IL I° SEMINARIO NAZIONALE PER DOTTORANDI IN FARMACOLOGIA E SCIENZE AFFINI

 

Certosa di Pontignano, Siena, 3-5 Febbraio 1997

Nei giorni 3-5 Febbraio 1997 è stato tenuto nella Certosa di Pontignano, nei dintorni di Siena, il I Seminario per Dottorandi. La riunione è iniziata alle ore 17 di Lunedì 3 ed è terminata alle 13 di Mercoledì 5 Febbraio. Ad essa hanno partecipato 79 dottorandi che rappresentano la larga maggioranza di quelli iscritti ai dottorati di Farmacologia o in discipline ad essa attinenti e 39 docenti provenienti da varie sedi.

La riunione è stata promossa dal Consiglio Direttivo della SIF con lo scopo di offrire ai dottorandi la possibilità di presentare i risultati delle ricerche svolte o in corso di svolgimento per la preparazione della tesi, sottoporli alla critica dei docenti e al confronto con quelle dei colleghi.

Con questa iniziativa il Consiglio si propone di portare gradualmente tutte le tesi a livelli qualitativi e quantitativi simili, stimolando con la critica il miglioramento di quelle più deboli per ipotesi di lavoro o per lo scarso numero di esperimenti eseguiti o per le metodologie impiegate. Ciò dovrebbe evitare che, in futuro, si ripetano i casi di insuccesso alla discussione finale delle tesi, accaduti, sia pur raramente, negli anni passati e innalzare il livello di preparazione delle nuove leve della Farmacologia Italiana. Inoltre il Consiglio intende facilitare la conoscenza fra i giovani farmacologi, lo scambio di idee, la nascita di collaborazioni. L’idea di istituire un Seminario Nazionale è stata presa dai Chimici Farmaceutici che da molti anni tengono una riunione annuale a Urbino. Nel seminario dei Chimici Farmaceutici le tesi dei dottorandi sono presentate solo sotto forma di posters e vi é una serie di lezioni tenute da docenti italiani e stranieri. Nel nostro Seminario è stato deciso di lasciare tutto lo spazio ai dottorandi facendo presentare le tesi, ormai finite dal punto di vista sperimentale, a quelli dell’ultimo anno sotto forma di comunicazioni orali, e le tesi in corso di preparazione o appena iniziate a quelli degli anni precedenti, sotto forma di posters.

Il Consiglio Direttivo della SIF ha cercato per il Seminario una sede che, a un prezzo ragionevole, permettesse di alloggiare insieme dottorandi e docenti in un posto piacevole e possibilmente isolato, simile, almeno in spirito, ai collegi di Urbino.

L’offerta della Certosa di Pontignano da parte del Prof. Sgaragli corrispondeva in larga misura a questi requisiti. La Certosa, un edificio del quattrocento, con aggiunte posteriori, di proprietà dell’Università di Siena, posta su una collina ai limiti meridionali del Chianti, in vista della città di Siena, nel più suggestivo paesaggio toscano, ha permesso di offrire a tutti stanze comode, pasti di ottima qualità e adeguate sale di riunione e per i posters. Il Prof. Sgaragli e i suoi collaboratori hanno curato in maniera ineccepibile l’organizzazione e ad essi il Consiglio Direttivo è molto grato perché hanno creato le premesse indispensabili per la buona riuscita dell’iniziativa.

Le spese sono state coperte con le quote pagate dai dottorandi, sia per il vitto che per la camera e con piccoli contributi della SIF e del Monte dei Paschi di Siena, che qui ringrazio nuovamente, per l’affitto delle sale e la stampa degli abstracts e del programma e l’organizzazione. I lavori si sono svolti con un orario impegnativo e in un clima “scolastico”, come era intendimento dei promotori. Sono state presentate 27 comunicazioni, tutte seguite da vivaci discussioni nelle quali sono spesso emerse, senza alcuna asprezza, critiche anche sostanziali. I dottorandi si sono impegnati al massimo, sia nella presentazione che nel rispondere alle domande fatte nella discussione e soprattutto hanno capito lo spirito con il quale le critiche erano fatte e le hanno accettate di buon grado. Lo stesso é avvenuto con i circa 50 posters che sono stati esposti per tutta la durata del seminario e sono stati oggetto di una “visita guidata” durante la quale i presentatori hanno illustrato il loro poster a due docenti a turno, accompagnati fino all’ultimo da un nutrito gruppo di “spettatori” che spesso sono intervenuti nella discussione. Se va apprezzato l’impegno dei dottorandi, va apprezzato anche quello, faticoso, dei docenti cui è stata richiesta una continua attenzione per fornire un’obbiettiva valutazione critica, nell’ambito delle specifiche competenze, sia delle comunicazioni che dei posters. Ciò ha permesso di dare un elevato valore didattico al seminario e farne una vera “scuola”.

Durante il seminario si è anche tenuta una riunione del Consiglio Direttivo della SIF in modo che tutti i Consiglieri fossero presenti alla Certosa. Le critiche all’organizzazione e al formato della riunione potranno essere fatte dai dottorandi attraverso appositi questionari a loro inviati dal Prof. Sgaragli. Da parte mia desidero concludere con alcune osservazioni, prima di tutto sulle resentazioni.

La loro qualità esprime bene lo stato della Farmacologia Italiana, con punte eccellenti e zone d’ombra che bisognerebbe cercare di rischiarare, soprattutto grazie all’impegno dei giovani. La media che ne è risultata è tuttavia abbastanza buona. La forma è stata quella di comunicazioni e posters preparate come per un congresso e spesso è stato difficile comprendere il reale contributo del dottorando, rispetto ai collaboratori, e la collocazione che la ricerca presentata ha nel contesto di una tesi che dovrebbe rappresentare il lavoro di 4 anni. D’altra parte erano mancate istruzioni in proposito da parte del Comitato Organizzatore perché non avevamo dedicato sufficiente attenzione a questo punto.

In futuro, l’argomento della tesi dovrà risultare bene dal titolo e il lavoro specificamente svolto dal candidato emergere chiaramente nel contesto di un progetto che, inevitabilmente, oggi, coinvolge numerosi collaboratori. Il numero dei docenti presenti è stato sufficiente, anche grazie al loro continuo impegno, ma non molto numeroso. Il Seminario non deve certo assumere il carattere di un congresso, tuttavia la presenza dei coordinatori di tutti i dottorati sarebbe molto auspicabile.

Poiché i commenti dei partecipanti sono stati, in larga parte, molto positivi, è intenzione del Consiglio Direttivo ripetere l’esperienza l’anno prossimo e il Prof. Sgaragli ha già offerto la sua disponibilità, cosa per la quale la SIF è molto grata.

Il Presidente

Giancarlo Pepeu

 

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