L'INNOVAZIONE SCIENTIFICA E
LA COMUNICAZIONE AL PUBBLICO:
INNOVAZIONE VS NOTIZIA*

 

 

Innovazione o notizie?

Tutti i giorni dell'anno i periodici scientifici riportano innovazioni di rilievo nel progresso scientifico. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, queste innovazioni rimangono chiuse nelle pagine delle riviste e raramente divengono "notizie". La notizia può invece derivare da una innovazione o da una nuova conoscenza del tutto inattesa. Un esempio è stata la vicenda della mucca pazza", il prione era già noto, ma la notizia della malattia è stata sia una totale innovazione che una notizia di grande rilievo. Analogo caso di innovazione/notizia può essere una scoperta terapeutica classica- l'impiego degli inibitori delle proteasi, come descritto recentemente in Svizzera, abbassa del 70% la mortalità da Aids. Anche in questo caso l'innovazione si trasforma direttamente in notizia.

A parte le innovazioni totali, nel nostro settore si verificano spesso eventi altamente significativi: un esempio è offerto dall'ulcera, curata benissimo per anni con la ranitidina finché, un bel giorno, sono arrivati gli inibitori della pompa protonica, un trattamento migliore, scelto, in un certo senso, anche dallo stesso malato. Poi possiamo classificare come '.progressi significativi", strumenti diagnostici quali la PETI la SPECT che possono migliorare certe diagnosi già fattibili anche con tecniche un po' più complesse; come la breath-hold NMR che consente la visualizzazione diretta, senza catetere. delle arterie coronarie. Questi "progressi" di rado costituiscono "notizie" di interesse per il pubblico. Una possibile classificazione è indicata in Tabella 1.

La notizia è un derivato dell'innovazione ed è un "prodotto" che interessa direttamente l'utente. Tra le notizie/novità assolute più recenti, può essere citato il prodotto del gene Ob, la cosiddetta "leptina", proteina prodotta dai tessuti dell'animale obeso o normale, che determina caduta della sazietà. Nell'obeso la leptina non interagisce normalmente con il recettore periferico e l'effetto antisazietà si riduce rendendo necessaria la somministrazione esogena.

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Notizia sono poi i nuovi risultati positivi di approcci terapeutici già noti- è il caso delle osservazioni più recenti riguardo agli effetti del colesterolo e dei trattamenti per l'eccesso di colesterolo sull'infarto. Sono notizie meno interessanti per il pubblico perché ormai abbondantemente note. L'ultima, riguardo allo studio LIPID, condotto in Australia, è passata pressoché inosservata. Si trattava dell'ultimo studio sull'ipercolesterolemia, condotto su 9 mila persone invece che sulle solite 4 o 5 mila e scegliendo pazienti con un colesterolo relativamente basso. I risultati, a mio avviso, non hanno fornito nulla di nuovo rispetto a quel che già si sapeva. Anche sulle banche dati, reti, ecc., la notizia è rimasta sottotono.

Ci sono infine notizie talvolta pochissimo innovativi, però in aree che definisco gradite o gradevoli, tutte aree che interessano il pubblico. Quando si parla di vecchiaia, di eccesso di peso, di cancro si determina comunque grande interesse, nonostante le notizie non siano, a volte, particolarmente innovativi. La recente notizia della morte di un noto personaggio per un tipo di cancro del tutto particolare (con incidenza equivalente più o meno al rischio che a qualcuno cada In testa la cupola del Duomo di Assisi) ha destato grande attenzione nei confronti di questa malattia, che ha registrato un picco di interesse di fronte a una notizia per nulla innovativo. Questo ha forse anche contribuito, in parallelo, al crescere della vicenda "Di Bella" (Tabella 2).

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Come si apprende una notizia?

In tanti modi (Tabella 3). Per esempio, si puo' andare in biblioteca e esaminare le riviste mediche. In questo modo la notizia arriva con un ritardo di circa un anno (il tempo necessario per mandare il lavoro alla rivista, farlo esaminare, poi mandarlo un altra volta ad un' altra rivista perche' la prima lo ha bocciato). nel caso dei Congressi, il ritardo invece e'  di pochi mesi: bisogna mandare in anticipo il riassunto. Poi c'e' la trasmissione di agenzia: e'  sorprendente la velocita'   di trasmissione delle notizie, soprattutto via Internet, dove abbiamo CNN, Yahoo, ma anche Ansa e Adn/Chronos. Queste sono notizie immediate. Recentemente la CNN riferiva che un emoderivato usato per valutare la funzionalità' polmonare era stato somministrato a 268 persone. Il prodotto, proveniva da un paziente affetto da encefalopatia spongiforme. Il dato in se' abbastanza sconvolgente, potra' fornire per lo meno un' idea di conseguenze che non conosciamo.

