, Monaco di Baviera

Le scienze mediche si collocano tra i settori di ricerca di più alto interesse come testimoniato dalle 7570 domande di brevetto EURO e EURO-PCT depositate nel 1998 e da un aumento percentuale rispetto all'anno precedente superiore al 10%. L'Italia con 205 domande ha contribuito con una percentuale del 2,7%.
Nella ricerca di nuove molecole si riscontra un evidente cambiamento di strategia rispetto al passato. L'oggetto della ricerca farmaceutica non è più rappresentato dalla (potenziale) molecola attiva bensì dal meccanismo d'azione o dal recettore che stimolato o inibito genera l'effetto farmacologico. Una volta individuato e riprodotto il nuovo recettore, la domanda di brevetto proteggerà innanzi tutto la molecola recettore più tutte le molecole, di struttura non necessariamente chiarita, caratterizzate funzionalmente dalla loro capacità di stimolare o inibire il recettore stesso. Una seconda strategia di ricerca si basa sulla modellistica molecolare, che implica l'analisi della struttura spaziale del recettore e la successiva ricerca di sostanze strutturalmente idonee a combinarsi con lo stesso generando l'azione farmacologica desiderata.  Domande di brevetto per invenzioni di questo tipo hanno come oggetto molecole attive caratterizzate non più da una semplice formula chimica o da una attività, ma dalla struttura tridimensionale di un sito, definito in termini di distribuzione spaziale di atomi o di gruppi a polarità e distanze determinate.
Se le strategie di ricerca appena viste si collocano in uno stadio avanzato del "rational drug design", all'estremo opposto troviamo la ricerca basata sulla chimica combinatoriale che implica la sintesi automatica in fase solida di "libraries" di composti che, senza essere caratterizzati chimicamente, vengono immediatamente analizzati in serie per evidenziare qualsiasi tipo di attività biologica. Queste biblioteche di composti rappresentano la realizzazione pratica delle formule generali di Markush ben note all'esperto di brevetti.
é necessario tuttavia  sottolineare che rimane sempre elevato l'interesse dell'industria farmaceutica nell'individuazione di nuove attività farmacologiche di molecole già  note.
Infine, merita un cenno particolare la produzione dei medicamenti con metodi biotecnologici, e la loro applicazione tanto nei trattamenti di terapia classica che nei trattamenti di terapia genica. L'incremento del 41% delle domande di brevetto depositate nel 1998 rispetto ai due anni precedenti sottolinea l'interesse della ricerca mondiale e l'importanza strategica di questo settore.

Congressi e Corsi di Farmacologia
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 2000
 
- 7-9 febbraio. Milano. La Farmacocinetica nella ricerca, sviluppo e registrazione dei farmaci.
 Per informazioni: Prof. A. Corsini, Istituto Scienze Farmacologiche - Via Balzaretti, 9 - Milano
 Tel.: 02-20488321 - Fax: 02-29404961 - E-mail: alberto.corsini@unimi.it
 
- 24-26 febbraio, Bologna. XII Congresso Nazionale della Società Italiana di Tossicologia.
Per informazioni: Prof.ssa Patrizia Hrelia, Dipartimento di Farmacologia - Via Irnerio, 48 - 40100 Bologna.
Tel.: 051-2091798 - Fax: 051-248862 - E-mail: phrelia@biocfarm.unibo.it
 
- 7-10 giugno, Cagliari. XII Congresso della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia: La Neuropsicofarmacologia nel terzo millennio: un tributo a Gian Luigi Gessa
Per informazioni: Segreteria Organizzativa Corsi & Congressi - Via Ghibli, 8 - 09126 Cagliari.
Tel.: 070-383373 - Fax: 070-3837102 - E-mail: NPF@corsicongressi.com
 
- 10-14 luglio, Stresa, Lago Maggiore. MDO2000 (13th International Symposium on Microsomes and Drug Oxidations).
Per informazioni: Prof. F. de Matteis, Farmacologia - Via Pietro Giuria, 13 - Università di Torino.
Tel.: 011-6707792 - Fax 011-6707788 - E-mail: fdem@medfarm.unito.it
Oppure: Dr. M. Di Paolo c/o M.A.F. Servizi, Torino
Tel.: 011-505900 - Fax: 011-505976 - E-mail: mdipaolo@matservizi.it
 
- 15-20 luglio, Firenze. VII World Conference on Clinical Pharmacology and Therapeutics (CPT2000)
Per informazioni: Prof. Giampaolo Velo, Istituto di Farmacologia - Policlinico Borgo Roma - 37134 Verona.
Tel.: 045-500408/8074899 - Fax: 045-581111 - E-mail: gpvelo@farma.univr.it
 
- 18-21 dicembre, Birmingham. Joint Meeting of the British and Italian Pharmacological Societies.
 Per informazioni: Ms Pam Dale, BPS Office, London
 Tel.: 0044 171 4170111 -  E-mail: pd@bphs.org.uk
 


 
SIF - Società Italiana di Farmacologia

CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente: Vincenzo Cuomo

Consiglieri: Pier Luigi Canonico, Giorgio Cantelli Forti, Walter Fratta, Giovanni Gaviraghi, Carlo Riccardi, Francesco Rossi, Cesare Sirtori

Segretario: Alessandro Mugelli

Past President: Giancarlo Pepeu
 

Sede del Segretario:
Dip. Farmacologia - Viale Pieraccini 6, 50139 FIRENZE
Tel: (055) 4271264 - Fax: (055) 4271265/80
E-mail: mugelli@pharm.unifi.it

Segreteria Organizzativa:
Viale Abruzzi 32, 20131 Milano
Tel: (02) 29520311/29513303 - Fax: (02) 29520179
E-mail: sifcese@comm2000.it

Comitato di redazione: Vincenzo Cuomo, Alessandro Mugelli, Francesco Rossi

Direttore responsabile: Ennio Ongini