SIF -  Società Italiana di Farmacologia                                                                      "SIF - Notizie Settembre 2000"


 

III CONVEGNO MONOTEMATICO SIF

CANNABIS E RECETTORI DEI CANNABINOIDI

(Napoli, 27 Maggio 2000)

 


 

Si è svolto a Napoli, presso l’Auditorium FEDERFARMA, il III Convegno Monotematico SIF “Cannabis e recettori dei cannabinoidi”. La giornata è stata articolata in due letture magistrali e 3 sessioni di comunicazioni orali per complessive 20 presentazioni. Il convegno è stato aperto dal Prof. N. Mascolo (Università di Salerno) con una lettura magistrale sulla farmacognosia della Cannabis: storia, collocazione tassonomica chimica e botanica, preparazioni più in uso e possibili indicazioni cliniche sono state discusse.

La prima sessione è stata dedicata al ruolo dei recettori dei cannabinoidi nel controllo delle funzioni gastrointestinali; il Dott. M. Carai (Università di Cagliari, gruppo di ricerca del Prof. Gessa) ha mostrato che gli agonisti dei recettori dei cannabinoidi riducono la motilità intestinale in vivo attraverso attivazione dei recettori CB1; inoltre è stata dimostrata l’esistenza di una interazione funzionale tra i recettori CB1 ed i recettori D2 della dopamina nella regolazione della motilità intestinale. Il Dott. L. Manara (Sanofi-Midy, Milano) ha evidenziato l’importanza dei recettori CB1 periferici (enterici) nella regolazione della motilità gastrica ed intestinale mentre il Dott. A. Izzo (Università di Napoli, gruppo di ricerca del Prof. F. Capasso) ha mostrato come la potenza degli agonisti dei cannabinoidi, nel ridurre la motilità intestinale, risulti incrementata nel corso di un processo infiammatorio intestinale; ciò porta ad ipotizzare l’utilizzo degli agonisti dei recettori CB1, ad azione periferica selettiva, nel trattamento delle dismotilità intestinali associate a processi infiammatori intestinali. Il ruolo dei recettori CB1 nella regolazione della secrezione acida è stato illustrato dalla Dott.ssa M. Adami (Università di Parma, gruppo di ricerca della Prof.ssa Coruzzi, in collaborazione con il Prof. Soldani dell’ Università di Pisa), la quale ha mostrato l’effetto inibitorio degli agonisti dei cannabinoidi sulla secrezione acida indotta da pentagastrina in vivo. Tale studio è stato complementare a quello presentato dal Prof. Soldani che ha illustrato, mediante tecniche di immunoistochimica, la localizzazione dei recettori CB1 dei cannabinoidi sulle fibre colinergiche gastriche. Infine, il Dott. V. Calderone (Università di Pisa, gruppo di ricerca della Prof.ssa E. Martinotti) ha mostrato che gli effetti inibitori della metanandamide sul deferente di ratto possono essere modulati da farmaci che bloccano i canali del potassio; inoltre, tali effetti potrebbero non essere dovuti ad attivazione dei recettori dei cannabinoidi.