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Un esempio di notizia a grande diffusione

Una notizia in cui sono stato coinvolto (Tabella 4) ha fatto molto rumore: si tratta della scoperta della apolipoproteina A-1Milano . , . Rispetto alla proteina A-1. che abbiamo tutti, questo' è un mutante. Il suo dimero sembra essere un potente fattore protettivo contro le malattie vascolari, capace di rimuovere il colesterolo e di svolgere un'azione antitrombotica. Ciò ha creato una grande attesa da parte di molti. E stato infatti condotto uno studio a Los Angeles, nel coniglio, nel quale era stata indotta un'alterazione della parete arteriosa che dava luogo a occlusioni, che ha dimostrato come con 5 infusioni di A-1Milano, dimero si ripulisce perfettamente l'arteria. Si potrà ottenere qualcosa di simile anche nell'uomo? E' un po' difficile da prevedere. Comunque ne è nata una notizia ad enorme diffusione. L'inserto domenicale di tutti i giornali americani (1 20 milioni di copie) dava addirittura la notizia in copertina: "Hanno qualcosa di speciale". Un'agenzia di stampa australiana mi ha chiamato all'inizio del 1996 dicendomi che la scoperta della proteina A-IMilano. era stata definita "notizia medica dell'anno", avendo ottenuto 500 milioni di presenze televisive e 1 miliardo e mezzo di stampati.

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Controllare la notizia?

La notizia non si arresta, Parte in tempi talmente brevi da non poter essere modulata, Vittorio Feltri dice che, ormai, il giornalista cartaceo può solo analizzare ciò che è già presente. Ma, allora, come condurre un'analisi utile al lettore? Molte notizie, come quella della CNN - citata prima - non arrivano alla stampa: raggiungono subito il cittadino. Tutto considerato, esiste tuttavia un iter. In primo luogo la notizia deve essere significativa, poi deve dar luogo a un risultato diagnostico - terapeutico e a qualcosa di tangibile, come un nuovo "prodotto".

Da questo deriva un risultato economico, che non significa rendere qualcuno ricco. E' possibile, infatti, che si producano risparmi nei costi, a seguito di un'innovazione scientifica. La capacità del giornalista è quella di prevedere se dall'innovazione/notizia potrà derivare un risultato concreto.

I giornali, per esempio, recentemente hanno parlato di una tecnica chirurgica miniinvasiva per le coronarie, una nuova tecnica che consente di non tagliare lo sterno per mettere a posto la discendente anteriore, che passa dietro il torace. Si tratta di una tecnica forse discutibile, visto che questa coronaria si cura bene con l'angiopiastica. Notavo, però, in un Congresso, che già sono disponibili i primi strumenti chirurgici. Perciò è probabile che qualcuno li utilizzerà. La notizia è già diventata un prodotto (Tabella 5).

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Le conseguenze

L'estrema rapidità di trasmissione delle notizie ha fatto sì che oggi la stessa industria sia diventata qualcosa di incredibilmente piccolo e mobile. Basta una sedia, un computer, un tavolo, un capitale da investire in progetti ad alta tecnologia (vedi ENTRE Med nel caso dell'angiostatina). Negli Stati Uniti vi sono 1400 aziende biotecnologiche quotate in borsa. Danno luogo a prodotti in aree relative a immunità, terapia genica, diagnostica.

Solo una riflessione. Si legge che ci sono numerose raccolte di fondi per leghe e associazioni contro le principali malattie. Siamo sicuri che sia un modo intelligente per impiegare i soldi? Che dare 20 milioni all'anno ad un qualsiasi laboratorio di provincia porti a un miglioramento delle conoscenze sul cancro? Non lo credo: è meglio realizzare in concreto le idee nuove, con capitali investiti in maniera tangibile, quotati in borsa, e quindi meglio indirizzati.

Le discrepanze

Infine le discrepanze. Vi sono innovazioni/ notizie importanti e poco avvertite, e innovazioni dubbie con grande risonanza (Tabella 6). Una notizia molto importante e poco avvertita è stata proprio quella riguardante l'Aids. E sensazionale l'idea che l'Aids si possa guarire, anzi, a mio avviso guarirà in un tempo non lungo, grazie agli inibitori dell'enzima proteasi che il virus utilizza per penetrare le nuove cellule.

Contrario il caso dell'UROD, tecnica per la disintossicazione ultrarapida da oppiacei. E arrivata in Italia un paio d'anni fa. La pratica ministeriale di questo sistema terapeutico era assai povera. Il metodo era stato studiato malissimo. Però si legge sulle agenzie e sulle riviste mediche che una organizzazione israeliano-messicana sta aprendo negli Stati Uniti 40 centri per la terapia UROD. La notizia, proveniente dalle migliori agenzie e talora riportata dalle riviste mediche piu' serie, non sempre porta il segno della migliore qualità del dato.

 

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Conclusioni

Al termine di questo esame dei rapporti fra innovazione e notizia, emergono alcune considerazioni. La prima è che si richiede una differente struttura della presentazione pubblica da parte degli addetti ai lavori, che deve adeguarsi a questa rapidità di trasmissione. La seconda riguarda la generazione piu' giovane, che ha oggi una disponibilità immensa di notizie e informazioni. L'informazione è ricchezza e si acquisisce con queste nuove tecniche con grande faci!ità. Ci si può laureare senza essere mai usciti di casa. E' forse colpa nostra se i giovani non hanno bene colto questa straordinaria opportunità.

 

Cesare Sírtorí
Ordinario di Farmacologia Clinica
Università di Mílano

 

*Tratto dal testo presentato al 2' Seminario Nazionale di Studio: I Linguaggí della Salute "La Comunicazione del Nuovo" (Roma, 1611219 7)

 

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