La seconda sessione è stata aperta dalla Dott.ssa A. Ottani (Università di Modena, gruppo di ricerca della Prof.ssa F. Ferrari) che ha mostrato l’effetto negativo dell’agonista dei cannabinoidi HU210 sulle funzioni cognitive nel ratto. Il Dott. E. Acquas (Università di Cagliari, gruppo di ricerca del Prof. G. Di Chiara) ha mostrato che gli agonisti dei recettori dei cannabinoidi, a basse dosi, aumentano il rilascio di acetilcolina nella corteccia cerebrale e nell’ippocampo del ratto in vivo. Le risposte cellulari adattative indotte nel sistema nervoso centrale di ratti dal trattamento cronico con cannabinoidi sono state illustrate dalla Dott.ssa T. Rubino (Università di Milano, gruppo di ricerca della Prof.ssa D. Parolaro) che ha chiarito i processi biochimici che sottendono ai fenomeni di astinenza da cannabinoidi. La Dott.ssa L. Fattore (Università di Cagliari, gruppo Prof. Fratta) ha enfatizzato il ruolo dei recettori CB1 sugli effetti di gratificazione indotti dalla morfina, ma non da altre sostanze di abuso come l’amfetamina, la cocaina o la nicotina. Tali osservazioni sono scaturite dall’osservazione che topi CB1 knock out, al contrario dei topi wild type non provano gratificazione nell’autosomministrazione di morfina. La Dott.ssa C. Dello Russo (Università Cattolica di Roma, gruppo di ricerca dei Prof. P. Preziosi e P. Navarra) ha mostrato l’effetto inibitorio degli agonisti dei cannabinoidi sul rilascio di PGE2 in colture primarie di astrociti nel ratto (un modello in vitro di infiammazione del sistema nervoso centrale, utile per lo sviluppo di farmaci attivi nella sclerosi multipla). Tali studi sono importanti alla luce dell’osservazione che la Cannabis sembra essere efficace nel trattamento della sclerosi multipla. La mattinata è stata conclusa con la comunicazione della Dott.ssa E. Palazzo (Università di Napoli, gruppo di ricerca del Prof. F. Rossi), la quale ha mostrato come gli effetti analgesici dei cannabinoidi possano essere modulati dai recettori metabotropici del glutammato.

La seduta pomeridiana ha avuto inizio con una lettura magistrale tenuta dal Dott. V. Di Marzo (CNR, Napoli). Il Dr. Di Marzo ha mostrato evidenze sperimentali a favore dell’esistenza nel cervello di topo di siti d’azione per l’anandamide diversi dal recettore CB1 dei cannabinoidi, i quali possono essere responsabili di alcuni dei caratteristici effetti centrali dell’anandamide. Un’intensa discussione è scaturita dalla comunicazione della dottoressa D. Giuliani (Università di Modena, gruppo Prof. F. Ferrari) la quale ha presentato risultati riguardanti il comportamento alimentare del ratto in seguito alla somministrazione di cannabinoidi. Infatti, l’agonista dei cannabinoidi HU 210 produce una riduzione nel consumo di cibo standard, ma non di cioccolato. Nella comunicazione successiva, la Dott.ssa R. Di Toro (Università di Bologna, gruppo di ricerca del Prof. S. Spampinato) ha mostrato evidenze circa un “cross talk” tra recettori dei cannabinoidi e degli oppioidi in linee cellulari che esprimevano sia recettori CB1 che recettori oppioidi d. Gli studi sulle interazioni tra oppiacei e cannabinoidi sono proseguite con la comunicazione della Dott.ssa Massi (Università di Milano, gruppo di ricerca della Prof.ssa D.Parolaro) la quale ha mostrato le interazioni tra i due sistemi a livello immunitario. La Dott.ssa G. La Rana (Università di Napoli, gruppo di ricerca Prof. A. Calignano, in collaborazione con il Dott. D. Piomelli, Irvine, USA) ha dimostrato l’esistenza di un tono basale di endocannabinoidi coinvolti nella regolazione della soglia del dolore e la validità terapeutica delle aciletanolammidi (anandamide e palmitoiletanolamide) nel controllo del dolore infiammatorio.

La Dott.ssa T. Bisogno (CNR Napoli, gruppo di ricerca del Dott. V. Di Marzo) ha mostrato la N-arachidonil-dopamina, un nuovo legante dei recettori CB1 dei cannabinoidi con potente attività anti-proliferativa su cellule tumorali della mammella. Questi risultati confermano studi precedenti nei quali gli stessi autori avevano dimostrato l’azione citostatica di agonisti CB1.

La colazione di lavoro ed i buffet del break di metà mattinata hanno piacevolmente accompagnato i lavori della giornata monotematica e facilitato la socializzazione tra i partecipanti.

 

 

Angelo A. Izzo

Nicola Mascolo

Francesco Capasso

 


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